sabato 30 maggio 2009

Babbo Natale,Renzi e gli inceneritori

Abbiamo "pizzicato" Renzi candidato alle comunali per Firenze ieri all'uscita della fiera di terra futura mentre ha avuto un incontro/scontro con il prof.Montanari sul tema degli inceneritori, nonostante Renzi continuasse a chiamarlo termo...etc. Beccato sul fatto da Montanari che gli faceva notare come si potessero riconoscere i malati causati dagli inceneritori rispetto ad altri tipi di malattie.
La lezioncina del professore non piaceva a Renzi che ha cercato di rintuzzare le motivazioni dello scienziato con altre domande elusive del problema vero, che è di sicurezza della salute dei cittadini di Firenze e della Toscana intera ormai e di una mancanza di una politica seria da parte delle amministrazioni pubbliche della Toscana, di adottare a piene mani una legge che ha ormai almeno 10 anni sull'obbligo che hanno di fare acquisti "verdi" (green public powerment) cioè di oggetti, servizi e prodotti che derivano dal riciclo delle materie prime da prodotti di post-consumo, dai rifiuti insomma.
Nel proseguire la discussione e in maniera molto colorita, Renzi si rivolge a Montanari dicendogli di non sapere niente sugli inceneritori presenti sul territorio fiorentino, ma ammette infine che di inceneritori pur esistendone (per adesso) solo uno, ormai questo è datato 1974 con tutte le conseguenze di emissioni di polveri sottili, nanoparticelle e diossine che Renzi certamente al contrario di Montanari e di tutte le persone dotate di semplice istinto di sopravvivenza, non si immagina neanche...


per altre info:
http://www.noinceneritori.org/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1

Politiche europee per lo Sviluppo
Sostenibile e l’Educazione alla sostenibilità (green public powerment)

http://www.cridea.it/fileadmin/cridea/pubblicazioni/images/art_17.pdf

E anche a Viareggio finalmente mercoledì 3 giugno durante l'assemblea consiliare si discuterà la Mozione (da noi fortemente voluta e sollecitata) n. 35449 del 14.05.2009 “Acquisto di beni e prodotti realizzati con materiale riciclato”. Presentata dai Consiglieri C. Casula per il gruppo del PdL e L. Bertoli per il gruppo del P.D.

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Lettere dall'Aquila (2)



"Cosa siamo diventati? Un luogo di pellegrinaggio? So che siamo pittoreschi... lo vedo coi miei occhi... gente vestita di stracci o abiti usati distribuiti dalla caritas, che sguazzano in campi di fortuna allestiti in ex campetti di calcio di periferia o paese... scarpe lorde di fango, occhi spauriti, anziani malati, donne incinte, bambini... ammassati in tende da 12, come animali da stalla, o in palloni ad uso sportivo. Donne anziane che debbono spogliarsi e lavarsi davanti a decine di persone, mamme che debbono fare la fila anche per portare in bagno i bambini, poi bagno... che parola grossa... un lurido cesso di plastica piazzato alla meno peggio... con il serbatoio chimico, puzzolente, malfermo, stretto... Intanto sui giornali tutto va bene... è tutto ripartito... sembra abbiano riaperto le scuole... gli uffici... ... la verità è che siamo come eravamo dopo tre giorni dal sisma: “in mezzo alla m…!!!”.
Leggi tutto....

Dal libro "Gommorra" pag 236
”…Io so e ho le prove. So come è stata costruita mezz'Italia. E più di mezza. Conosco le mani, le dita, i progetti. E la sabbia. La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli.
Quartieri, parchi, ville. A Castelvolturno nessuno dimentica le file infinite dei camion che depredavano il Volturno della sua sabbia. Camion in fila, che attraversavano le terre costeggiate da contadini che mai avevano visto questi mammut di ferro e gomma. Erano riusciti a rimanere, a resistere senza emigrare e sotto i loro occhi gli portavano via tutto. Ora quella sabbia è nelle pareti dei condomini abruzzesi, nei palazzi di Varese, Asiago, Genova….”

Lettere dall'Aquila



La Verità su cosa sta accadendo in Abruzzo,non si conosce,i media ufficiali tacciono,la politica ne approfitta,ma noi abbiamo (ma per quanto ancora?) la possibilità di farla conoscere attraverso la rete.
"Facce nuove nelle tendopoli abitate da ragazzi. Facce di persone che non devono dare spiegazioni. E non si capisce chi siano. Le libere assemblee nei campi sono vietate.Case agibili nei pressi della scuola della GF, vera cittadella militare con bunker sotterraneo di 38 ettari, che verranno requisite. Servono tetti e terrazzi. Nuove vie di fuga dalla caserma approntate in tempi record. Mentre i palazzi storici si sgretolano.Alberghi del centro cittadino, centro fantasma, che vengono riattati. Non per noi Aquilani, noi siamo in mezzo alla strada. Assembramenti di più di quattro persone che si vedono spiate da militari che non nascondono il fatto di venire lì ad ascoltare cosa stai dicendo. E, già da una settimana prima del summit, le vie di accesso alla città saranno bloccate. Noi dentro, come topi nella tagliola. Noi sempre più schiacciati. Ed è solo l'inizio. Il G8 è una violenza che non meritiamo. Datemi una sola ragione per la quale dovremmo essere beneficiati da questa vetrina dei potenti della terra. Sulla nostra terra. Il mio è un grido di allarme. La democrazia non abita più qui."
Anna
Stanno espropriando terreni per costruire,il terremoto è un business come lo sono tutte le catastrofi naturali e non.

"Al cicisbeo imbellettato andrebbe spiegato che chi ha perso tutto non ha voglia di vacanza. Non ha voglia di divertirsi, né in crociera, né al mare. All' imbonitore piazzista andrebbe fatto capire che le persone che non hanno più nulla hanno bisogno di certezze. Non di sorrisi davanti alle telecamere e di promesse da buffone. All'adulatore di minorenni andrebbe detto che chi non ha più lavoro non ha bisogno di riposo, ma di essere messo nelle condizioni di poter lavorare. E andrebbe aggiunto che le congratulazioni al ciambellano di corte dovrebbero fargliele i terremotati, non lui che lo ha nominato suddito plenipotenziario. Oggi, se qualcuno di noi rimasto qui, come dice il presidente joker, attaccato alle sue macerie per scelta, decidesse di staccarsene e di optare per una sistemazione alberghiera, qui dovrebbe restare. Chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori. Mica, stremati da due mesi di sofferenze, si può cambiare idea. Il reuccio d'Italia dovrebbe vedere come i pasti nelle tendopoli non sono sufficienti per tutti e dovrebbe tastarne personalmente la qualità. Dovrebbe vedere come siamo assaliti dalle gastroenteriti e, per sopravvivere, siamo costretti a comprarcelo da soli il cibo. Già, ma noi siamo resistenti per scelta. Non abbiamo abbandonato la nostra terra in mano a chi decide tutto. Stiamo qui a reclamare, con la nostra presenza,se non altro, almeno il fatto di esistere. Nonostante tutto."
Commento dall'Aquila

venerdì 29 maggio 2009

A viareggio si parcheggierà gratis?

mercoledì 27 maggio 2009

Ventottesimo consiglio comunale

Nuova convocazione per il consiglio comunale, che come dichiarato, era dedicato allo stadio e visti i recenti avvenimenti anche all’”affaire” bandiere rosse.
In una sala molto “milanista” (rosso-nera) assenti i consiglieri Baldini e Barsacchi e gli assessori Costagliola (neo-papà) e Pardini.
Come sempre quando ci sono questioni eclatanti, sala pienissima. Presenti per i Grilli Versiliesi Andrea, Barbara, Enrico, Max e Paolo.

