lunedì 30 marzo 2009

Smart Inclusion




Immaginate per un attimo di tornare bambini. Ora, però, immaginate di non essere in una scuola a imparare un sacco di nozioni interessanti o in un parco a giocare a nascondino con i vostri amici, bensì in un letto di ospedale e, più precisamente, in un reparto di Oncoematologia Pediatrica e Cardiologia o Cardiochirurgia Pediatrica. Bene: sapere che esiste uno strumento che vi consente di partecipare (anche fisicamente) alle lezioni dei vostri coetanei o di svagarvi con contenuti coinvolgenti e interattivi vi farebbe sentire meno "isolati"?
Naturalmente sì. E se pensate che sia soltanto uno scenario futuristico da film di fantascienza vi sbagliate: questo strumento esiste già e si chiama Smart Inclusioncon il CNR, il Policlinico Sant'Orsola Malpighi e la Scuola Media Irnerio di Bologna e operativo già da alcune settimane all'interno dello stesso Policlinico Sant'Orsola.

Si tratta di un innovativo sistema di integrazione (inclusion, appunto) semplice e immediata (smart) tra un luogo di degenza e un luogo di istruzione, per favorire la partecipazione dei bambini ricoverati alla vita sociale e - al contempo - fornire all'equipe ospedaliera un supporto ai tradizionali processi di cura dei pazienti. Un "ponte" reso possibile dalla più avanzata tecnologia in fatto di usabilità ed ergonomia, come i terminali touch-screen Smart-Care (dotati di telecamera) e le connessioni di nuova generazione (a onde convogliate, con impatto elettromagnetico zero e senza necessità di cablaggi).

Il Progetto
Grazie ad un innovativo terminale touchscreen "Smart Care", dotato di telecamera e posto al bordo del letto, i bambini possono partecipare alle lezioni scolastiche, comunicare con i propri cari e accedere a vari programmi di intrattenimento.
Con una semplice pressione del dito i bambini possono accedere alle due aree tematiche a loro dedicate: nell'area Scuola possono collegarsi "da remoto" con la classe e visualizzare l'insegnante e gli alunni partecipando attivamente e in diretta alle lezioni. L'interazione è resa possibile grazie all'installazione in aula di sistemi informatici evoluti tra cui una lavagna elettronica interattiva che facilita la comprensione delle lezioni all'intera classe ma in particolare al paziente connesso da remoto e strumenti di e-learning che consentono al bambino di seguire le registrazioni delle lezioni perse, effettuare esercizi e fruire di corsi individuali di autoapprendimento.
Nell'area Intrattenimento è invece possibile accedere a canali televisivi tematici e scegliere, in modalità on demand, i contenuti audio-video preferiti tra cartoni animati, film, documentari, sport ed effettuare videochiamate con i propri familiari a casa, i quali si potranno connettere attraverso un PC dotato di webcam. La stessa postazione, oltre che in ospedale, potrà essere utilizzata dal bambino nel periodo di post degenza per continuare a seguire direttamente da casa le lezioni.
Nell'area Ospedale, sempre utilizzando lo stesso terminale, il personale sanitario potrà, previa autorizzazione, accedere a tutta la documentazione clinica dei pazienti e aggiornarla nei contenuti. Inoltre, il terminale permette di sorvegliare lo stato del bambino attraverso un sistema evoluto di interazione video con il terminale del caposala.


http://blog.yalp.alice.it/2009/02/con-smart-inclusion-telecom-abbatte-le-barriere-tra-scuola-e-ospedali.php

40 volte Paul Connett




Paul Connett per la 40° volta in Italia, Professore di chimica ambientale e tossicologica alla St. Lawrence University a Canton di New York, Paul Connett si occupa da più di 15 anni di studiare la gestione dei rifiuti, con un’attenzione particolare ai pericoli derivanti dall’incenerimento, ricercando alternative più sicure e sostenibili. Ha partecipato ai più importanti convegni internazionali sull'argomento e pubblicato diversi studi e documentazioni che ha presentato poi nel corso di numerosissimi incontri con il pubblico negli Usa e in molti altri stati. E’ considerato uno dei massimi esperti internazionali sulla questione della gestione rifiuti.
Ha parlato anche a Capannori della sua teoria “Rifiuti Zero”, secondo la quale è possibile un sistema di smaltimento e soprattutto riutilizzo dei rifiuti che tenda progressivamente ad eliminare del tutto discariche ed inceneritori.
Gli studi di Connett partono dall’osservare come nei paesi in via di sviluppo la quantità di rifiuti abbia raggiunto, negli ultimi anni, livelli altissimi - per via della popolazione in continuo aumento, della migrazione dalle campagne verso le città, e per gli effetti della globalizzazione, che hanno reso ubiquitari i modelli di consumo occidentale e per il proliferare delle confezioni monouso.
Le discariche, spesso semplici ammassi di rifiuti a cielo aperto, sono stracolme e la dilatazione dei confini delle città limita la possibilità di crearne di nuove. Per questo molte nazioni guardano alla possibilità di incenerire i rifiuti come la situazione ideale. Ma si tratta di una tecnologia che presenta numerose problematiche e che i paesi più evoluti si avviano ad abbandonare. Le alternative hanno un costo inferiore, forniscono maggiori posti di lavoro e determinano un minore inquinamento.
Il movimento Rifiuti zero punta infatti ad una cospicua riduzione dei rifiuti prodotti. Un processo difficile ma rivoluzionario che prevederebbe, a livello locale, diverse iniziative, tra cui:
1- Adottare di un programma di smaltimento dei rifiuti che non preveda l’incenerimento.
2- Decentralizzare la gestione dei rifiuti facendo affidamento sulle risorse delle comunità locali.
3- Tenere separati i materiali da riciclare per preservarne la qualità.
4- Dare impulso al compostaggio, appetibile dal punto di vista economico
5- Rendere la partecipazione al programma conveniente e significativa, istituendo se necessario, un sistema di incentivi economici.
6- Sviluppare un mercato per i materiali riciclati possibilmente a livello locale.
7- Impegnarsi per responsabilizzare i produttori relativamente a tutto il ciclo di vita dei loro prodotti.
8-Educare il più possibile gli utenti diffondendo la nuova filosofia a livello mediatico, negli ambienti lavorativi e nella scuola, inculcando il concetto che l’Opzione zero protegge l’ambiente, crea posti di lavoro e rafforza le economie locali e regionali.

Una soluzione non impossibile, e probabilmente l’unica che garantisce una reale salvaguardia ambientale, anche se in Italia c'è parecchia strada da fare. Attualmente infatti si ricicla solo il 18% della spazzatura (a Napoli il 10% o meno, anche se alcuni piccoli centri campani offrono invece esempi virtuosi), mentre il decreto Ronchi imponeva agli enti locali di raggiungere almeno il 35% entro il 31 dicembre del 2003.
Una strategia che implica anche però un cambiamento radicale nelle modalità di consumo: l’obiettivo non è infatti soltanto smaltire i rifiuti, ma anche ridurne drasticamente la produzione. Esempi già funzionanti sono già da anni il Canada, l’Australia, la Nuova Zelanda e molte grandi città degli Stati Uniti, dove si è raggiunta in breve tempo una diminuzione della spazzatura di oltre il 50%: in tutti i supermarket di queste zone sono stati installati ad esempio dispositivi di erogazione al minuto di shampoo, detergenti, acqua e vino, evitando così la produzione di milioni di contenitori di plastica.

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sabato 28 marzo 2009

L'Altra Economia e la Crisi




Il termine risorsa è entrato nel linguaggio degli economisti nella sua versione francese di ressource, ma trae il suo etimo dal latino resurgere. Dalla radice surgere deriva l'italiano sorgente, che ritroviamo anche nel corrispondente termine tedesco per risorsa (Hilfquelle, letteralmente, fonte di aiuto); il prefisso re sembra indicarne come carattere intrinseco la rinnovabilità, cioè il suo legame con i cicli biologici dell'allevamento del bestiame, delle colture agricole, della crescita delle foreste e dei prodotti spontanei della terra.

Guido Viale economista ambientale afferma che dietro questa crisi c'è una crisi finanziaria con tutte le sue conseguenze sull'economia reale, c'è una crisi ambientale legata alle fonti di approvvigionamento delle energie non rinnovabili quali petrolio e uranio che trasformeranno i rapporti di forza fra le nazioni, c'è una crisi culturale con la crisi del pensiero unico che ha dominato la nostra società negli ultimi 30 anni.

