sabato 28 febbraio 2009

IL SILENZIO E' MAFIOSO




Questa è un'intervista che non si può commentare.
Beppe Grillo.

Intervista a Gioacchino Genchi:

"Io svolgo l'attività di consulente tecnico per conto dell'autorità giudiziaria da oltre vent'anni, lavoro nato quasi per caso quando con l'avvento del nuovo codice di procedura penale è stata inserita questa figura, come da articoli 359 e 360 che danno al Pubblico Ministero la possibilità di avvalersi di tecnici con qualunque professionalità allorquando devono compiere delle attività importanti. Mi spiace che Martelli se lo sia dimenticato, Cossiga me lo abbia ricordato, proprio il nuovo codice di procedura penale che ha promulgato il presidente Cossiga inserisce questa figura che è una figura moderna. Che è nelle giurisdizioni più civili ed avanzate, mentre prima il Pubblico Ministero era limitato, e doveva per accertamenti particolari avvalersi solo della Polizia giudiziaria, il nuovo codice ha previsto queste figure.
Per cui per l'accertamento della verità, nel processo penale, accertamento della verità significa anche a favore dell'indagato o dell'imputato, il Pubblico Ministero non ha limiti nella scelta delle professionalità di cui si deve avvalere. Io ho fatto questa attività all'interno del Dipartimento della Pubblica sicurezza.

Abbiamo svolto importanti attività con Arnaldo La Barbera, con Giovanni Falcone poi sulle stragi. Quando si è reso necessario realizzare un contributo esterno per il Pubblico Ministero, contenuto forse scevro da influenze del potere esecutivo, mi riferisco a indagini su colletti bianchi, magistrati, su eccellenti personalità della politica, il Pubblico Ministero ha preferito evitare che organi della politica e del potere esecutivo potessero incidere in quelle che erano le scelte della pubblica amministrazione presso la quale i vari soggetti operavano.
Nel fare questo ho fatto una scelta deontologica, cioè di rinunciare alla carriera, allo stipendio, per dedicare tutto il mio lavoro al servizio della magistratura. Questa scelta, anziché essere apprezzata è stata utilizzata dai miei detrattori che fino a ieri mi hanno attaccato in parlamento, al contrario.

Il ministro Brunetta non poteva non riferire che la concessione dell'aspettativa non retribuita che io avevo chiesto era perfettamente regolare, è stata vagliati da vari organi dello Stato, dal Ministero dell'Interno, dal Ministero della Funzione pubblica e dalla presidenza del Consiglio dei Ministri di Berlusconi, la stessa che mi ha attaccato in maniera così violenta e così assurda dicendo le fandonie che hanno fatto ridere gli italiani perché tutto questo can can che si muove nei miei confronti, questo pericolo nazionale, cioè una persona che da vent'anni lavora con i giudici e i Pubblici Ministeri nei processi di mafia, di stragi, di omicidi, di mafia e politica più importanti che si sono celebrati in Italia, rappresenta un pericolo.

Forse per loro! Per tutti quelli che mi hanno attaccato perché poi la cosa simpatica (è chiaro che ora sto zitto, non posso parlare sono legato al segreto) ma mi scompiscio dalle risate perché tutti i signori giornalisti che mi hanno attaccato, da Farina a Luca Fazzo a Lionello Mancini del Sole 24 ore, al giornalista della Stampa Ruotolo, sono i soggetti protagonisti delle vicende di cui mi stavo occupando. Questo è l'assurdo!

Gli stessi politici che mi stanno attaccando, sono gli stessi protagonisti di cui mi stavo occupando. Da Rutelli a Martelli, Martelli conosciuto ai tempi di Falcone. Parliamo di persone che comunque sono entrate nell'ottica della mia attività. Martelli nei computer di Falcone quando furono manomessi, Rutelli perché è amico di Saladino usciva dalle intercettazioni di Saladino, Mastella per le evidenze che tutti sappiamo e così via, poi dirò quelli che hanno parlato alla Camera al question time, quel giornalista che gli ha fatto il comunicato, cose da ridere! Tra l'altro questi non hanno nemmeno la decenza di far apparire un'altra persona.

No, compaiono loro in prima persona! Sapendo che loro entravano a pieno titolo nell'indagine. Questo è assurdo. Io continuo a ridere perché il popolo italiano che vede questo grande intercettatore, che avrebbe intercettato tutti gli italiani, ma che cosa andavo ad intercettare agli italiani? Per farmi sentire dire che non riescono ad arrivare alla fine del mese? Per sentir dire che i figli hanno perso il posto di lavoro o che sono disoccupati? Che c'è una crisi economica? Ma perché mai dovrei andare ad intercettare gli italiani? Ma quali sono questi italiani che hanno paura di Gioacchino Genchi?