Spadaccini, dopo aver celebrato il primo anno di attività del consiglio comunale ha lasciato la parola alle interrogazioni dei consiglieri.
Palestini e Caprili hanno rimarcato le affermazioni di Bucciarelli, anticostituzionali e antidemocratiche, appellandosi anche al sindaco per conoscere la posizione in merito.
Santini ha lamentato mancanza di rispetto per i consiglieri di maggioranza da parte dei dipendenti comunali e dei vigili urbani.
Cortopassi ha chiesto all’amministrazione di rispondere in merito alla questione del cinema centrale.
Batistini ha denunciato la mancanza di trasparenza della Mo.Ver. che ha negato i propri bilanci al capogruppo PD.
Fruzza ha domandato quale fosse lo stato dei lavori per l’installazione di pannelli fonoassorbenti lungo i tratti di autostrada e super strada che attraversano Torre del Lago.
Lazzerini, sempre in merito al caso “bandiere rosse”, ha invitato il sindaco a scusarsi.
Romanini, dopo aver citato una legge regionale che permette alle amministrazioni di riservare l’8% degli oneri di urbanizzazione secondaria, ha chiesto se questo fosse stato fatto anche a Viareggio e in che misura.
Paterni ha presentato un interpellanza sulla condizione del campo Rom di Torre del Lago.
Betti infine ha denunciato il degrado e la sporcizia alla marina di Torre del Lago.
Hanno quindi risposto Benincasa a Paterni promettendo risposte rapide sul problema, senza però creare false aspettative.
Tedeschi ha invece replicato a Betti garantendo un impegno dell’amministrazione, parco permettendo, per la risoluzione del problema.


Si è quindi passati a dibattere le due mozioni, una presentata dal PdL e l’altra del PD riguardanti lo stadio...

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domenica 24 maggio 2009

Il codice da uovo


Esiste un numero sulle uova e la prima cifra indica il tipo di allevamento delle galline, controllatelo prima di comprarle! 0 allevamento biologico, 1 gallina in 10 mq. su terreno all'aperto, con vegetazione 1 allevamento all'aperto,1 gallina in 2,5 mq. su terreno all'aperto, con vegetazione, 2 allevamento a terra, 7 galline in 1 mq. su terreno coperto di paglia o sabbia, in capannoni privi di finestre! 3 allevamento in gabbia, 25 galline in 1 mq., in pratica la gallina vive in una scatola da scarpe x tutta la vita...
(da AAM Terranuova di questo mese).
Stamattina ho fatto una piccola indagine senza volere essere esaustiva, ad un supermercato di Viareggio per informarmi sui prezzi, le confezioni e le indicazioni sulle uova nella GDO.Ebbene la differenza di prezzo fra i vari tipi di uova è minima, si va dai 25 cent ad uovo di una confezione di 6 uova di tipo 3, ai 41 cent per uovo tipo 0 in confezione da 4 da allevamento bio (noi dal ns. allevatore bio le paghiamo 20 cent x 1 confezione da 10).Detto questo vi faccio notare la quasi assoluta mancanza di indicazione del tipo di allevamento delle galline sull'imballaggio esterno (fatto da plastica sotto e carta sopra sic!)che solo in tre o quattro confezioni (sulla 15ina che ho esaminato) viene riportato sull'imballaggio il tipo di allevamento senza troppi dettagli (il 3 in un caso viene riportato anche sulla scatola dicendo che l'allevamento è in gabbia, si ma non dicendo che la stessa gabbia è condivisa da 25 galline stressate!).Il numero seriale è infatti obbligatorio sulle uova, ma non sulla confezione sembra.Una nota di colore è legata alla descrizione dei luoghi di allevamento che proprio nel caso dove l'uovo è 3 questo è prodotto in un parco naturale dove l'aria e la vegetazione fanno del luogo un posto meraviglioso dove vivere e respirare aria buona!Insomma tanto marketing che ispira più a parole che con i fatti, packaging studiato di colori a tinte sfumate dal verde (anche per la terza linea di uova marcate SUPERMERCATO naturalmente da allevamento di tipo 3) al celeste per passare ad un bianco fino ad un improbabile senape.Allocazione delle scatole ad altezza occhi per quanto riguarda le offerte, ma i prezzi sono più o meno gli stessi, ma andateglielo a domandare alle galline!!!L'ultima cosa buffa (visto che ogni gruppo di Gas ha eminenti esponenti dell'USL locale) da chiarire è che sulla scatola delle uova bio 0 che ho scelto, viene riportata la dicitura "Conservare in frigo dopo l'acquisto"...ma se tutto l'espositore delle uova è a temperatura ambiente all'aperto cosa le metto nel frigorifero se la catena del freddo proprio il supermercato me l'ha spezzata??? Ah neanche a dirlo le 3 commesse da me interpellate sulla questione del numero di serie caratterizzante il tipo di allevamento e le condizioni igieniche di conservazione delle uova trasecolavano dicendo di non saperne nulla...