L'umanità uscirà cambiata da questa crisi per cui non usciremo semplicemente da questo cambiamento in atto : i rapporti di forza, gli assetti economici e gli stili di vita saranno diversi quando saremo fuori da questo tunnel. Non dobbiamo attrezzarci per uscire dalla crisi , ma per vivere la crisi cercando di modificare i nostri comportamenti adattandoci al modello di sviluppo che verrà modificato da questa crisi.
Crediamo veramente in quello che diciamo, cioè che il mondo uscirà dall'era dei combustibili fossili cercando di modificare il nostro modello di sviluppo e di mobilità cercando di utilizzare fonti di energia alternativa? Siamo convinti che l'alimentazione e l'agricoltura possa vivere con un'agricoltura interamente biologica visto che quella intensiva dipende inesorabilmente dal petrolio? Il mondo può garantire la mobilità collettiva cercando di evitare quella privata? Saranno veramente praticabili tutte queste attività virtuose entro pochi anni? O dovremo semplicemente aspettare che per uscire da questa crisi dovremo rifondare una radicale rivoluzione ecologica di tutto il sistema, compreso quello delle piccole, medie e grandi imprese?

Guido Viale è impegnato anche sul fronte dei rifiuti in Campania.

Il consumo è produzione di rifiuti. Con questo siamo giunti all'ultima delle trasformazioni che si verificano nell'attimo in cui decidiamo di sbarazzarci di un prodotto: fino a un momento prima esso era una merce, con un preciso valore d'uso (una "utilità") e un preciso valore di scambio (un prezzo); ora è un rifiuto: un residuo che non ha più né l'uno né l'altro.
Se guardiamo le cose dal punto di vista delle merci, che è quello proprio delle discipline economiche, quell'attimo è precisamente il momento in cui la merce cessa di essere tale, "annichilita" nell'atto con cui si conclude il suo itinerario più o meno lungo dal produttore al consumatore.
Se guardiamo la cosa dal punto di vista dello smaltimento dei rifiuti, che è quello degli operatori del settore e di alcuni ambientalisti, vediamo che il rifiuto ha la sua origine proprio nel consumo, cioè nella morte della merce in quanto merce. In altre parole, vediamo che il consumo - tanto quello del "consumatore" finale che il consumo produttivo attraverso cui le merci cambiano forma liberandosi di una parte di sé sotto forma di residui di produzione - non è altro che un gigantesco processo di produzione di rifiuti.
Queste quattro trasformazioni, che accompagnano il "trapasso" delle merci al loro "al di là" di rifiuti, hanno dunque origine in un cambiamento del nostro atteggiamento psicologico ed "esistenziale" nei confronti degli oggetti che ci circondano: l'inclusione o l'esclusione dal mondo delle cose pulite, utili, appetibili, dotate di valore.

La riconversione solidale della nostra società passa attraverso una partecipazione attiva della conoscenza e delle risorse condivise e quindi il soggetto principale che sarà protagonista di questa riconversione è tutto ancora da definire, ma sarà uno spazio pubblico dove far convergere le energie e le risorse intellettuali e cognitive delle imprese, delle amministrazioni locali, dei comitati e delle associazioni, che procederanno di pari passo a costruire insieme la vera alternativa per affrontare il cambiamento necessario della nostra società.

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venerdì 27 marzo 2009

Mozione in consiglio sui G.A.S.



I Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) sono gruppi di acquisto che partono da un approccio critico al consumo e che vogliono applicare il principio di equità e solidarietà ai propri acquisti. I criteri che guidano la scelta dei fornitori (pur differenti da gruppo a gruppo) in genere sono all'insegna della qualità del prodotto, dell'impatto ambientale totale (prodotti locali, alimenti da agricoltura biologica od equivalenti, imballaggi a rendere)

Cos'è un GAS?

Il GAS nasce quando un gruppo di persone decidono di incontrarsi per riflettere sui propri consumi e per acquistare prodotti di uso comune con il concetto di giustizia e solidarietà e "giusto prezzo"

Il GAS provvede all'acquisto e autoproduzione di beni e servizi per un'economia più vicina alle esigenze reali dell'uomo e dell'ambiente

Il GAS formula un'etica di consumo che unisce le persone anziché dividerle

Il GAS mette in comune tempo e risorse invece di tenerle separate.

Il GAS favorisce la condivisione invece di rinchiudere ciascuno nel proprio mondo di consumi.

Il GAS non è quindi solo risparmio acquistando grossi quantitativi, ma attenzione al valore prezzo/qualità.

Il GAS si chiede cosa c'è dietro al bene di consumo:
Rispetto delle risorse naturali e delle persone impiegate
Impatto sull'ambiente (inquinamento, imballaggi, trasporti)

I principi di equità e solidarietà si estendono:

ai membri del GAS;
ai produttori e loro lavoratori;
ai popoli del sud del mondo;
al rispetto dell'ambiente;
al ben-essere della collettività.

Nel vasto panorama dei GAS si trovano associazioni riconosciute, associazioni non riconosciute (fra cui numerosi sono i gruppi informali come il nostro), cooperative del settore (botteghe del mondo) che trovano in questa forma un modo intelligente per acquistare quei prodotti che servono ai soci. La storia dei Gruppi di Acquisto inizia nel 1994 a Fidenza e prosegue nel 1996 quando viene pubblicata la “Guida al Consumo Critico” dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo, dove vengono rilasciate informazioni sul comportamento delle imprese più importanti al fine di guidare la scelta del consumatore. Nel 1997 nasce la rete di gruppi d’acquisto. Il 5 novembre 2007 la Commissione di Bilancio del Senato ha approvato un emendamento alla legge finanziaria relativo agli aspetti fiscali dei GAS, che chiarisce il fatto che si tratta di attività di acquisto e distribuzione agli aderenti svolta dai GAS costituisce attività “non commerciale”.

Finalmente e grazie all'incessante lavoro del consigliere Bertoli del PD anche il consiglio comunale a Viareggio si è accorto dell'esistenza dei gruppi di Acquisto Solidale...Aspettiamo di vedere un serio aiuto che non sia prettamente finanziario, ma soprattutto di considerazione e relazione da parte di questa amministrazione pubblica, al continuo lavoro del Gas Versilia sul territorio, per poter tutelare la salute e la qualità dei prodotti e della vita dei produttori al fine di far diventare i semplici consumatori in consumAttori protagonisti solidalmente delle loro scelte, con la collettività presente sul nostro territorio...

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giovedì 26 marzo 2009

Rettifiche e trasparenza

Eravamo un po' dispiaciuti per alcune cose, non accolte, che avevamo portato all'attenzione della giunta Lunardini e del sindaco stesso.
Parliamo, in questo caso, della nostra proposta di concedere a Pino Masciari la cittadinanza onoraria viareggina, come già scritto in precedenza.
In realtà il sindaco, per mezzo della segreteria dell'assessore Pistoia, ci aveva dato la sua disponibilità mandandoci una mail; 
E' quanto emerso questa mattima quando sono stato raggiunto telefonicamente dalla segreteria dell'assessore che avvisandomi di un probabile errore sulla posta elettronica coglieva l'occasione per fissare un incontro con l'assessore Pistoia al fine di dare inizio all'iter che porterà la nostra proposta in consiglio comunale. Va beh, quella mail sarà finita nella cartella antispam o chissà dove. A volte succede. Ci fidiamo sulla parola. A riprova della buona fede, è il sindaco stesso in prima persona a far presente il fatto di aver girato la questione all'assessore Pistoia.

"Ho dato subito indicazione all'assessore Pistoia di occuparsi della cosa. Gli giro subito anche questa vostra."

Luca


Gentile Sindaco  Lunardini, grazie per aver dato seguito a questa sua promessa.
Sarà un onore per tutti i viareggini avere come concittadino un uomo del calibro di Pino Masciari.
Questo si, vuol dire essere un "grillino". Non basta ma è qualcosa.

Paolo Miniussi



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Consigli solidali per superare la crisi


1) Semplifica i tuoi bisogni: non è più felice chi ha di più ma chi può fare a meno di più cose.

2) Non aspettare che ti offrano lavoro: organizzati con altre persone per offrire quello che sai meglio fare. Insieme è più facile.

3) Condividi i tuoi problemi, perchè insieme si possono trovare delle soluzioni. Non ti isolare, non ti vergognare di chiedere aiuto.

