sabato 17 aprile 2010

Incredibile testimonianza

Come già riportato anche in altri blog, vedi VGOK, ripubblichiamo un'incredibile testimonianza.

Sono un ex operaio e tecnico verificatore delle ferrovie. Questa testimonianza è a favore delle vittime e dei familiari della strage di Viareggio avvenuta il 29. 06. 09.
Il carro cisterna che ha causato la strage, era deragliato il 22.06.09 a Vaiano sulla linea Firenze-Bologna. Se lo stesso fosse stato controllato sul posto o inviato alla squadra rialzo più vicina (officina) mediante ultrasuoni laser (tecnologia gia esistente 40 anni fa) si sarebbe appurato che l'asse aveva subito dei danni e sarebbe stato sostituito, in 30 minuti di lavoro. Questa era la prassi di 40 anni fa, oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante, treni alta velocità (Roma-Milano) in 3 ore. Ciò e giusto per le esigenze moderne, anche la riduzione di personale può essere accettata, però non a scapito della sicurezza ferroviaria; infatti il settore merci e stato quasi dimenticato: carri obsoleti con oltre 40, 50, 60 anni, non sottoposti a misure preventive di controllo, oltretutto cisterne che trasportano liquidi pericolosissimi che possono esplodere. 32 morti a Viareggio, decine di persone col 60, 70 80, 95% di bruciature su tutti il corpo.
Sono entrato in ferrovia il 15.06.1970 come operaio qualificato nel deposito locomotori a Livorno, già allora veniva un ingegnere da Firenze e controllava gli assi, ogni 1-2 anni venivano fatti questi controlli programmati, oppure se il locomotore o carro aveva subito anche un piccolo deragliamento, magari nel parco merci. Poi sono diventato verificatore, e se succedeva quanto sopra, io fermavo il carro e se non c'era pericolo lo inviavo alla squadra rialzo (officina fs) più vicina per il controllo generale. Il mio compito era di controllare i treni in arrivo e soprattutto in partenza e fare la prova dei freni, poi emettevo un nulla osta chiamato tv 40 che facevo firmare al macchinista in doppia copia , una a me una a lui, poi il capostazione dava il via libera. In stazione vi era un assistenze di stazione, oggi formatore, che insieme alla squadra di manovra formavano il treno in base al peso, lunghezza, destinazione, etc; poi l'assistente scriveva tutti i n° dei carri scritti sulle sponde dei carri e in altre parti, poi emetteva in doppia copia (M18) che faceva firmare al capotreno o macchinista, una copia rimaneva agli atti in stazione di partenza e una alla stazione di arrivo o di smistamento. Perciò anche se il carro ha preso fuoco rimane il cartaceo o sul computer del n° dei carri. Quando un carro deraglia a volte ci vogliono dei km prima che il treno si fermi, perciò specialmente se il carro è carico è moltissimo sollecitato e gli assi sono i primi a soffrire perché le ruote battono sulle traversine di cemento. Alcuni testimoni hanno visto il treno della strage che emetteva forti scintilli a circa 20 km da Viareggio, senz’altro il carro era frenato e il surriscaldamento per tanti km, per induzione ha fatto si che l'asse già deteriorato per torsione si rompesse (si nota bene dalla foto). La quasi certezza che il carro della strage era lo stesso deragliato a Vaiano e che a Viareggio era il primo di testa, mentre a Vaiano era l'ultimo di coda, questi tipi di treni sono a composizione bloccata, quando arrivano alla stazione d'arrivo vanno allo scarico o carico , poi il locomotore va in deposito e quando deve ripartire la testa diventa coda e viceversa. Ho visto personalmente più volte dei carri rimasti frenati essere fermati in stazioni successive a quella dove è stata notata tale anomalia; oggi purtroppo le stazioni sono deserte per la riduzione del personale. Bastava che sulla linea ci fossero rilevatori di calore o telecamere collegate col ‘Dco’ e il treno sarebbe stato fermato in tempo evitando la strage. Faccio solo adesso questa denuncia perché sono venuto in possesso delle foto del carro deragliato a Vaiano solo 15 giorni fa.

Menchini Marco

Rettifica:

Lo stesso Marco Menchini, ricevendo notizia da fonte attendibile, rivede le sue dichiarazioni, informandoci che il carro deragliato il giorno 22 giugno 2009 (una settimana prima del fatale 29 giugno) fu messo sotto sequestro. Quindi l'ipotesi che fosse lo stesso treno a deragliare una settimana dopo causando la morte di 32 persone, decade sulla base di quanto detto.
Rimane comunque il fatto che in quel periodo, sulla tratta Firenze-Bologna, si siano verificati incedenti (alcuni coinvolgendo mortalmente degli addetti ai lavori) senza che questi attirassero in qualche modo l'attenzione per controlli più specifici.