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venerdì 22 maggio 2009

Il pattume di Firenze in Versilia



In Toscana,oltre ad avere una cinquantina di società pubbliche o semipubbliche che si occupano di gestire lo smaltimento dei rifiuti,sono stati creati anche i famosi ATO.
La Toscana è stata suddivisa in 3 macroaree.
La versilia è stata inserita nell'Ato costa,che comprende le provincie di Lucca,Massa/Carrara,Pisa e Livorno.
Ovviamente anche questa struttura è imbottita di "poltrone partitiche".
Ebbene,questi signori,pochi giorni fa,hanno stabilito che il pattume della piana fiorentina e pratese,verrà smaltito anche dagli impianti versiliesi (Pioppogatto e l'inceneritore di Falascaia).
"il raggiungimento di questo risultato,è stato possibile grazie al senso di responsabilità dell'intero cda,con il contributo importante del Sindaco Neri,dell'Assessora Cavallaro,del Presidente Baccelli,dell'Assessora Bramerini."
Questo era quanto riportato dal Il Tirreno.
Ovviamente ringraziamo anche il Sindaco di Viareggio Lunardini,Bertola di Camaiore,Buratti di Forte dei Marmi,e tutti gli altri che fanno capo alla conferenza dei sindaci della Versilia.
I vostri cittadini sono sempre molto generosi di accogliere il pattume degli altri,anche se pagano una delle tasse dei rifiuti più alte della regione,anche se aumenterà il traffico dei mezzi pesanti nella nostra zona,anche se Falascaia continuerà a sputare veleni.
Ringraziamo i nostri rappresentanti/dipendenti per non averci disturbato ulteriormente, facendoci apprendere la notizia dai giornali.
I cittadini della Versilia hanno pagato caro le incapacità dei loro dipendenti passati,e continueranno a pagare caro anche le scelte sbagliate del presente.
Non si comincia con la raccolta differenziata porta a porta,come stanno collaudando molti comuni della zona.
La normativa comunitaria,parla chiaro:
1)riduzione alla fonte degli imballaggi,incentivare prodotti alla spina (detersivi,latte ect).
2)riuso dei prodotti (mercatini dell'usato,creare luoghi dove poter portare materiale ancora in buono stato che potrebbe essere ancora utile)
3)solo al terzo punto abbiamo la raccolta differenziata(meglio se porta a porta) che verrà poi riutilizzata attraverso la filiera del riciclo.
4)incenerimento con recupero di energia (se i primi tre punti sono applicati correttamente,rimarrà ben poco da incenerire).
5)discarica (le ceneri altamente tossiche degli inceneritori dovranno essere smaltite da qualche parte no!).
Ecco....prima di pensare a dove mettere i futuri rifiuti,non si potrebbe trovare il modo invece di ridurli?
Al posto di obbligare i cittadini versiliesi a respirare i rifiuti dei fiorentini,si potrebbero obbligare ad usare le sporte di cotone (come facevano i nostri nonni) per andare a fare la spesa?
Avete mai pensato seriamente di chiedere un contributo alla regione Toscana e ai vostri cittadini per rescindere una volta per tutte il contratto Daviddi e finalmente cominciare a pensare sensatamente al nostro/vostro futuro?

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mercoledì 20 maggio 2009

Ventisettesimo consiglio comunale

Convocazione a ridosso della precedente per la continuazione della discussione dell’ordine del giorno.
Oltre a qualche ritardatario, assenti Pastechi e Costagliola. Presenza di pubblico nella media. Per i Grilli Versiliesi Andrea C., Andrea D., David, Giampaolo, Michele e Max attraverso la diretta di versiliaintv.

I lavori si sono quindi riaperti con la discussione del punto 9 sulla concessione comunale di un immobile introdotta dalla dottoressa Valchera che ha esposto nel dettaglio i termini della delibera.
Vassalle, in qualità di presidente di commissione ha relazionato circa i lavori della stessa, invitando tra l’altro il consiglio a regolamentare gli esercizi nella passeggiata per migliorare l’attrattiva nei confronti del pubblico ed evitare l’istituzione di “monomarca”.
Bolognesi ha ribadito il concetto insistendo sulla necessità di regolamentazione del commercio per diversificare l’offerta.
Romanini ha giustificato il voto contrario della minoranza in commissione che non ha considerato l’affare proficuo sia dal punto di vista dello sviluppo turistico che funzionale, pregando anch’essa a diversificare l’offerta.
Batistini ha chiesto di “allargare il tiro” cercando di costruire un centro commerciale naturale di qualità nella passeggiata.
Lazzerini ha sostanzialmente ribadito i concetti esposti da Bolognesi e Romanini auspicando che la passeggiata non diventi un nuovo mercato.
Vivaldi ha anch’egli chiesto di impiantare nuovi settori merceologici per rendere il tutto più appetibile dal punto di vista turistico.
Nella replica Pardini ha precisato che il negozio (un tabacchi) sarà spostato solo di alcuni isolati e al suo posto vi sarà l’espansione dell’esercizio confinante, di abbigliamento, che è di ottima qualità.
In votazione la delibera è stato approvata con 17 si e 10 no e resa immediatamente esecutiva con 18 si e 9 no.

Il punto 10, il piano generale degli impianti pubblicitari, è stato presentato da Cinquini che ha poi passato la parola al dirigente Martelli...

IL REPORT COMPLETO DEL CONSIGLIO COMUNALE

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martedì 19 maggio 2009

Ventiseiesimo consiglio comunale

Dopo un mese e mezzo di assenza torna l’appuntamento al consiglio comunale, convocato stavolta alle ore 20.00. Assenti tra le file dei consiglieri Baldini e Paterni; il solo Costagliola in giunta. Da notare come alcuni siano arrivati in netto ritardo: Ratti, Barsacchi e Palestini con oltre mezz’ora, Benincasa, Fantoni e Pistoia un’ora, Cinquini addirittura due.
Pubblico inizialmente assente poi moderatamente numeroso.
Per i Grilli Versiliesi: Andrea, Enrico, Max e Paolo.

Spadaccini dopo aver ricordato due importanti date (16 maggio assassinio di Nieri e Paolini e 9 maggio vittime del terrorismo) ha chiesto un minuto di silenzio per onorare la memoria di Franco Signorini.
Successivamente il presidente ha annunciato la surroga della consigliere Accialini, divenuta assessore, il cui posto è stato preso da Marina Gridelli. Dopo la votazione unanime per la presa d’atto Spadaccini ha fatto gli auguri di buon lavoro alla neo consigliere a nome di tutto il consiglio.
Gridelli ha quindi preso la parola per presentarsi, ringraziando l’amministrazione e la segreteria comunale per l’aiuto fornitole e promettendo di impegnarsi per il bene comune della città.
Il sindaco ha quindi letto il documento in cui erano elencati i nomi dei due nuovi assessori (Accialini e Cima) e tutte le variazioni delle deleghe di giunta.