4) Metti le tue risorse (tempo, soldi, competenze, beni, esperienze, idee…) al servizio della collettività: le vedrai moltiplicarsi. E poi la solidarietà è contagiosa!

5) Ricicla, riutilizza, ripara: vestiti, oggetti, carta, libri… L' "usare e gettare" è caro per tutti, anche se non sembra.

6) Non rinunciare a fare regali, ma sviluppa le tue capacità e l'immaginazione: dipingi, scrivi, modella, pianta, cucina, crea…

7) Non rinunciare alla festa: se non puoi pagare la discoteca potrai sempre suonare e cantare in compagnia. Condividere un pic nic è meraviglioso; i parchi, le montagne sono gratis!

8) Utilizza la bicicletta, condividi l'automobile, usa i mezzi pubblici. Ne guadagneremo tutti!

9) Utilizza le biblioteche, scambia libri, riviste, dischi,…Non rinunciare a migliorare!

10) E ricorda che la "crisi" in Europa non è niente paragonata con i secoli di crisi che soffrono tanti uomini e donne nel sud del mondo. Forse questo pensiero ci aiuterà a non lamentarci troppo!

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martedì 24 marzo 2009

Lunardini il Grillino


E' passato quasi un anno dall'insediamento della giunta Lunardini.
Dopo un anno si dovrebbero raccogliere i primi frutti di quella politica nuova che Luca Lunardini aveva lanciato nella sua campagna elettorale.
"Mi reputo un grillino" -  aveva detto alla fine del dibattito svoltosi al Principe di Piemonte che precedeva il turno di ballottaggio.
Era d'accordissimo sul concetto di rifiuti zero, l'inceneritore era scomodo, l'acqua pubblica poi...
Quando recentemente gli avevamo  consegnato una richiesta formale per concendere a Pino Masciari la cittadinanza onoraria si era espresso favorevolmente e ci  aveva chiesto che il documento carteceo (consegnatogli a mano dal sottoscritto) gli fosse mandato anche per email, perché così lo avrebbe certamente ricontrollato.
Gli ho mandato due email, la prima il 26 di febbraio  e la seconda il 24 marzo.
Nessuna risposta.
E pensare che aveva anche firmato un contratto con noi, con tutti i suoi cittadini, nel quale s'impegnava a dare ascolto alle nostre istanze ma più in generale a mettere in pratica scelte sensate e prive di quelle logiche di partito che invece, purtroppo, abbiamo visto applicarsi in più di un'occasione. La mozione sui rifiuti zero, bocciata, è una delle tante, gli esempi sono innumerevoli e tutti documentati; per i più curiosi, leggendosi il nostro meetup o i report dei consigli, è possibile verificare tutto.
Nell'ultimo consiglio comunale si è assistito alla solita farsa.
Finalmente un politico ha avuto il coraggio di proporre qualcosa di responsabile, chiedendo che fossero dimezzati i compensi dei presidenti delle partecipate. Alessandro Bolognesi...un terrorista! 
Si è trovato contro tutti i suoi colleghi di maggioranza.
Per questo gesto però ha tutto l'appoggio dei Grilli Versiliesi.

Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

Lunardini il Grillino...è una cosa pazzesca!


 

 
 

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lunedì 23 marzo 2009

La poltrona non sente la crisi


A grande richiesta,cominciamo a srotolare il bandolo della matassa delle "partecipate"del Comune di Viareggio. Questo perché il Consigliere Alessandro Bolognesi non deve essere lasciato solo a combattere una battaglia etica,coraggiosa e come lui dice "un atto ne di destra, ne di sinistra, ma una cosa giusta".
Tra i seguenti poltronati, ci sono anche persone che solo un'anno fa, postavano in alcuni blog viareggini, i quali criticavano il sistema, snocciolavano parole del tipo "democrazia partecipata", parlavano di ambiente ed energie rinnovabili.
Ebbene a costoro che certamente si riconosceranno in queste parole, gli dico di cuore di andare a quel paese.  A tutti gli altri poltronati che non si sono mai esposti, invece gli chiedo cortesemente di dimezzarsi lo stipendio, ne guadagnerebbero di credibilità e finalmente potranno cominciare a riparlare con la loro coscienza.
Facciamo nomi e cognomi:
Viareggio versilia congressi spa
Manuela Clerici Presidente/Amm. Delegato € 29.450,00
Anna Gloria Petroni Consigliere € 3.600,00
Carlo Bonuccelli Consigliere € 3.600,00
VIAREGGIO PORTO S.P.A.
Alessandro Volpe Presidente € 29.450,00
Marcello Brusco Consigliere € 3.600,00
Pier Luigi Garuglieri Consigliere € 3.600,00
VIAREGGIO PATRIMONIO S.R.L.
Giovanni Santini Presidente/Amm. Delegato € 39.267,24
Edoardo Filiberto Rivola Giuffrè Consigliere € 10.000,00
Stefano Lazzari Consigliere € 10.000,00
SERVIZI GAS S.P.A.
Ermindo Tucci Presidente € 20.000,00
Enzo Lombardi Consigliere € 10.000,00
SERVIZI AMBIENTE S.P.A.
Ermindo Tucci Presidente € 20.000,00
Francesco Guidotti Consigliere € 10.000,00
MOBILITA' VERSILIA S.P.A.
Ginetto Sugliano Presidente € 27.600,00
Demetrio Trovò Vice Presidente/Consigliere € 9.000,00
VIAREGGIO FUCINA S.R.L.
Renzo Belli Presidente € 12.000,00
GAIA S.p.A
Edoardo Filiberto Rivola Giuffrè Consigliere € 34.358,88
CLAP S.p.A
Riccardo Battaglia Consigliere € 12.000,00
SEA RISORSE S.P.A.
David Marcucci Presidente € 20.000,00
SEACOM S.P.A.
Angelo Bonuccelli Presidente € 20.000,00
Francesco Volpe Consigliere € 10.000,00
VERSILIA SERVIZI S.r.l.
Roberto Squaglia Presidente/Amm. Delegato € 25.000,00
Franco Martorana Vice Presidente/Consigliere € 8.000,00
Alexia Gennai Consigliere € 8.000,00
ASP
Sergio Terrile Presidente € 15.952,32
Filippo Passaglia Consigliere € 12.761,76
Giovanni Pancetti Consigliere € 12.761,76
Valeria Rebechi Mattei Consigliere € 6.381,00
Carlo Venturini Consigliere € 12.761,76
FONDAZIONE FESTIVAL PUCCINIANO
Massimiliano Simoni Presidente € 38.000,00
FONDAZIONE CARNEVALE
Giovanni Angiolo Maglione Presidente € 38.400,00
Oltre a tutte queste persone,ce ne sono altre retribuite con un gettone di presenza che va da 35 a 60 euro a riunione.Chi sono?
Tadan...:
Chiara Bambi,Annamaria Billet,Marcella Baldini,Silverio,Pagano Eugenio,Del Pistoia,
Massimo Verdelli,Antonio Marchi,Michele Orlandi,Francesca Bardelli,Danilo Chiucini,Antonietta Del Cima,Elena Martinelli,Giuliano Pardini,Renzo Pieraccini,Guido Gemmi,Lido Grisanti,Nicola Moriconi,Matteo Paoletti,Silvano Pasquali,Iolanda Sarzi Amadè,Ugo Unti,Roberto Veronesi,Jacopo Bonuccelli,Stefano Bartelloni,Antonella Fascetti,Enzo Lombardi,Annamaria Vassalle,Antonio Vendettelli,Stefano Bucciarelli,Manrico Testi,Giuseppe Vitiello.
Pensate che sia tutto finito?
No...mancano ancora i rappresentanti ATO.
Da un primo sguardo,noterete molti nomi già presenti con altre cariche;in consiglio comunale per esempio.....ma questa è un'altra storia,ne parleremo prossimamente.

P.S
fonte dati comune di Viareggio.
compensi lordi

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domenica 22 marzo 2009

Chiusura immediata dell’inceneritore di Montale


Finalmente la Asl di Pistoia riconosce che c’è un allarmante inquinamento da diossina perché dai campionamenti effettuati sugli animali in alcune zone di ricaduta dell’impianto sono venute fuori livelli di inquinanti – diossina e Pcb - assai maggiori dei limiti consentiti dalla normativa europea, livelli che sono stati registrati solo nelle zone più inquinate d’Italia (Acerra - il triangolo della morte – Brescia, Taranto), purtroppo questi dati collocano i territori di Agliana, Montale e Montemurlo fra le aree più inquinate d’Italia.