Quelli che hanno paura di Gioacchino Genchi sono quelli che hanno la coscienza sporca, e quelli che hanno la coscienza sporca sono quelli che mi hanno attaccato. E con questo attacco hanno dimostrato di valere i sospetti che io avevo su di loro. Anzi, più di quelli di cui io stesso mi ero accorto, perché devo essere sincero, probabilmente io avevo sottovalutato il ruolo di Rutelli nell'inchiesta Why not.

Rutelli ha dimostrato probabilmente di avere il carbone bagnato e per questo si è comportato come si è comportato. Quando ci sarà la resa della verità chiariremo quali erano i rapporti di Rutelli con Saladino, quali erano i rapporti del senatore Mastella, il ruolo di suo figlio, chi utilizzava i telefoni della Camera dei Deputati... chiariremo tutto! Dalla prima all'ultima cosa. Questa è un'ulteriore scusa perché loro dovevano abolire le intercettazioni, dovevano togliere ai magistrati la possibilità di svolgere delle intercettazioni considerati i risultati che c'erano stati, Vallettopoli, Saccà, la Rai eccetera, la procura di Roma immediatamente senza problemi però apre il procedimento nei confronti del dottor Genchi su cui non ha nessuna competenza a indagare, perché la procura di Roma c'entra come i cavoli a merenda. C'entra perché l'ex procuratore generale di Catanzaro ormai fortunatamente ex, ha utilizzato questi tabulati come la foglia di fico per coprire tutte le sue malefatte e poi le ha utilizzate come paracadute per non utilizzarle a Catanzaro, dove probabilmente il nuovo procuratore generale avrebbe immediatamente mandato a Salerno.
Perché in quei tabulati c'è la prova della loro responsabilità penale. Non della mia. Quindi, non li manda a Salerno che era competente, non li manda al procuratore della Repubblica di Catanzaro che avrebbe potuto conoscere quei tabulati e quello che c'era, non li manda al procuratore della Repubblica di Palermo dove io ho svolto tutta la mia attività ma li manda a Roma che non c'entra niente.

Quindi si va a paracadutare questi tabulati sbagliando l'atterraggio perché in una procura che non ci azzecca nulla. Perché tra l'altro in quei tabulati c'erano delle inquisizioni che riguardavano magistrati della procura della Repubblica di Roma! Su cui stavamo indagando. Ora la procura di Roma indaga su di me e sui magistrati della procura della Repubblica di Roma. Si è ripetuto lo scenario che accadde tra Salerno e Catanzaro e si è ripetuto lo scenario che era già accaduto tra Milano e Brescia all'epoca delle indagini su Di Pietro. Con la sola differenza che all'epoca si chiamava Gico l'organo che fece quelle attività, adesso si chiamano Ros, ma sostanzialmente non è cambiato nulla.

In ultima analisi dico che io sono comunque fiducioso nella giustizia. Hanno cercato di mettermi tutti contro, hanno cercato di dire ad esempio, nel momento in cui c'era un rapporto di collaborazione con la procura di Milano anche fra De Magistris e la procura di Milano, un'amicizia personale fra De Magistris e Spataro, che siano stati acquisiti i tabulati di Spataro. Assurdo! Non è mai esistita un'ipotesi del genere. Nemmeno per idea! Come si fa a togliere a De Magistris l'appoggio della magistratura associata? Diciamo che ha preso i tabulati di Spataro. Come si fa a mettere il Csm contro De Magistris? Diciamo che ha preso i tabulati di Mancino.

Adesso i Ros dicono che nei tabulati che io ho preso ci sono, non so quante utenze del Consiglio superiore della magistratura. Non abbiamo acquisito tabulati del Csm, sono i signori magistrati di cui abbiamo acquisito alcuni tabulati, quelli sì, tra cui alcuni della procura nazionale antimafia ben precisi, due, solo due, che hanno contatti col Csm.

Ha inquisito il Quirinale! Ma quando mai? Se però qualcuno del Quirinale ha chiamato o è stato chiamato dai soggetti di cui ci siamo occupati validamente, bisogna vedere chi dal Quirinale chi ha avuto contatti con queste persone, ma io non ho acquisito i tabulati del Quirinale. A parte che se fosse stato fatto sarebbe stata attività assolutamente legittima perché, sia chiaro, le indagini in Italia non si possono fare soltanto nei confronti dei tossici e magari che siano pure extracomunitari, oppure quelli che sbarcano a Lampedusa nei confronti dei quali è possibile fare di tutto, compresa la creazione dei lager.