Al momento delle interrogazioni il primo a prendere la parola è stato Caprili che dopo aver chiesto spiegazioni in merito alle scelte del sindaco, ha accusato l’assessore Bucciarelli e il presidente Mo.Ver. Sugliano di aver mentito durante una seduta della commissione ambiente. L’ex-senatore ha anche chiesto lumi riguardo ai compensi di Rivola (45.000 euro) e al comportamento di Pastechi (che aveva dichiarato di voler convocare i vertici delle aziende partecipate, operazione non permessa ad un consigliere).
Vivaldi ha difeso le scelte dell’amministrazione ma è stato ammonito da Spadaccini per non aver presentato interrogazioni nello spazio dedicato a queste.
Lazzerini, dopo aver messo in evidenza il problema dei ritardi nei lavori alle scuole Tomei e Puccini di Torre del Lago, ha domandato anch’essa le motivazioni dell’aumento del numero degli assessori e se i costi dei nuovi stipendi fossero già stati inseriti in bilancio.
Batistini ha domandato quali saranno le iniziative atte a riqualificare la zona della stazione dove giunge il nuovo sottopassaggio.
Bertoli ha posto in risalto il problema della sporcizia causata dalle deiezioni dei cani, chiedendo anche quali consigli del difensore civico siano stati accolti.
Viani ha chiesto azioni di polizia per reprimere il fenomeno della prostituzione sul viale dei Tigli.
Betti ha interpellato il sindaco riguardo la questione del “beach stadium”.
Cortopassi interrogato l’amministrazione su quali fossero i programmi per la stagione turistica ormai alle porte.
Fruzza ha posto nuovamente in evidenza il problema della sicurezza del Viale dei Tigli e dei parchi cittadini. Durante questo intervento i vigili urbani sono dovuti intervenire per impedire ad alcune persone del pubblico di affiggere manifesti di protesta all’interno della sala del consiglio.
Nicoletti ha lamentato risposte mancate o inesatte riguardanti il Principe di Piemonte e la stagione turistica da parte di Cinquini, chiedendo poi lumi in merito al lavoro svolto dal nuovo comandante dei vigili urbani.

Terminata questa fase si è aperta una serie di votazioni...

IL REPORT COMPLETO DEL CONSIGLIO COMUNALE

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domenica 17 maggio 2009

La Polizia francese adotta Ubuntu



Ars Technica ha pubblicato un articolo in cui espone che la Polizia nazionale francese adotterà Ubuntu per il suo sistema informatico.

La Gendarmerie Nationale non ha effettuato l’upgrade dei propri computer da windows xp a Vista ed ha deciso di passare ad Ubuntu. Il processo di migrazione comprenderà circa 90.000 macchine e la transazione verrà completata entro il 2015. Il risparmio si aggirerà intorno ai 50 milioni di euro.

Il Tenente colonnello Xavier Guimard ha commentato: “Passare da xp a Ubuntu, tuttavia, sarà molto semplice. Le due principali differenze sono le icone e i giochi. I giochi non sono la nostra priorità.”

fonte

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venerdì 15 maggio 2009

Via dei Comparini,angolo viale dei Tigli









Cosa sta succedendo alla nostra Viareggio........
Sea dove sei.......Amministratori e Consiglieri comunali,uscite e rendetevi conto di quello che sta succedendo nelle nostre strade.
Davanti un campeggio pieno di turisti,in un quartiere dove da diverso tempo si fa raccolta differenziata,nel bel mezzo della pineta (alias parco naturale).........Questa è la situazione di venerdì 15 maggio alle ore 18 (non che i giorni passati fosse meglio eh..).
VERGOGNA!

Lampione hi-tech


Speciale Nuove Energie
Quest'anno la bolletta per i 5000 pali della luce che illuminano il Comune di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, è stata più leggera di 200mila euro. E in più è stato possibile portare internet veloce anche nelle zone ancora non raggiunte dalla linea adsl. Per non parlare del servizio di videosorveglianza e di cartellonistica elettronica. Il comune emiliano è stato uno dei primi in Italia a dotarsi del sistema smart town, un progetto sviluppato da Telecom Italia che consente di «rendere intelligente» l'impianto di illuminazione delle città, garantendo risparmio energetico e consentendo di utilizzare la rete elettrica anche per offrire altri servizi ai cittadini. Come funziona smart town «Normalmente i pali della luce sono collegati a un quadro che ne aziona 200-300 alla volta» spiega Vincenzo Raffaelli, ricercatore del Cnr che ha sviluppato il progetto. «Con il sistema smart town è possibile, installando una piccola centralina su ogni pilone,azionarli uno ad uno da remoto». E così programmarne l'accensione e lo spegnimento in base alle esigenze. Questo ha un riflesso immediato sul fronte del risparmio energetico (intorno al 30% secondo i calcoli di Raffaelli) ma soprattutto su quello della manutenzione. «Ogni palo della luce - spiega il ricercatore - ha un sistema che, in caso di guasti, individua immediatamente il danno, suggerendo in tempo reale l'intervento alla centrale e, via sms, al tecnico incaricato delle riparazioni. Abbiamo calcolato che questo possa abbattere del 45% i normali costi di manutenzione». E non è tutto. La ragnatela di cavi elettrici che collegano i pali della luce funziona come una rete informatica, che trasmette dati a una velocità di 55 megabyte al secondo. «Questo significa che ai pali è possibile attaccare un'antenna wireless, installare un impianto di videosorveglianza, oppure un sistema di cartellonistica elettronico» spiega Vincenzo Raffaelli.Un'investimento ammortizzabile in pochi anni «Per questo impianto abbiamo speso un milione e 600mila euro - spiega Paola Marani, sindaco di San Giovanni in Persiceto - e solo nel primo anno abbiamo risparmiato 200mila euro. Prevediamo di ammortizzare il costo dell'acquisto nei prossimi anni». E poi sarà tutto grasso che cola nelle casse dell'amministrazione.
di Andrea Franceschi

Se poi ci aggiungiamo al lampione un pannello solare per autoalimentarsi, sensori per l'inquinamento ambientale, oppure sensori all'infrarosso in prossimità di boschi e pinete per tenere sotto controllo eventuali incendi il tutto collegato ad un pannello centralizzato informativo. io direi che chiudiamo il cerchio...


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mercoledì 13 maggio 2009

Progetto "Piazza Piave Si.Cura"

Il Gruppo di Acquisto Solidale Versilia in collaborazione con i Grilli versiliesi hanno presentato un progetto protocollato in data 11 Maggio 2009 al Sindaco della città di Viareggio in relazione all'evento della festa del Gruppo di Acquisto Solidale della versilia e al progetto su come migliorare e rendere fruibile con l'occasione la Piazza Piave.

Sguardo d'insieme
Piazza Piave a Viareggio è una delle tante piazze che sembrano dimenticate, dove la vegetazione ha preso il sopravvento e l'incuria le conferisce un aspetto tristemente abbandonato ed invivibile, ampio quadrato di verde in mezzo ai palazzi di cui la cittadinanza potrebbe tornare a beneficiare; è proprio lo stato di abbandono che scarsamente invoglia alla frequentazione da parte della gente. Nasce allora l'idea "Piazza Piave Si.Cura" proprio perché vogliamo curarci di questa piazza con rinnovata attenzione, impegnare le nostre energie al recupero della piazza dal punto di vista ambientale per fare in modo che possa essere vissuta più tranquillamente e serenamente da tutte le persone.
Questo progetto si pone quindi l'obiettivo di sistemare Piazza Piave, renderla vivibile e farla diventare un punto di incontro e di aggregazione. Vista poi la vicinanza al luogo che ogni giovedì pomeriggio vede avvicendarsi i “gasisti” (componenti del Gruppo di Acquisto Solidale Versilia) che si trovano per ritirare la spesa che hanno ordinato, perché non eleggerla a teatro di iniziative nell'ambito dello spirito che anima il nostro gruppo, anche per fare in modo che la cittadinanza sia sempre più partecipe a questa nuova forma di acquisto; vista anche la delibera del Consiglio Comunale di Viareggio n.29/2009 in cui l'amministrazione si impegna a trovare risorse finalizzate alla promozione dell'attività dei gruppi solidali.