La Asl se pur con toni e argomentazioni che mirano a prendere tempo, smentisce l’Arpat che aveva dichiarato l’assoluta innocenza dell’inceneritore di Montale, perché riconosce la responsabilità (più o meno maggioritaria) dell’inceneritore di Montale come causa di allarmante inquinamento.
Vogliamo ricordare come nel 2007 l’inceneritore del CIS S.p.a. abbia emesso, per svariati mesi, quantità di diossine almeno 6 volte sopra i limiti consentiti, e si ricorda anche come, dopo la chiusura dell’impianto , questo fosse stato riaperto con la rassicurazione che sarebbero state fatte tutte le analisi necessarie a scongiurare il pericolo di inquinamento da parte dell’impianto, si ricorda anche che – nonostante la richiesta dei comitati e delle associazioni – non fu fatto alcun divieto per il consumo dei prodotti alimentari provenienti dalla zona interessata.
Adesso, ad un anno e mezzo di distanza, si viene a sapere che gli alimenti sono fortemente inquinati dalla diossina.
Allora ci chiediamo perché a differenza di quanto avvenuto a Severo, ad Acerra, a Brescia e a Taranto, qui si è permesso che questi prodotti alimentari venissero consumati dalla popolazione ?
Altrettanto allarmante è poi il riconoscimento di alcuni eccessi nel numero dei morti per alcuni tipi di tumore rispetto alla media regionale che registra livelli già preoccupanti.
A questo punto diventa fondamentale che vengano forniti in modo puntuale tutti i dati dei campionamenti effettuati, a questo obbligo di legge (Lg 833/78 di riforma sanitaria e la convenzione di Aarhus - legge 108 del 16 marzo 2001) riteniamo nessuno possa più sottrarsi.
Nel frattempo le autorità competenti dovranno spiegare a noi e a tutti i cittadini perché non hanno provveduto alla chiusura dell’impianto, quantomeno per evitare ulteriori danni che a questo punto sono evidenti e dimostrati e i cui costi dovranno essere pagati da chi ha inquinato, almeno per la loro quota parte.

Coordinamento dei Comitati della Piana FI – PO – PT

Mangia che ti passa



Quale debba essere il cibo dell’uomo ce lo dice la Bibbia, quando al sesto giorno della creazione Dio dice: "vi do tutte le piante con i loro semi… così avrete il vostro cibo"...
Insieme al dottor Franco Berrino oncologo dell'istituto tumori di Milano, andiamo alla scoperta dei trucchi usati nei cibi che mangiamo legati alla pubblicità che ci abbindola, e quei cibi che al contrario , ci fanno bene.
Al bando carni e salumi, farina 00, riso bianco soffiato,destrosio (che trucca il pane) e sciroppo di glucosio.

Al contrario occorre mangiare zenzero, melograno, sedano, zucca, rape, cipolla ricca di quercetina che protegge da tumori,pane integrale con sesamo ricchissimo di calcio, frutta secca per prevenire l'infarto, lo sgombro il cui grasso ha potenti qualità antinfiammatorie e le vongole per il ferro e vitamina b12, tofu dal latte di soia per abbassare il colesterolo, spaghetti e pasta anche per non ingrassare troppo perchè cede lo zucchero lentamente! Legumi e cereali a volontà che ci danno tutte le proteine che abbiamo bisogno,riso integrale ricco di acidi grassi essenziali, proteine e di sostanze chimiche che hanno proprietà antinfiammatorie utile da mangiare quando siamo malaticci, semi di lino con omega 3 e lignani che serve per prevenire il cancro alla mammella, miso che è una sostanza fermentata che aiuta la digestione, sale marino integrale, il daicon che con la carota ci scioglie i grassi...insomma un percorso che il dottore ci propone interessantissimo per conoscere meglio i cibi che mangiamo e preservare la nostra salute...
A questo indirizzo si può inoltre consultare un documento scritto sempre dal Prof. Franco Berrino, Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, in cui sitrovano anche alcune ricette che vengono usate nel progetto Diana.


Il "DAICON" non "daiton" in italiano si chiama "ramolaccio" (rafanus sativus major) ed appartiene alla famiglia delle "CROCIFERAE"E' coltivato per le sue radici rigonfie che variano da due a dieci centimetri di diametro e trenta centimetri di lunghezza. Quella che comunemente viene chiamata radice, in effetti è l'ipocotile, cioè la parte del fusto compresa fra le foglie e il colletto della radice propriamente detta.Le radici contengono un olio piccante che conferisce un gradevole gusto pungente.preferisce i climi temperati freschi, anche se dimostra una buona resistenza al freddo. Teme la siccità.In cucina viene usato molto nei paesi orientali. In italia lo usiamo molto nelle insalate (ha un sapore simile al ravanello), ed è molto usato per le sculture vegetali; se ne ricavano fiori bellissime e altri soggetti per abbellire buffet.

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sabato 21 marzo 2009

Ti Voglio Bere

Si scrive T.V.B. e si legge Ti voglio bere: non una semplice dichiarazione di affetto ma una manifestazione di intenti vera e propria. Destinataria? L'economicissima, sicurissima e comodissima acqua del rubinetto.
T.V.B. Ti voglio bere è il nome del progetto per il risparmio idrico e la valorizzazione dell'acqua della rete che il Centro Studi Ambientali di Torino realizza in diverse strutture scolastiche, turistico-ricettive e di pubbliche amministrazioni.
Nessun refuso, la dichiarazione nei confronti dell'acqua è chiara: T.V.B. Ti voglio bere. È questo il titolo del progetto che il Centro Studi Ambientali ha ideato per promuovere la riduzione dei consumi idrici e la valorizzazione dell'acqua di rubinetto. Obiettivo: stimolare la presa di coscienza individuale e collettiva sulla necessità di modificare i comportamenti attraverso l'acquisizione del concetto di risorsa limitata. Affinché T.V.B. Ti voglio bere da dichiarazione sentimentale diventi presto pratica quotidiana di tutti.

Le strutture ricettive (alberghi, B&B, rifugi) rappresentano un importante veicolo per la promozione di buone pratiche per il risparmio idrico e l'uso dell'acqua del rubinetto nei confronti degli ospiti.L'installazione di apparecchi per la riduzione dei consumi idrici e dei sistemi di trattamento per l'erogazione dell'acqua consentono anche un importante ritorno economico dell'investimento realizzato.Non ultima la continua informazione attrraverso volantini e gadget pubblicitari all'interno di strutture truristiche stimolano continuamente l'ospite a risparmiare acqua e a far rinviare il lavaggio degli asciugamani della stanza se non strettamente necessario.

T.V.B. Ti voglio bere va anche a scuola. Nelle scuole elementari e medie, dove si chiama T.V.B. Junior, e in quelle superiori, dove è nato.Per ogni fascia di età vengono attuati percorsi formativi diversi, ricorrendo a differenti registri linguistici e metodologie. Con un obiettivo comune: in-formare gli studenti sull'importanza del risparmio idrico e sulla qualità dell'acqua del rubinetto, buona da bere. Seconda missione , educare a loro volta i compagni di scuola (dando vita a un processo pervasivo di peer education, "educazione tra pari"), e addirittura gli adulti: insegnanti, famiglie, istituzioni e il popolo di internet, attraverso gli articoli scritti dalla giovanissima redazione di T.V.B. Tam Tam.

Il progetto può essere realizzato anche nelle strutture di competenza delle Pubbliche Amministrazioni (oltre alle scuole, centri sportivi, palestre, sedi e altri edifici pubblici) per sensibilizzare amministratori, dipendenti pubblici e, a cascata, le famiglie del territorio a un uso consapevole della risorsa idrica.Un'ulteriore importante ricaduta, è quella di ridurre il costo della "bolletta idrica" dell'Amministrazione e la massa dei rifiuti all'origine, preferendo bere l'acqua del rubinetto invece di quella in bottiglia.Il progetto per le Pubbliche Amministrazioni prevede cinque fasi distinte:
1) analisi socio-economico-ambientale della situazione idrica delle strutture dell'Amministrazione;
2) interventi tecnici per il risparmio idrico e il bere l'acqua della rete;
3) monitoraggio del risparmio idrico ottenuto e contabilizzazione del conseguente risparmio economico;
4) monitoraggio della riduzione dei rifiuti raggiunta (bottiglie di plastica non consumate) e calcolo del relativo risparmio energetico e di CO2;
5) attività di comunicazione verso il cittadino/consumatore, con ideazione di materiale informativo e gadget in distribuzione durante momenti pubblici e conferenze stampa.
E a Viareggio sarà possibile intraprendere anche da noi un cammino cosi virtuoso?