La legge è uguale per tutti. Tutti siamo sottoposti alla legge! Perché sia chiaro. Questo lo devono capire. Nel momento in cui a questi signori li si osa sfiorare solo da lontano, con la punta di una piuma, questi signori si ribellano e distruggono le persone che hanno solo il coraggio di fare il proprio lavoro.
Gli italiani questo l'hanno capito. E hanno capito che questo dottor Genchi di cui hanno detto tutte le cose peggiori di questo mondo... e io adesso pubblicherò tutti i miei lavori, dal primo sino all'ultimo pubblicherò tutte le sentenze della Corte di Cassazione, delle Corti d'Appello, delle Corti di Assise, dei tribunali che hanno inflitto centinaia e centinaia di anni di carcere col mio lavoro.
Ma le sentenze di cui io sono più orgoglioso non sono le sentenze di condanna, ma sono le sentenze di assoluzione! Sono quelle persone ingiustamente accusate anche per lavori fatti dal Ros che sono state assolte grazie al mio lavoro e che rischiavano l'ergastolo! E che erano in carcere. Persone che erano in carcere perché avevano pure sbagliato l'intestatario di una scheda telefonica. E adesso questi signori vengono ad accusare me di avere fatto lo stesso lavoro che loro... ma non esiste completamente!
Tutte queste fandonie e la serie di stupidaggini che sono state perpetrate addirittura in un organismo che è il Copasir! Che si deve occupare dei servizi di vigilanza sulla sicurezza, non sui consulenti e sui magistrati che svolgono la loro attività sui servizi di sicurezza! Noi abbiamo trovato delle collusioni di appartenenti ai servizi di sicurezza, con delle imprese che lavorano per i servizi di sicurezza, che lavorano nel campo delle intercettazioni, che costruiscono caserme con appalti dati a trattativa privata per milioni di euro, noi stavamo lavorando su quello! Stavamo lavorando su quello e ci hanno bloccato perché avevano le mani in pasta tutti loro! Questa è la verità.

Questa è la verità e adesso mi hanno pure dato l'opportunità di dirla perché essendo indagato io non sono più legato al segreto perché mi devo difendere! Mi devo difendere con una procura che non ci azzecca nulla con la competenza, la procura di Roma, mi difenderò alla procura di Roma.

Però sicuramente la verità verrà a galla! E non ci vogliono né archivi né dati perché sono tre o quattro cose molto semplici. Le intercettazioni di Saladino utili saranno una decina, quando fu intercettato prima che De Magistris iniziasse le indagini, ma sono chiarissime! E l'attacco che viene fatto nei miei confronti parte esattamente dagli stessi soggetti che io avevo identificato la sera del diciannove luglio del 1992 dopo la strage di via D'Amelio, mentre vedevo ancora il cadavere di Paolo Borsellino che bruciava e la povera Emanuela Loi che cadeva a pezzi dalle mura di via D'Amelio numero diciannove dov'è scoppiata la bomba, le stesse persone, gli stessi soggetti, la stessa vicenda che io trovai allora la trovo adesso!
Ancora nessuno ha detto che io sono folle. Anzi, sarò pericoloso, terribile ma che sono folle non l'ha detto nessuno. Bene allora quello che io dico non è la parola di un folle perché io dimostrerò tutte queste cose. E questa è l'occasione perché ci sia una resa dei conti in Italia. A cominciare dalle stragi di via D'Amelio alla strage di Capaci. Perché queste collusioni fra apparati dello Stato servizi segreti, gente del malaffare e gente della politica, è bene che gli italiani comincino a sapere cosa è stata."

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venerdì 27 febbraio 2009

Niente consiglio, c'è la partita

Mercoledì 25 Febbraio, al consiglio comunale di Viareggio, dopo essere giunto con 30 minuti di ritardo e aver giustificato questa negligenza come "...partita della Juve", di cui è grande tifoso, il consigliere Nicoletti, PD, si è lamentato e ha chiesto (e ottenuto!) di spostare il consiglio comunale successivo (quello fissato per lunedì 2 Marzo) per un motivo ben preciso: la concomitanza della partita del Viareggio!

Il consiglio comunale non è un gioco, non è un divertimento, è un impegno che alcuni si prendono di fronte alla città ed ai cittadini nel momento in cui chiedono di essere eletti. Il consiglio comunale viene rimandato per motivi istituzionali importanti, qui non c'è nessun obbligo che giunta e consiglio assistano ad una partita di calcio, per quanto importante essa possa essere.