Obiettivi e Risultati attesi:
Riassestamento della piazza consistente nell'attività di pulizia e sistemazione delle aiuole in modo da trasformarle da tristi “vespasiani” per cani a punti di colore fioriti che diano allegria alla piazza. Tuttavia, questa attività da sola non la renderebbe più decorosa, auspichiamo quindi che l'amministrazione comunale voglia prevedere a brevissimo un piano di potatura necessario al fine di dare luce alla piazza e nuova vitalità alle piante ad alto fusto. Sistemazione dei vasi a bordo piazza con piante da fiore. Provvederemo anche alla pulizia dei lampioni sommersi dalle frasche degli alberi e anneriti dallo smog.
Inaugurazione della piazza nella sua rinnovata veste con la festa del G.A.S. Versilia, che vedrà la partecipazione di gruppi di riflessione monotematici sui prodotti (l'olio, il pane, la birra, i formaggi, etc.) biologici, locali e di filiera corta, ma anche discussioni su temi a carattere più generale, come la risorsa “acqua”, il consumo critico, il commercio equo e solidale, le energie alternative, la riduzione e il riciclaggio dei rifiuti, le monete locali; iniziative atte a mettere in luce le finalità dei G.A.S. che vanno al di là del mero "comperare". Ogni lavoro sullo specifico tema vedrà la partecipazione dei referenti G.A.S. per quel prodotto ed eventualmente i fornitori ed i loro prodotti. Saranno previsti anche momenti di animazione per i bambini. I ragazzi della cooperativa sociale C.R.E.A. porteranno manufatti realizzati appositamente per l'occasione.

Dar vita ad iniziative e momenti di aggregazione, nel corso della prossima estate e fino al termine della bella stagione. Elenchiamo alcune idee da poter realizzare, che saranno dettagliate meglio in futuro; alcune potrebbero già essere presentate in occasione della festa:
organizzare una giornata del mercato dello scambio, dove si possono portare e prendere vestiti e cose usate per bambini e adulti, iniziativa che dovrebbe fare da stimolo al riciclo delle cose usate;
laboratori artistici di disegno per bambini;
giocoleria e clowneria;
laboratorio per imparare a riparare le biciclette;
corso per imparare a fare il pane e focacce;
distribuzione e sensibilizzazione sulle monete locali;
organizzazione di banchetti di associazioni legate alla solidarietà sociale ed ambientale;
iniziative per sensibilizzare gli amici della piazza al fenomeno dell'abbandono dei cani;
forum sulle solidarietà e sul degrado della situazione sociale in città con la partecipazione del sindaco, degli assessori e consiglieri competenti e delle altre forze politiche.
Per realizzare questi obiettivi si è costituito all'interno del G.A.S. Versilia un gruppo che coordina le attività necessarie, cui contribuirà un ampio gruppo operativo formato dai gasisti stessi, da persone di altre associazioni ed eventualmente dai produttori.

Referenti del G.A.S. Versilia per il progetto
Il gruppo di coordinamento delle attività previste per la realizzazione del progetto ha individuato come referenti per l'Amministrazione Comunale di Viareggio Giovanni Ferreri (giovanniamedeo.ferreri@tin.it) ed Enrico Santambrogio (
enricogas64@gmail.com)

Tempi di realizzazione del progetto
Presentazione del progetto all'amministrazione comunale, 11 maggio 2009.
Inizio sistemazione della piazza, dal 12 maggio 2009.
Verifica stato di attuazione da parte del gruppo di coordinamento del G.A.S. Versilia, ogni settimana.
Inaugurazione con iniziativa "Festa del G.A.S. Versilia" prevista presumibilmente per Domenica 14 giugno 2009.

Costi previsti e richieste all'Amministrazione Comunale di Viareggio
L'ammontare preciso dei costi non è quantificabile in questa fase, ma in sede di dettaglio per ogni singola iniziativa. Tuttavia il primo punto elencato negli obiettivi necessita da parte dell'Amministrazione Comunale dell'impegno finanziario per la potatura degli alberi; tutte le altre attività relative alla sistemazione delle aiuole, alla pulizia della piazza saranno portate avanti da volontari del G.A.S. Versilia. Per ciò che riguarda le piante floreali da collocare nei vasi e nelle aiuole, qualora non si trovino sponsor disposti a fornircele, si richiede supporto all'Amministrazione Comunale. Sarà necessario, inoltre avere a disposizione un certo numero di tavoli per l'eventuale esposizione dei prodotti. Per l'iniziativa si richiede il patrocinio del Comune di Viareggio. Si richiede inoltre che siano attivate, per le giornate in cui si svolgeranno le iniziative, le autorizzazioni necessarie all'utilizzo del suolo pubblico e la chiusura al traffico della viabilità adiacente alla piazza.

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lunedì 11 maggio 2009

La casta viareggina

A volte bastano poche parole per rendere l'idea.

E' di queste ore infatti la notizia che per sindaco e assessori, in tutta la città, senza limiti di orario e non solo con le auto di proprietà la sosta sarà GRATUITA!!! Lo stabilisce il nuovo Piano della Sosta.

E così mentre il sindaco-neo bramino-grillino assieme alla sua combriccola parcheggerà dove più gli aggrada senza sborsare un centesimo i cittadini pagheranno fior di quattrini.

O tutti o nessuno, non si può chiedere un sacrificio alla città, con lo scopo palese di fare cassa e poi non dare il buon esempio.

Se proprio si ritiene necessario questo privilegio allora si riservi un spazio (11 posti nominativi) in Piazza Nieri e Paolini per la giunta affinché i nostri dipendenti possano raggiungere il palazzo comunale, il loro posto di lavoro.

Così invece quasi sicuramente "qualcuno" ne approfitterà per scorrazzare e posteggiare liberamente con l'auto in tutto il centro.

E chissà che il benefit non venga anche esteso ai consiglieri (magari coadiutori).

In attesa di repentine smentite...

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sabato 9 maggio 2009

Led it Be!