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giovedì 19 marzo 2009

ACQUA PUBBLICA:un altro obiettivo della Carta di Fienze delle liste civiche






RADIO FORTEDEIMARMI INFORMA:Sabato scorso ho partecipato all' Assemblea organizzata dal Comitato dalla parte del cittadino per trattare le problematiche legate ai prossimi esosi aumenti tariffari legati alle bollette idirche e allo stucchevole e iniquo trattamento reiterato nei confronti del nostro paese per l' assenza dei contatori per il consumo idrico.
Aumenti tariffari, che vorrei ricordarlo, sono stati decisi dall' assemblea ATO 1 Toscana Nord cinquantadue Comuni e pertanto avallata dai nostri dipendenti locali(magari anche dal nostro).
Sarebbe bello sapere se il nostro Sindaco protempore ha votato contrario o a favore.
Per non parlare dei primi casi di chiusura dell' acqua ai primi fortemarmini. “disobbedienti” che si sono permessi di autoridursi la bolletta.
All' incontro hanno partecipato, oltre al nostro Sindaco pro tempore Sig. Buratti, anche il Presidente di GAIA, la società che per conto dei 52 Comuni dell' ATO 2 è addetta alla gestione del servizio idrico integrato.
Il Presidente,dopo aver fatto un escursus della situazione finanziaria fallimentare della SPA (con un buco stimato in piu' di 100.000.000 di euro) ha cercato di giustificare la politica al recupero di liquidità della società mettendo di fatto i cittadini di fronte ad una decisione unilaterale.
Cittadini che per voce del Sig. GAI, hanno proposto una mediazione con un accollo collettivo delle spese di installazione dei contatori in cambio dell' applicazione temporanea di tariffe medie tra quelle applicate in altri Comuni con i contatori.
Senza pero' ottenere risposta.
Intanto, come spero ricordiate, il nostro Primo cittadino con l' avallo del Consiglio Comunale (al contrario di altri Comuni della Versilia) ha deliberato la ricapitalizzazione di GAIA per ben 700.000 euro senza garanzie di un piano finanziario della società e senza target per il nostro paese.
E su questo punto molti cittadini si sono risentiti col Sindaco, il quale per la prima volta era infastidito e si è dimostrato piuttosto nervoso.
Questi ha cercato di salvare capre e cavoli promettendo col bilancio consuntivo con fondi Comunali e Regionali per l' installazione dei contatori.
Staremo a vedere e vigileremo.
Anche se il sottoscritto ha evidenziato al Sindaco come nel nel Piano triennale delle opere pubbliche 2009/2011 non fosse stato al contrario previsto alcun tipo di investimento del genere.
Tutti i bloggers avranno letto in testa al post il comunicato consegnato dal rappresentante della Lega Nord locale incentrato sul problema acqua e sul depuratore che personalmente condivido senza se e senza ma.
Penso infatti che la risoluzione dell' anomalia fortemarmina dovrà passare attraverso il rifacimento della rete idrica comunale e l' ampliamento del depuratore consortile anche a costo di esosi investimenti da parte del nostro Comune.
Rinunciando magari a progetti a mio avviso secondari per reperire soldi freschi da destinarsi allo scopo.
Ma ritengo altresi' che la battaglia locale sull' acqua pubblica debba passare dal pronunciamento della popolazione.
Soprattutto in un momento delicato per un bene vitale come l' acqua con continui tentativi di privatizzazione Regionale http://www.dongiorgio.it/pagine/scelta.php?id=536, ma anche da parte dei Comuni locali che hanno cercato di nascondere tale evenienza.
Solo grazie ai cittadini questo progetto non ha avuto seguito costringendo le Amministrazioni a fare un passo indietro.
Sorgente delle molinette(Comune di Stazzema) docet.
Privatizzazione che anche il Governo Berlusconi ha di fatta avallato con l' articolo 23 bis della legge 133 dell' agosto 2008(link http://www.parlamento.it/parlam/leggi/08133l.htm#conve
che disciplina le modalità di affidamento ai privati nella gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica tra le quali anche GAIA.
Pertanto la seconda battaglia a livello nazionale deve essere mirata all' abrogazione di questa legge che potrebbe comportare una vera mercificazione dell' acqua stessa.
Ecco l' importanza del referendum da proporre ai cittadini italiani.
Badate che ci sono zone in cui i privati hanno preso in mano la situazione come ad esempio nel Lazio dove VEOLIA(remember?) gestisce l' acqua con aumenti in bolletta del 300-400%.
Di concerto deve essere approvata una legge ( a livello regionale Toscano esiste una bozza) atta a ribadire il principio di inalienabilità di un bene primario come l' acqua e prevedere per gli Enti locali la possibilità di svincolo dall' ATO.
Cosi' da poter valutare ed eventualmente consentire una gestione singola o consortile numerica limitata per il controllo pubblico del sistema idrico integrato.
Pertanto sono pronto ad appoggiare qualsiasi iniziativa volta a tutelare l' acqua come bene pubblico.
Indi per cui felice di appoggiare la battaglia della LEGA NORD anche se c' è da rimarcare la loro ipocrisia partitica.
Infatti col Governo nazionale, di cui la LEGA NORD fa parte, da un lato si legifera la possibilità di privatizzazione.
Mentre dall'altro a livello locale sempre la LEGA NORD si fa promotrice di uno strumento per combattere lo stesso provvedimento da loro approvato a livello nazionale.
Misteri della politica.

L'alfabeto della crisi

Il traguardo non è più la fine del mese, ma la terza settimana. E’ la crisi, bellezza. Altro che ottimismo per negare l’evidenza. Così, per restare a galla bisogna inventarsi un altro stile di vita. Cambiare i consumi vuol dire modificare la filosofia che ne è la base, recuperare l’etica del consumo stesso. Una vita più sobria passa anche attraverso l’ecologia, forme autarchiche di sopravvivenza, recupero della cultura della morigeratezza, del risparmio. Riapplicare i modelli dell’Italia del dopoguerra: abolire gli sprechi, ricominciare a fare da sé, risparmiare l’energia, l’acqua, le materie prime. Anche queste sono forme di resistenza.

A - ACQUISTI SOLIDALI
Si chiamano Gas, Gruppi di Acquisto solidale. Sono gruppi di persone che acquistano insieme all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune da ridistribuire tra loro. Si compra direttamente dal produttore locale, scegliendo prodotti biologici ed ecologici che siano stati prodotto nel rispetto delle condizioni di lavoro. Si riducono così l’inquinamento per il trasporto delle merci, i costi della distribuzione e insieme si verificano le singole scelte al consumo. I Gas stanno crescendo a dismisura, al punto che per riuscire a farne parte in più posti si è arrivati ormai a stilare liste d’attesa per i consumatori. Ci si coalizza tra amici, parenti, interi condomini o in ufficio. E per giunta si socializza.

B - BICICLETTA
Non inquina e mantiene in forma. È lo stile dei bikers, quelli che all’auto preferiscono la bicicletta. Lo stile diventa un must quando il costo della benzina non scende e lo smog annebbia la città. Si può andare con la propria bici o affittarla con il Bikesharing. In questo caso se si ha la fortuna di abitare in una città in cui è attivo il servizio, girare su due ruote è ancora più semplice. Si può prendere la bici in un punto di bikesharing e lasciarla in un altro, risparmiandosi così di doversela portare dietro necessariamente. Basta una tessera magnetica e la giusta elasticità mentale e motoria e la vita nel traffico è può essere meno spiacevole. Del resto che sia con la propria o con una affittata, pedalare non inquina e non crea problemi di parcheggio. In più «è più conveniente in termini di velocità di spostamento, impatto ambientale, energia globalmente spesa».