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lunedì 12 aprile 2010

Moretti te ne vai o no?



Scriveva Durnwalderil presidente della Provincia di Bolzano, appena tre settimane orsono:





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giovedì 8 aprile 2010

L'Auto (e la vita) che mi appartiene


"Quando si rimanda il raccolto, i frutti marciscono.
Ma quando si rimandano i problemi, essi non cessano di crescere..."

Puoi forse rinunciare alla tua auto
quella che hai comprato
facendo sacrifici?

Ti hanno insegnato ad andarci
senza smettere di pensare
o di credere che esiste qualcos'altro
per potersi muovere

Ti hanno dato le chiavi
ti hanno detto che è tua
e ci puoi fare quello che ti pare
come parcheggiarla
in mezzo ad una strada

Non lo faresti con un sofà
o con un armadio
ma con la tua auto si
perchè ci paghi anche il bollo
e la tassa sul parcheggio

E ci metti pure la benzina
che compri dall'emiro
che ingrassi con i tuoi soldi
senza creder che sia
perchè altro non conosci come vero

E allora servon treni per trasportar
quel carburante che una notte
può versarsi sui binari
e far morire tanta gente

Ma tu fai finta senza sapere
quanto è buono il cacio con le pere
come un contadino che lascia sull'albero
i frutti del suo lavoro

Tu non pensi che esiste la bici
il tram il treno il bus o anche un amico
con cui puoi condividere gioie e dolori
mentre vai al lavoro

Con quella auto che ti accompagna
dappertutto
anche se fai finta di non capire
l'inquinamento che espandi
con quel mezzo pesante inefficente e costoso
che ti serve ormai solo da stampella
al viver avulso da questa vita
che fino in fondo ancora ti appartiene...

Enrico Santambrogio

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lunedì 5 aprile 2010

L'inceneritore della Versilia continua a "fumare"

Video da guardare con attenzione..........


POTRETE INGANNARE TUTTI PER UN PO'. POTRETE INGANNARE QUALCUNO PER SEMPRE. MA NON POTRETE INGANNARE TUTTI PER SEMPRE.
[ABRAMO LINCOLN]

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domenica 4 aprile 2010

L'ultimo treno

L'ultimo treno

Lungo quella strada ferrata
la notte si fa lunga e impervia
come una montagna

Penso a come farò ad arrivare
fino a domani
su questa carrozza
che fa da contraltare
al mio contratto
Quello che mi hanno fatto firmare
dopo avermi fatto credere
che fosse stato meglio per me
Guidare da solo questo treno
è una passione
che si perde nei costi dell'azienda
che vanno ottimizzati

Per il mio bene
mi hanno detto
abbiamo messo quei sistemi
che servono ad assicurare
i passeggeri
alla cintura della vita

E alla mia chi pensa
se devo affrontare
la scalata della fatica
e a chiuder gli occhi
come in un sogno

E poi è un attimo
uno scambio che non funziona
un malore che mi ha preso
o forse qualcos'altro che ancor non so

Ero in piedi quella notte
perchè la sicurezza
non ha pena del diritto alla vita
che mi han negato
a rimaner solo
per condurre quel treno
al destino che altri han già segnato...

Enrico Santambrogio

Dedicata al problema della sicurezza sui treni
che non preveda più la guida affidata
ad un macchinista solo

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sabato 3 aprile 2010

BUONA PASQUA

mercoledì 31 marzo 2010

Una notte ho visto l'inferno

Una notte ho visto l'inferno

Forse non sai quello che ho provato

quella notte ha privato l'anima
della nostra innocenza

Ho visto l'inferno
in un rogo infinito
che bruciava vite
come se fossero parte
di un incubo terribile

Vorrei rinascere
per non vedere
quello che non avrei mai voluto succedesse
per non sentire più quel dolore
in fondo alla coscienza

Piango lacrime di aria e fuoco
insieme a quelli che non avevano colpe
nè sapevano quale poteva essere
il destino aldilà del muro

Una poesia non basta
per colmare il vuoto
che avete lasciato
ciò che gli angeli hanno portato via
oltre il confine della vita

Fa meno male pensare a voi
sperare che la giustizia
ci aiuti a capire cosa è successo
dentro di noi dopo quella notte

Al di là dell'orizzonte
gridando il vostro dolore
di non aver compiuto
fino in fondo quello che aspettavate
da un futuro negato

Per ciò che oltre il buio sarà
per quello che ci avete dato
per poter far rispettare
la dignità che meritate
nel ricordare dentro al cuore
nel coltivare la speranza
che non succeda mai più...

Enrico Santambrogio

dedicata alle vittime della strage di Viareggio del 29 Giugno

29 Marzo 2010

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