Microprogetti. Piccoli interventi per il risparmio energetico. Grande risparmio. In bolletta e in emissioni di CO2. Quando si dice l'illuminazione al potere...
Cassinetta di Lugagnano come tutti i comuni ha un cimitero (purtroppo). Con centinaia di punti luce. Accesi 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Grazie alla sostituzione di ogni lampada votiva a filamento da 5w con una lampada votiva a LED da 0,38 w sono stati ridotti i consumi di oltre il 90%.
Inoltre, la durata media di una lampadina ad incandescenza è di 1,5 anni, mentre quelle a LED durano 11-13 anni.
Il dato più significativo, che pongo all’attenzione di tutti gli assessori al bilancio, è questo: con un investimento di 2.000 Euro, si ottiene un risparmio annuo di energia elettrica di € 2.253. Quindi l’ammortamneto dell’investimento è addirittura inferiore a un anno.
Mentre agli assesori ai lavori pubblici faccio notare che per almeno dieci anni non è più necessario mandare periodicamente l’operaio o il custode a sostituire le lampadine.
Piccoli progetti. Una goccia nel mare. Ma quanti cimiteri ci sono (purtroppo) in Italia?

http://www.marcoboschini.it/

venerdì 8 maggio 2009

la politica dello spreco comunque



Se c'è una cosa che dai miei nonni ho imparato, quella è proprio il non sprecare le cose.
Se dimenticavo una luce accesa mi sentivo sempre dire: "poi la bolletta la paghi te!".
Ecco, ora che ho imparato a non lasciare le luci accese, ci pensa qualcun altro a farlo e la bolletta della luce, salatissima, la pagano i cittadini, vuoi per il consumo abnorme che una città come Viareggio sostiene per l'illuminazione pubblica, vuoi per il suo costo intrinseco, in tonnellate di CO2, quindi in qualità della vita, cambiamenti climatici, approvvigionamento delle risorse energetiche e produzione sempre più selvagge delle stesse.
Non basta assistere agli scempi amministrativi che si partoriscono dentro i consigli comunali dove si bocciano possibili svolte epocali come l'obiettivo rifiuti zero, segato proprio dal sindaco "grillino" Lunardini, dobbiamo anche vederci costruire nuove strade con nuovi lampioni a luce convenzionale (vedi Via Garibaldi) quando per esempio l'illuminazione a LED potrebbe alleggerire di molto i carichi energetici e quindi monetari che gravano sulle spalle di tutti, come è avvenuto a Scandiano.

Oggi ho documentato lo scempio di Piazza D'Azeglio, dove da un po' di tempo si fa un uso diurno dell'illuminazione pubblica.
In giornate soleggiate come quelle che si stanno avvicendando è semplicemente scandaloso vedere i lampioni accesi senza motivo.
Il bilancio delle casse comunali?
Basterebbe partire da questi piccoli accorgimenti, che se gestiti da un amministrazione comunale razionale, darebbero risultati straordinari.
Via tutta l'illuminazione pubblica convenzionale, al loro posto lampioni a LED e se possibile un impianto fotovoltaico nelle vicinanze.
Nel palazzo comunale e negli uffici istituzionali si dovrebbero già adottare misure per il risparmio energetico. Dotare gli edifici di lucernai e grandi finestre per avere il massimo rendimento in termini di luminosità e quindi di corrente elettrica risparmiata.
Se invece di progetti mastodontici come l'asse di penetrazione si pensasse all'installazione di generatori eolici al posto di strade o parcheggi periferici (suggerisco le zone fra Massarosa e Viareggio o fra Viareggio e Torre del Lago, ma anche tutte quelle aree dove si pensa di costruire capannoni industriali o rotonde o raccordi autostradali) sfrutteremmo una risorsa straordinaria che è il vento che certo in un posto di mare non manca mai. Ho parlato di generatori eolici, ma potrebbero essere anche fotovoltaici...non ci manca neanche il sole in un posto di mare come Viareggio.
A chi amministra gli ci vorrebbe davvero poco per realizzare certe cose.


SEGNALA UNO SPRECO

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giovedì 7 maggio 2009

Europa a rischio inflazione negativa

Inflazione e deflazione queste sconosciute...facciamo un breve flash storico e comprendiamole meglio.In Giappone negli anni '90 tutti i prezzi calavano, non solo quelli di case, terreni ed azioni, ma i beni di consumo e servizi, avevano "Inflazione Negativa" e persino il reddito e PIL NOMINALE calava. Questo è l'incubo di tutti i governi e banche centraliEra dagli anni '30 che non succedeva nel mondo ed è letale per le banche, il business e lo stato moderni, senza un poco di inflazione l'economia attuale piena di debito si paralizzaChi ha dei debiti verso le banche, ad esempio mutui immobiliari, vede il valore degli immobili scendere (il suo attivo) e quello dei suoi debiti salire (il suo passivo) e quindi viene schiacciato da entrambi i latidi conseguenza le banche si ritrovano sempre più gente che non ripaga i crediti erogati che diventano "incagliati" e non possono erogare più credito a nessuno perchè non hanno più riserve sufficientile aziende vedono i prezzi al consumo e all'ingrosso scendere e però i salari e stipendi non scendono (negare aumenti è possibile, chiedere delle riduzioni vere e proprie del salario nominale non successo neanche sotto pinochet) e i loro margini vengono schiacciatile aziende che hanno debiti rilevanti anche li vedono salire di valore, idem lo stato che ha un debito pubblico enorme pari al PIL quasi ovunque vede il valore del debito aumentare

...Nell'800 i prezzi invece spesso scendevano senza problemi, c'era Deflazione o Inflazione Negativa. Era possibile perchè NON ESISTEVA LA BANCA CENTRALE e quando c'era una crisi le banche fallivano a centinaia, per non parlare delle aziende, il debito pubblico e la spesa pubblica quasi non esistevano, i consumatori pagavano in contanti e non avevano debiti se compravano una casa dovevano prima trovare i soldi, i salari erano flessibili verso il basso e si licenziava a volontà. Ogni tanto c'era la crisi, il PIL calava del -3% secco, si licenziava e si falliva, ma si "ripuliva" velocemente il sistema che ripartiva subito. Quindi fino al 1920 era possibile avere Deflazione ed era anzi una cosa ottima perchè il tenore di vita aumentava automaticamente per la maggioranza della popolazione che vedeva i prezzi scendere (e non aveva debiti).