C - CUCINA
In voga la cucina semplice ma buona. Dalla pasta con le patate alle ricette gustose e sane per i bambini. Per imparare a cucinare tornano utili le ricette della nonna, ad esempio di nonna Clara, l’anziana italo-americana che su YouTube offre dimostrazioni della cucina della Grande Depressione. Soprattutto pasta, in tutte le salse, per esempio con patate, piselli e uova. È inglese, invece, il ricettario semplice per mamme senza soldi e senza tempo diventato un best seller. Insomma, anche la cucina è low cost, non solo negli Usa e nel Regno Unito. Si mangia sano, si eliminano spese superflue, e il piatto non piange.

D - DETERSIVI
Abracadabra. È solo un esempio, ma anche il più riuscito. Risponde all’indirizzo biodetersivi.altervista.org ed è una vera scuola di pozioni dove imparare a fare i detersivi in casa. Non soltanto quelli per piatti e stoviglie, ma anche quello da mettere nello spruzzino per i vetri, lo sturalavandini, i deodoranti per ambienti, l’anticalcare e addirittura gli stessi dosatori di detersivi. Basta una regola base: non mescolare mai prodotti acidi con prodotti basici e si possono inventare anche nuove ricette. È la strada della bio-allegria.

E - ENERGIA
Un manuale per risparmiare la Terra. A volte basta poco per non sprecare energia. In Rete si trovano manuali di ogni genere a riguardo. Scaricabile quello degli «Amici della Terra Onlus», (www.amicidellaterra.org) che consiglia: lampadine a fluorescenza compatta, spegnere sempre gli apparecchi elettrici, non tenere aperti i rubinetti o montare i frangiflusso per avere la sensazione di toccare più acqua di quella che si lascia scorrere. Anche sulla carta si può risparmiare scrivendo su entrambi i lati di uno stesso foglio. Ogni altro accorgimento è utile se lo spreco non è necessario...

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martedì 17 marzo 2009

Piano casa a Viareggio?



La situazione casa a Viareggio è disastrosa.Non solo a Viareggio se questo può consolare, la strategia a livello nazionale è sempre stata quella di andare verso la casa di proprietà, determinando un blocco attuale della mobilità del lavoro dovuta ad affitti molto cari e agli onerosi mutui e salassi che una famiglia media deve sottostare per ottenerla di proprietà.Oggi poi con le banche che hanno chiuso i rubinetti del credito personale, diventa sempre più necessario progettare e realizzare case con affitti calmierati che riescano a far raggiungere il sogno di una casa anche a chi pur avendo un reddito medio, non riuscirebbe però ad accedere al mercato libero drogato da anni di speculazione immobiliare.
Il resto Eugenio Baronti assessore regionale alla casa, in un incontro avvenuto oggi nella sala Matteo valenti, lo spiega cercando di disegnare un percorso che il comune di Viareggio dovrebbe intraprendere per accedere ai fondi regionali necessitando una programmazione efficace sulla aree da edificare e sui metodi per accedere ai finanziamenti necessari...

Il testo della proposta di Legge regionale
“norme sull’edilizia residenziale sociale”

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lunedì 16 marzo 2009

Yes, we Bio-Can!

"L’uso che Obama e il suo staff hanno fatto del web è stata la vera grande novità della corsa elettorale che ha portato il senatore di Chicago a diventare il primo presidente di colore nella storia degli Stati Uniti d’America. Tra le tante iniziative del nuovo presidente legate a internet mi ha colpito, all’interno di Change.gov, il Citizen’s Briefing Book istituito per raccogliere, idee, progetti, suggerimenti direttamente dai cittadini statunitensi. E gli americani, molto più evoluti di noi nell’usare internet come strumento democratico, hanno risposto in massa: oltre 125.000 utenti hanno presentato più di 44.000 idee giudicate con un milione e 400 mila voti. Niente male. Tra le migliaia di proposte presenti ho puntato la mia attenzione su quelle “verdi”, quelle legate cioè in qualche modo all’ambiente e al regno vegetale e la mia preferita è senz’altro quella che suggerisce al nuovo presidente americano di coltivare una parte dello storico giardino della Casa Bianca a orto biologico.Ma ci pensate? E dato che Obama mangia cibo biologico, è lecito attendersi che biologico sarà anche l’orto. C’è anche una bella foto che immagina Obama in azione. Guardate.



Se avverrà davvero, sarà la seconda svolta verde di Obama. Cibo locale, pulito e giusto: niente inquinamento per trasportarlo, niente pesticidi e concimi chimici per coltivarlo. E produrre da sè, almeno in parte, il proprio cibo è anche una possibile risposta alla crisi alimentare.Sempre che avvenga, non sarà la prima volta che patate e carote verranno coltivate all’ombra della Casa Bianca. Accadde ai tempi del suo primo inquilino, John Adams, successore di Washington e secondo presidente degli Usa fra 1797 e 1801.Accadde di nuovo in tempi di crisi, sia durante la Prima sia durante la Seconda guerra mondiale. E in effetti in tempi di crisi viviamo anche ora.Chissà se Obama riuscirà ad insegnare agli americani un nuovo modo di mangiare locale, pulito e giusto. E soprattutto mi piacerebbe sapere se mai, almeno simbolicamente, prenderà la zappa in mano.Al di là della reale utilità che un orto del genere può avere per Barack e famiglia, l’impatto simbolico dell’iniziativa sarebbe tuttavia notevole e potrebbe sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei problemi ambientali e spingere milioni di americani (e non solo) a ripensare il loro conflittuale rapporto con la natura e con il cibo. Certo, pomodori, cetrioli e ortaggi vari dovrebbero risparmiare lo storico White House Rose Garden ma in tutto quello spazio un angolino tranquillo sono convinto che lo si possa trovare…
Tra le altre idee proposte mi piace ricordare:creare migliaia di posti di lavoro
destinando le molte aree edificabili delle città non ancora cementificate all’agricoltura;reintrodurre i Victory garden, i giardini della vittoria, operazione con la quale gli americani, durante la seconda guerra mondiale, trasformarono i giardini e i parchi privati e pubblici in orti collettivi allo scopo di nutrire la popolazione nel periodo del conflitto (ne abbiamo parlato qui);incentivare i piccoli agricoltori e le realtà locali per una produzione più a misura d’uomo e che permetta all’America di essere meno dipendente dalle grandi aziende dell’agricoltura da un lato e dalle importazioni estere dall’altro.Che dite? E' pensabile da noi un’iniziativa del genere? Vedremo mai il nostro Citizen’s Briefing Book online?"

http://www.florablog.it/2009/01/30/obama-internet-e-lorto-alla-casa-bianca/

http://blogeko.libero.it/2009/in-arrivo-un-orto-biologico-alla-casa-bianca/

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domenica 15 marzo 2009

Riunione di coordinamento dei Grilli Versiliesi


L'associazione "Grilli Versiliesi" è lieta di comunicare la data della prossima riunione di coordinamento.

L'incontro si terrà
mercoledì 18 Marzo, alle ore 21:00 presso la Circoscrizione n°4 "Viareggio Nuova", sita in Piazza del Buon Consiglio a Viareggio.

Tra le altre cose si parlerà delle nuove proposte da portare in consiglio comunale e delle conclusioni riportate al "convegno" delle liste civiche di Firenze.

Con l'occasione invitiamo tutti i componenti "l'aggregazione cittadini autonomi" ACAVG e tutti quanti lo desiderino, per continuare il lavoro iniziato nella passata assemblea del 18 Febbraio.

Siete tutti invitati a partecipare.