Oggi invece lo stato e i consumatori hanno montagne di debiti (in alcuni paesi come italia e giappone è lo lo stato, in altri come USA, UK, spagna...sono più i consumatori), i salari non possono essere ridotti, le banche non falliscono perchè protette dallo stato, la spesa pubblica è il 50% del PIL e non cala mai neanche in recessione, la banca centrale protegge le banche e manipola i tassi di interesse e il cambio...insomma è un sistema mezzo "socialista"Di conseguenza il mercato non si "sfoga" più con le recessiona secca periodica in cui si fallisce, si licenzia e subito si riparte, ma CON L'INFLAZIONE, sia degli asset che dei prezzi in generaleSenza inflazione il nostro sistema moderno pieno di indebitamento, di protezioni e ammortizzatori sociali si intasa: la cosa veramente pericolosa è che comincino a scendere tutti i prezzi perchè il valore degli asset cala e quello dei debiti aumenta e i debitori non possono pagare, devono liquidare e l'effetto a catena danneggia il sistema bancario e finanziario ecc...Per questo motivo le banche centrali sono terrorizzate quando vedono l'inflazione scendere sotto l'1% e avvicinarsi a zero e cercano di tenere su con tutti i mezzi i valori delle case, azioni e bonds pompando moneta. Per questo la FED ha tagliato i tassi all'1% nel 2002 e ce li ha tenuti quasi due anni, la BCE al 2% e il Giappone li ha tenuti a zero per anni e anche ora sta allo 0.25%.Il Giappone negli anni '80 ha avuto ALLO STESSO TEMPO sia la bolla immobiliare che quella di borsa e poi nel 1990 il crac ed è rimasto incastrato in questa trappola della deflazione. Non è stata una catastrofe per tutti, ad esempio i salari reali sono aumentati visto che i prezzi scendevano, ma si è salvato solo perchè ha invaso il mercato americano (il 40% delle auto in USA ora sono giapponesi e il 90% dell'elettronica di consumo...). grazie alle note capacità tecniche e umane ma anche al cambio svalutato e alla manipolazione dei tassiSenza l'esplosione del deficit estero americano sarebbe finita come negli anni '30 quando invece il commercio estero si chiuse e ci fu una deflazione con depressione. Il problema è che in questo modo negli ultimi dieci anni i paesi occidentali specie anglosassoni hanno accumulato un grosso squilibrio di bilancia dei pagamenti a favore dell'Asia e di conseguenza accumulato anche tanto debito come mai si è visto nella storia (e si sono svuotati di fabbriche e indeboliti economicamente...)Il gioco ha funzionato finora perchè il Mercato Finanziario Globale aperto ha consentito di creare enormi squilibri di bilancia dei pagamenti a favore dell'Asia, ma il debito corrispondente che si è creato specie nei paesi anglosassoni è stato riciclato e "spalmato" coi derivati su tutte le istituzioni finanziare e aziende del mondoMorale: più il debito e il credito crescono più aumenta il rischio di finire come il Giappone, con un Boom immobiliare e di borsa seguito da Crac e da una Deflazione generale: occorre quindi creare Inflazione per ridurre il peso del debito e pur di evitare anche solo un -0.5% dei prezzi le banche centrali sono disposte a tenere i tassi a zero o negativi in termini reali. Il che ovviamente prolunga il boom dei mercati e l'aumento di indebitamento...Ogni nuovo paese che entra nel gioco del Mercato Globale aiuta a prolungarlo e ad evitare la recessione, deflazione e crisi NECESSARIE, solo che ormai con Cina, Est-Asia, Russia, Paesi Arabi, Sudamerica tutti ora dentro fino al collo nel mercato finanziario globale bisogna pensare ad allargarsi a qualche altro pianeta! (G.Zibordi)
Una possibile soluzione? Anticipare i tempi e aderire al progetto solidale di moneta complementare SCEC ormai esteso in tutta Italia...

http://forteconifortideboleconideboli.blogspot.com/2007/01/breve-storia-di-inflazione-e.html

martedì 5 maggio 2009

Anche le formichine a volte vincono

La casalinga anti-Dal Molin a Washington

MILANO — «La verità vera? È che so­no un’incosciente totale. Mica altro». Cin­zia Bottene, 52 anni, casalinga di Vicenza, ex timida («Da ragazzina camminavo rasente i muri. Ma da quando le mie amiche mi hanno obbligato a salire sul palco a Trento per contestare Prodi, marcio co­me un treno»), la vorrebbe liquidare lì, tutta la storia. Appena sbarcata dopo un volo Washington-Parigi-Venezia, mentre recupera le valigie al nastro trasportatore, il volto e l’anima del movimento No Dal Molin se la ride con leggerezza. La stessa con la quale da mesi affronta mili­tari e politici. E dell’avventura americana appena conclusa la prima cosa che ti rac­conta è un particolare da gita scolastica: «Ma lo sai che dormivamo alla Pink House? È la casa delle donne attiviste per la pace. Sono loro che ci hanno ospitate per tutto il peri­odo e ci hanno aiutato ne­gli spostamenti. Ci siamo divertite da matti. Una se­ra, per festeggiare, abbiamo cucinato noi la carbona­ra: un successone».

Cinzia, Laura Bettini ed Emanuele Rivellino (anche loro del No Dal Molin) sono stati ricevuti giovedì scor­so, per la prima volta, al Congresso degli Stati Uniti, dalla Commissione Appropria­tion military construction. «Una eccezio­ne, mi dicono, perché è raro che questo importante organismo, che definisce gli investimenti militari, convochi degli stra­nieri ». Dopo tre anni di picchetti, manife­stazioni, proteste e contestazioni biparti­san, vedersi a colloquio con chi può decidere davvero le sorti della base americana da loro tanto contestata, per la pasionaria di Vicenza e i suoi compagni di viaggio è stata, manco a dirlo, «un’emozione gran­dissima. Se penso a tutte le porte sbattute e all’indifferenza che abbiamo ricevuto qui in Italia... Lì invece hanno un concetto molto chiaro di democrazia formale: tutti possono e devono dire la loro. E così, an­che noi siamo riusciti a farci ricevere. Co­me? Roba da manuale. Abbiamo chiesto prima un colloquio al presidente della commissione, Sam Farr, un democratico. Poi abbiamo spedito i moduli con i nostri dati e una relazione. Però eravamo convin­ti di fare una cosa inutile, come quando imbuchi la cartolina per un concorso a premi... Non ti aspetti di vincere. E inve­ce, quando ci è arrivata la lettera di invito col logo del Congresso, ci sembrava di essere in un film di Frank Capra».

Così, giovedì mattina, Cinzia Bottene si è ritrovata davanti alla Commissione fi­nanziamenti militari degli Stati Uniti. Una delle più potenti del Congresso. «Io e Laura per l’occasione abbiamo indossato un tubino nero con filo di perle. Ci siamo ispirate a Michelle Obama... Emozionate? Nella sala accanto stava deponendo Hil­lary Clinton, e in un’altra ala c’era Oba­ma: inutile dire di no. Ma siamo stati accolti in maniera sorprendente, devo am­metterlo. C’era un grande silenzio quan­do parlavamo. O meglio, quando parlava Laura, che sa le lingue, ed è stata bravissi­ma. Io l’inglese lo capisco così così, lo par­lo peggio. Ho preferito star zitta. E dire che non c’eravamo preparate nemmeno un discorso». Nemmeno una scaletta? «No, giuro. Beh, dopo che per anni parli di certe cose, le sai a memoria. Abbiamo spiegato loro le ragioni per cui non do­vrebbero proseguire nel progetto di costruzione della base a Vicenza: il proble­ma della falda acquifera, la eccessiva vici­nanza al centro storico. E poi come la de­cisione sia stata nascosta all’intera popo­lazione per anni. Alla fine conoscevano il problema a fondo. Per capirci, ora nessu­no — anche tra gli americani — potrà più dire di non sapere».

Poche ma mirate le domande dei depu­tati americani: «Per esempio ci hanno chiesto se cambiando l’architettura del progetto saremmo stati più contenti... Ma gli abbiamo spiegato, nascondendo un sorriso, che non era mica una questio­ne di estetica! Poi hanno voluto sapere come si poneva il governo italiano rispetto a questo caso. E noi giù a dire dell’accor­do Bush-Berlusconi, dell’ultimatum di Spogli, e dell’editto bulgaro di Prodi. Li abbiamo stesi. Tanto che i due deputati repubblicani se ne sono stati zitti zitti fi­no alla fine. Al termine dell’incontro il presidente si è girato verso uno dei membri della Commissione e gli ha detto: con­tattiamo subito il Pentagono e chiediamo se ci sono spazi di intervento. Capisci? Proprio così».

Tutta un’altra musica rispetto a quando c’era l’amministrazione Bush, secondo Cinzia: «Quando andammo allora, riu­scimmo solo a parlare con qualche depu­tato nei corridoi: ci ascoltavano per dove­re, con lo sguardo distratto, la mano al cel­lulare, e poi una pacca sulla spalle e via. Insomma il cambio di clima, con Obama, si fa sentire. E la nostra vicenda ne è la prova. Se ci fosse stato ancora Bush alla Casa Bianca non ci avrebbero nemmeno ricevuto. Però il potere del Pentagono è ancora fortissimo. Lo percepisci dagli sguardi. Da come molti di loro, alla fine, ci sono venuti incontro e in un orecchio ci hanno bisbigliato: andate avanti, fate bene. Ce la farete». E se ce la faceste davve­ro? «Avremmo dimostrato che anche le formichine, come ci hanno spesso defini­to, a volte vincono».

Angela Frenda
28 aprile 2009
Fonte: Corriere della Sera

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lunedì 4 maggio 2009

Riunione di coordinamento dei Grilli Versiliesi

I Grilli Versiliesi sono lieti di comunicare la data della prossima riunione di coordinamento.

L'incontro si terrà lunedì 4 maggio, alle 21,15 nei locali parrocchiali di S.Paolino siti in via S.Andrea 196 a Viareggio.

Verranno proposti nuove iniziative e si parlerà dell'organizzazione di quelle già decise.

Siete tutti invitati a partecipare.

A presto.
Grilli Versiliesi

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domenica 3 maggio 2009

3 Maggio giornata mondiale della libertà di stampa

Reporters sans frontières è un'associazione riconosciuta, di pubblica utilità, con sede a Parigi e sezioni nazionali o uffici nei 5 continenti. Da oltre 17 anni opera per l'affermazione del diritto all'informazione. Grazie alla collaborazione di oltre cento corrispondenti, questa organizzazione internazionale denuncia le violazioni alla libertà della stampa nel mondo, informando i media, realizzando campagne di sensibilizzazione, lottando per contrastare la censura. L'associazione inoltre difende i giornalisti imprigionati o perseguitati per la loro attività professionale. Si è dotata di un sito d'informazione (www.rsf.org) che censisce ogni giorno le violazioni della libertà di stampa nel mondo.Il 3 maggio di ogni anno, in occasione della Giornata Internazionale della Libertà di Stampa, pubblica un rapporto completo sulla situazione dell'informazione nel mondo (sono oltre 150 i Paesi considerati). Il Rapporto annuale 2003 (4 pagine) dedicato all'Italia inizia eloquentemente con una conclusione già segnata: "Il pluralismo dell'informazione non è garantito in Italia, sola grande democrazia occidentale in cui la maggioranza dei media audiovisivi, privati come pubblici, sono controllati, direttamente o indirettamente, dal potere politico dominante". Riprendendo quanto dettagliatamente documentato nell'inchiesta dell'aprile 2003 -Italie - Conflit d'intérêts dans les médias: l'anomalie italienne, 17 pagine estremamente circostanziate a cura di Soria Blatmann-, il Rapporto evidenzia l'inefficacia delle misure previste dal progetto di legge sul conflitto d'interessi in cui incorre Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio.

Questo veniva riportato nel 2003, ma oggi nel 2009 l'opposizione sarebbe capace di una campagna pubblicitaria come la foto ritoccata sopra? E la libertà di stampa è migliorata in Italia in questi anni?

Uno studio pubblicato da Freedom House, alla vigilia della Giornata mondiale della libertà di stampa del 3 maggio, ha documentato che la libertà di stampa nel 2008 è diminuita in tutto il mondo. Lo studio rileva che la libertà di stampa è scesa lo scorso anno per il settimo consecutivo segnando un deterioramento in ogni regione. L’intimidazione dei mezzi di comunicazione indipendenti, si dice, è particolarmente diffusa in Russia, Medio Oriente e Nord Africa.
Ha inoltre rilevato che la libertà di stampa è gravemente diminuita in Israele, Italia e Hong Kong.Dei 195 paesi presi in esame dallo studio della Freedom House: 70 ossia il 36%, sono stati votati “liberi”, 61, il 31%, sono stati votati “parzialmente liberi” e 64 il 33% sono stati votati “non liberi”. In fondo alla lista ci sono la Cina, Cuba, l’Iran, la Libia, il Myanmar, Turkmenistan e Corea del Nord.L’Europa ha il maggiore calo della libertà di stampa nella zona centrale e orientale, in Bulgaria, Croazia, Bosnia, Bielorussia e Russia.Mentre l’Europa occidentale vanta il più alto livello di libertà di stampa, anche se l’Italia scivola nella categoria “parzialmente liberi”, ultima delle democrazie occidentali, prima di Toga; con la libertà di parola limitata da parte dei giudici, l’aumento di intimidazione di giornalisti dalla criminalità organizzata e da gruppi di estrema destra e soprattutto per l’anomalia della concentrazione della proprietà dei media.
La posizione dell’Italia sembra inspiegabile quando ogni nuova formazione politica nasce con la parola “libertà”.Freedom House è finanziato dal governo degli Stati Uniti e da gruppi privati ed ha condotto uno studio annuale della libertà di stampa dal 1980.

http://www.quinews.it/2009/05/02/liberta-di-stampa-italia-ultima-delle-democrazie-occidentali/
http://www.disinformazione.it/libertastampa.htm

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venerdì 1 maggio 2009

Non ci sono più i discorsi di una volta...

...ma i problemi sono sempre gli stessi!

Non è capodanno ma fa lo stesso.







Grazie presidente... Passi un buon 1° maggio, dovunque si trova.

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