A presto

Grilli Versiliesi

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sabato 14 marzo 2009

Ventitresimo consiglio comunale



Visto l’insolito orario di convocazione (20:30) e che probabilmente molti consiglieri non ne erano informati, ad inizio seduta, cominciata comunque con 20 minuti di ritardo, ben 11 seggi risultavano vuoti. I banchi si sono poi via via riempiti con l’arrivo di tutti i consiglieri in ritardo. Ultimi ad arrivare Pastechi, Nicoletti e Palestini, con più di un’ora di ritardo. Palestini giustificato in quanto impegnato in un consiglio provinciale. In definitiva unico mancante all’appello Ratti, assenti anche gli assessori Cinquini, Costagliola, Pardini e Tedeschi. Stessa sorte per il pubblico, non più di cinque persone all’inizio, con l’aula che si è progressivamente riempita. Per i Grilli Versiliesi: Andrea, Enrico, Giampaolo, Gianni e Max. In apertura il sindaco si è ufficialmente e pubblicamente scusato per il comportamento tenuto nei confronti della consigliere Cortopassi negli uffici comunali (c’era stato un diverbio a causa del problema del sociale) il tutto è stato siglato da una stretta di mano tra i due. Spadaccini ha poi preso la parola per chiedere un minuto di silenzio in memoria di Danilo Fedeli, fondatore del carneval-darsena, e successivamente per ringraziare il consigliere Bertoli dell’emendamento al bilancio, che per il presidente rappresenta un ausilio importante al funzionamento della macchina comunale. Al momento delle interrogazioni Viani ha preso la parola per chiedere all’amministrazione un maggiore impegno al mantenimento degli spazi pubblici nei quartieri, compito questo che era precedentemente deputato alle circoscrizioni, ora scomparse. Cortopassi ha presentato due interrogazioni in merito alla chiusura del parco “Inaco Biancalana” e sul ritorno all’energia nucleare per il nostro Paese. Lazzerini ha chiesto ragguagli in merito allo spostamento della sede dei Vigili Urbani alla ex-circoscrizione Marco Polo, specie per i disagi che ne potrebbero conseguire. Batistini ha domandato che fine avesse fatto la sua interrogazione sull’inceneritore, ricordando come questi sia recentemente tornato agli onori della cronaca per ulteriori sforamenti di monossido di carbonio, invitando l’amministrazione ad informarsi in merito e relazionare in consiglio. Tozzi ha fatto una proposta concernente i parcheggi nella zona di Torre del Lago. Bertoli ha chiesto un dibattito pubblico sul futuro modello sociale della città, anche in concomitanza con l’emissione da parte del consiglio dei ministri del libro verde sulle politiche sociali. Vivaldi ha portato alla luce il problema degli alloggi popolari, il cui numero, già abbondante, non è comunque sufficiente a coprire tutte le richieste dei cittadini e quello dei piccioni che infestano la città. Casula ha domandato anche’egli chiarimenti sul trasferimento dei Vigili Urbani pregando l’amministrazione di mettere al corrente tutta la città delle motivazioni di questa scelta e del parere del comando a riguardo. Caprili, riportando la protesta per l’abbattimento di una casa del XVII secolo in via Pinciana, già pubblicata dai giornali e sottolineata dal professor Anichini, ha chiesto chi avesse dato il permesso di compiere questo atto. Infine Paterni, in merito all’interrogazione sulla condizione della zona attorno alla chiesa di Santa Rita, si è dichiarato insoddisfatto della risposta ricevuta. Si è quindi passati al primo punto all’ordine del giorno, introdotto da Pistoia, sulla consulta per i gemellaggi.

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venerdì 13 marzo 2009

Questa politica non paga

Ecco a voi l'intervento di Asio Vivaldi in carica al PDL nell'ultimo consiglio comunale di Viareggio. L'argomento dibattuto era il bilancio partecipato, quest'ultimo uno strumento essenziale per diffondere la partecipazione e il consenso a tutta quella fascia di cittadini volenterosi i quali, mettendosi al pari delle forze amministrative in carica, possono dare il loro contributo per consigliare e dirigere importanti energie verso quegli obiettivi necessari per raggiungere scopi condivisi da tutta la comunità.

Allora che c'entra questo intervento direte voi? In altri momenti, questo intervento invece di rappresentare un semplice diversivo di un serio e profondo dibattito tra i consiglieri, oggi ne è tristemente il simbolo. Simbolo di confusione su quale obiettivo raggiungere da parte di questa maggioranza e con quali strumenti, fatti di superficialità e leggerezza nel rispondere abitualmente ai dubbi e e alle sollecitazioni della minoranza e anche dei cittadini comuni, ma purtroppo anche simbolo di una presappochezza quotidiana del vivere giorno per giorno una quieta abitudinaria leggerezza di fronte alla tempesta perfetta di una crisi che sta sconvolgendo tutto e tutti e che lascia ogni giorno sempre più persone indietro nelle scala dei diritti della nostra società.

In momenti straordinari come questi, gli uomini di qualsiasi colore, fede e ideologia, dovrebbero riccorrere a sforzi straordinari nel dover trovare risorse ed energie non solo finanziarie, ma soprattutto umane e di comprensione reciproca, per cercare soluzioni che possono portare l'intera comunità che rappresentano, fuori dalle secche di un'aridità di rapporti e relazioni prima di tutto e che minano dalla base il convivere civile della nostra gente...

Questa politica non paga, come dice anche il consigliere Vivaldi, ma il conto della sua inefficenza i cittadini prima o poi si troveranno a doverlo comunque saldare...

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giovedì 12 marzo 2009

Le tre "R" del risparmio

Un cittadino ci manda il suo contributo, inviato anche al direttore generale dell'azienza USL dr. Sassoli, per la risoluzione del problema rifiuti.

"Ciao a tutti,

la mail di seguito, ovviamente non è pensata solo per la nostra USL e si può riproporre un po' ovunque.
Pensavo al Comune di Viareggio.....
A disposizione per qualsiasi altro suggerimento o cooperazione su questi temi.

A risentirci."

Ill.mo Direttore Generale,
Colgo l'occasione per presentarle comunque una cosa semplice, di rapida attuazione, e che, potrebbe significare un buon risparmio per la nostra azienda.

In sintesi si potrebbe lanciare una piccola campagna pubblicitaria nella nostra azienda, incentrata sul risparmio della carta negli uffici e nei reparti.
Potrebbe avere il nome utilizzato nell'oggetto della presente, con uno slogan aggiuntivo recante la lettera "R" come headline o come payoff.

R come RI-USA
Usare di nuovo la carta dei documenti fotocopiati solo da un lato: per scrivere appunti, per documenti non ufficiali, ecc. Durante i convegni o le riunioni di lavoro sarebbe un cambio di stile fornire a tutti i partecipanti, invece del blocco di fogli bianchi per prendere appunti, un po' di fogli già utilizzati, magari con una indicazione (un timbro) che promuova questo costume ed esorti anche loro a promuoverlo nei reparti o nelle aziende di provenienza.

R come RI-CICLA
Ogni uffico deve essere provvisto di una scatola di cartone, a cura dell'uffico stesso (ci vuole veramente poco), dove mettere tutta la carta da riciclare (non quella usata parzialmente che invece va riutilizzata!).

R come RI-DUCI
Ridurre il consumo di carta:
1 utilizzare quasi esclusivamente la posta elettronica invece della posta convenzionale o fotocopie come mezzo primario di comunicazione (ove possibile);
2 non stampare quando possibile la posta elettronica;
3 ridurre il n umero di fotocopie e di stampe e farle sclusivamente fronte-retro (tutte le nostre fotocopiatrici hanno la funzione fronte retro, e tutte le stampanti hanno la gestione fronte retro manuale);
4 mettere un "timbro" sotto ad ogni mail spedita che inviti a non stampare la posta, ma a leggerla solamente;
5 ridurre la grandezza del carattere e degli interlinea nelle comunicazioni, prediligendo caratteri (fonte) più leggibili su PC (ARIAL, TREBUCHET, VERDANA).

Voglio comunque far presente che non ho la presunzione di considerarla un'idea innovativa, anche se ha alcuni aspetti originali.
Alcuni punti vanno sviluppati maggiormente, ma credo che con un po' di fantasia si possa aggiungere altre idee...

Inoltre c'è da dire che quello che ho scritto proviene comunque da un pensiero che non si limita a considerare solo gli effetti di una politica del genere sulla nostra azienda, ma avrebbe la presunzione di sensibilizzare un uso etico delle risorse, che oggi si chiama ecologia, ecologismo o altro.... ma la mia nonna chiamava "non sprecare le risorse e pensare anche a chi non ne le ha".

Faccia pure conto su di me per qualsiasi sviluppo dell'idea in Azienda.

Grazie della sua attenzione.

Dr. Maurizio Cozzani

Ci uniamo alla proposta che presenteremo presto in consiglio comunale.

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mercoledì 11 marzo 2009

CHIUDIAMOLO!



Riceviamo e pubblichiamo:

A PIETRASANTA L'INCENERITORE E' FERMO DA VENERDI'. Ieri pomeriggio a Lucca ha avuto luogo una conferenza dei servizi "istruttoria". Erano presenti in tanti, ma noi del comitato non siamo stati ammessi, anche se la legge prevede la partecipazione dei cittadini. Abbiamo consegnato ai membri della conferenza dei servizi i riferimenti legislativi che prevedono la partecipazione dei comitati alle conferenze dei servizi, come pure la risoluzione del Consiglio Regionale che prevedeva una verifica strutturale dell'impianto e un piano di monitoraggio. I componenti dell'assemblea non hanno replicato e ci hanno lasciato fuori ugualmente.

E' nostro diritto sapere cosa sta succedendo, ed è accaduto finora.

LA SETTIMANA PASSATA è STATA INTERESSATA DA GROSSI EVENTI. Vi prego di dare un'occhiata agli articoli che vi ho elencato qui sotto:

Inceneritore gestito da Veolia sequestrato dai carabinieri a Brindisi

Traffico di rifiuti a Colleferro, sotto sequestro il termovalorizzatore. 13 arresti

Riporto le parole dal sito di "Ambiente e futuro" che riepilogano in breve gli avvenimenti che hanno smascherato L'IMBROGLIO DELLA "TERMOVALORIZZAZIONE":

"Si è cominciato con il sequestro dell’inceneritore di Canosa per poi proseguire con l’inchiesta sui dati taroccati dell’inceneritore VEOLIA ( uno degli sponsor di VERONESI) di Pietrasanta e poi di Vercelli. E’ stata la volta del gassificatore di Malagrotta, poi di nuovo dell’inceneritore VEOLIA di Brindisi. Ed ora COLLEFERRO con 13 arresti. SI SCOPRE QUELLO CHE DA ANNI ANDIAMO DICENDO: il controllo delle emissioni degli inceneritori è un “opzional”. SI DICE CHE VIENE SVOLTO MA A RIPETIZIONE SI CONFERMA CHE PUO’ ESSERE AGGIRATO. E questo indipendentemente dal fatto che diossine, furani, metalli pesanti ( per non parlare delle nanopolveri nemmeno sottoposte a sporadici controlli) possano essere controllati ( e in condizioni ideali) solo due volte all’anno. E questo indipendentemente dal fatto che comunque anche se l’inceneritore rispetta i parametri continua “a sputare” veleni cancerogeni.


DI FRONTE AL DILAGARE DI QUESTI SCANDALI CHE DIMOSTRANO QUANTO LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI NON SIANO IN GRADO DI TUTELARE LA SALUTE PUBBLICA OCCORRE IMPORRE ALMENO UNA MORATORIA NEL FUNZIONAMENTO DI QUESTI IMPIANTI. PER QUESTO, IN PARTICOLARE, CHIEDIAMO CHE IL MEGAINCENERITORE DI ACERRA NON VENGA ATTIVATO, NE’ IL 26 ( giorno dell’infausto taglio del nastro previsto da parte di Berlusconi) NE’ MAI".

...E, NOI CITTADINI E DELL'ASSOCIAZIONE PER LA TUTELA AMBIENTALE DELLA VERSILIA, DICIAMO CHE L'INCENERITORE DELLA VERSILIA DEVE VENIRE CHIUSO PER SEMPRE!




Stefania Brandinelli (per l'associazione)

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martedì 10 marzo 2009

Responsabilità storiche



Prima ancora di commentare ricordiamo le vittime della strage di Bologna, 2 agosto 1980:
  • Antonella Ceci, anni 19
  • Angela Marino, anni 23
  • Leo Luca Marino, anni 24
  • Domenica Marino, anni 26
  • Errica Frigerio In Diomede Fresa, anni 57
  • Vito Diomede Fresa, anni 62
  • Cesare Francesco Diomede Fresa, anni 14
  • Anna Maria Bosio In Mauri, anni 28
  • Carlo Mauri, anni 32
  • Luca Mauri, anni 6
  • Eckhardt Mader, anni 14
  • Margret Rohrs In Mader, anni 39
  • Kai Mader, anni 8
  • Sonia Burri, anni 7
  • Patrizia Messineo, anni 18
  • Silvana Serravalli In Barbera, anni 34
  • Manuela Gallon, anni 11
  • Natalia Agostini In Gallon, anni 40
  • Marina Antonella Trolese, anni 16
  • Anna Maria Salvagnini In Trolese, anni 51
  • Roberto De Marchi, anni 21
  • Elisabetta Manea Ved. De Marchi, anni 60
  • Eleonora Geraci In Vaccaro, anni 46
  • Vittorio Vaccaro, anni 24
  • Velia Carli In Lauro, anni 50
  • Salvatore Lauro, anni 57
  • Paolo Zecchi, anni 23
  • Viviana Bugamelli In Zecchi, anni 23
  • Catherine Helen Mitchell, anni 22
  • John Andrew Kolpinski, anni 22
  • Angela Fresu, anni 3
  • Maria Fresu, anni 24
  • Loredana Molina In Sacrati, anni 44
  • Angelica Tarsi, anni 72
  • Katia Bertasi, anni 34
  • Mirella Fornasari, anni 36
  • Euridia Bergianti, anni 49
  • Nilla Natali, anni 25
  • Franca Dall'olio, anni 20
  • Rita Verde, anni 23
  • Flavia Casadei, anni 18
  • Giuseppe Patruno, anni 18
  • Rossella Marceddu, anni 19
  • Davide Caprioli, anni 20
  • Vito Ales, anni 20
  • Iwao Sekiguchi, anni 20
  • Brigitte Drouhard, anni 21
  • Roberto Procelli, anni 21
  • Mauro Alganon, anni 22
  • Maria Angela Marangon, anni 22
  • Verdiana Bivona, anni 22
  • Francesco Gomez Martinez, anni 23
  • Mauro Di Vittorio, anni 24
  • Sergio Secci, anni 24
  • Roberto Gaiola, anni 25
  • Angelo Priore, anni 26
  • Onofrio Zappala', anni 27
  • Pio Carmine Remollino, anni 31
  • Gaetano Roda, anni 31
  • Antonino Di Paola, anni 32
  • Mirco Castellaro, anni 33
  • Nazzareno Basso, anni 33
  • Vincenzo Petteni, anni 34
  • Salvatore Seminara, anni 34
  • Carla Gozzi, anni 36
  • Umberto Lugli, anni 38
  • Fausto Venturi, anni 38
  • Argeo Bonora, anni 42
  • Francesco Betti, anni 44
  • Mario Sica, anni 44
  • Pier Francesco Laurenti, anni 44
  • Paolino Bianchi, anni 50
  • Vincenzina Sala In Zanetti, anni 50
  • Berta Ebner, anni 50
  • Vincenzo Lanconelli, anni 51
  • Lina Ferretti In Mannocci, anni 53
  • Romeo Ruozi, anni 54
  • Amorveno Marzagalli, anni 54
  • Antonio Francesco Lascala, anni 56
  • Rosina Barbaro In Montani, anni 58
  • Irene Breton In Boudouban, anni 61
  • Pietro Galassi, anni 66
  • Lidia Olla In Cardillo, anni 67
  • Maria Idria Avati, anni 80
  • Antonio Montanari, anni 86
...e Le Condanne di Gelli

Licio Gelli è stato condannato con sentenza definitiva per i seguenti reati:

  • Procacciamento di notizie contenenti segreti di Stato;
  • Calunnia nei confronti dei magistrati milanesi Colombo, Turone e Viola;
  • Tentativi di depistaggio delle indagini sulla strage alla stazione di Bologna;
  • Bancarotta fraudolenta (Banco Ambrosiano).

Nel 1993 venne indagato per offesa all'onore dell'allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro per un articolo pubblicato sul mensile trevigiano "Il piave" [12].

A questo punto ci chiediamo come abbia potuto l'amministrazione comunale di Pietrasanta, per voce dell'assessorato alla cultura, invitare un personaggio squallido come Licio Gelli, che da insegnare o narrare a nostro avviso non ha un bel niente e soprattutto con la sua presenza offende la memoria delle vittime di Bologna e tutte le vittime del fascismo.

Il sindaco Mallegni, che ha facoltà di amministrare la sua stessa giunta e guidarla attraverso scelte logiche e soprattutto etiche, si vergogni.

Il chiostro di Sant'Agostino ha ospitato in passato anche il prescritto a vita Andreotti, le cui frequentazioni mafiose fino al 1980 sono state accertate in tribunale.

Quali altri indegni personaggi ci aspettano?

Peccato perché il chiostro ha ospitato "anche" persone con la fedina penale pulita del calibro di Marco Travaglio...ecco, gradiremmo persone così nella nostra martoriata Versilia, già teatro di revisionismi storici dal sapore di ricino.




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