Se il consigliere Nicoletti preferisce vedere la partita di pallone del Viareggio si dimetta e lasci lo spazio a chi ha veramente voglia di lavorare. Inoltre si pregano gentilmente tutti i consiglieri e tutte le consigliere (ed anche il presidente del consiglio comunale) di non assecondare più le richieste sfacciate di personaggi del genere.

Personalmente l'unica risposta ad una simile istanza, anche se forse poco professionale ed istituzionale, sarebbe stata una sonora pernacchia.

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mercoledì 25 febbraio 2009

Operazione trasparenza VIII

Il 21 gennaio i Grilli Versiliesi hanno inviato una mail al direttore generale dott. G. Sassoli per conoscere la posizione dell'azienda ospedaliera, lo ricordiamo, la più importante azienda del comprensorio versiliese, in materia di rifiuti. Si trattava in definitiva di una domanda di carattere generale che interessava tutti i cittadini in quanto concernente rifiuti e salute pubblica. Ad oltre un mese di distanza dal signor Sassoli e dagli altri organi amministrativi e relazionali dell'azienda ospedaliera non è giunta nessuna risposta.

Ecco il testo della mail.

"Buongiorno,

siamo i Grilli Versiliesi, un gruppo di cittadini che da alcuni anni si occupa delle problematiche socio-culturali della Versilia, siamo anche attivi nel campo della salvaguardia ambientale.

Visti i quanto mai attuali problemi nella gestione dei rifiuti, a livello sia locale che nazionale, saremmo interessati ad avere informazioni sulla gestione degli stessi da parte dell'azienda. Gradiremmo avere ragguagli in merito sopratutto di raccolta differenziata praticata negli uffici, nei reparti e nella mensa e sulle percentuali raggiunte.

Saremmo inoltre lieti di sapere quali sono i progetti futuri e se siete a conoscenza del traguardo "zero waste" che molte comunità, sia nazionali che internazionali si apprestano ad intraprendere.

Se possibile inoltre vorremmo avere l'autorizzazione a produrre un piccolo documentario nell'azienda, corredato anche da qualche intervista.

In attesa di una vostra risposta porgiamo i cordiali saluti di tutto il gruppo.

Grilli Versiliesi"

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martedì 24 febbraio 2009

Sovranità Monetaria

Di fronte alle recenti ipotesi di nazionalizzazione delle banche, noi Grilli Versiliesi riteniamo di dover alzare la voce, reputiamo che sia giunto il momento di farci sentire da tutti.



Vogliamo una politica economica di riduzione delle spese, di lotta agli sprechi, di crescita della ricchezza per mezzo dell’innovazione e della ricerca e vogliamo una migliore amministrazione dello Stato.
Il 25% del bilancio dello Stato serve per pagare gli interessi passivi sul debito pubblico che ammonta a circa il 106% del prodotto interno lordo ed è pari a circa 1.609 miliardi di euro. Metà del nostro reddito è assorbito dal pagamento di tasse e contributi vari. Quanto rimane generalmente è poco e non è sufficiente a sostenere un corretto, equilibrato, sano consumo delle famiglie e non permette di formare risparmio.
Lo Stato e le pubbliche amministrazioni per mancanza di fondi nonostante le enormi tasse che incamerano forniscono sempre meno assistenza ai cittadini, assistenza sempre più costosa ed inoltre non offrono infrastrutture moderne, servizi efficienti, valida attività di ricerca scientifica e tecnologica.
In questo modo il paese è in costante declino.
E’ anche il paese nel quale la gente spera di meno nel futuro.
Insomma il debito pubblico è il fattore che più condiziona l’esistenza della nostra collettività.
Lo stato è soggetto alle banche centrali quali enti finanziari di emissione monetaria, enti controllati da privati.
Lo stato e la collettività sono dunque assoggettati alle loro politiche monetarie che inevitabilmente conducono ad un debito pubblico inestinguibile e per questo qualcuno anche in Italia sta pensando e proponendo di vendere le riserve d’oro degli italiani.
Politiche monetarie che portano all’incremento progressivo della pressione fiscale, ai rialzi dei tassi d’interesse, alla perdita del potere d’acquisto dei salari, alla disoccupazione, all’aumento delle materie prime.
L’alternativa consiste nel ripristino della sovranità monetaria dello stato che dovrebbe essere l’unico detentore del potere di emissione monetaria.
Le tasse vengono impiegate prevalentemente per pagare il debito pubblico ed i relativi interessi.
Lo stato emette obbligazioni invece di moneta esente da interesse. Tale sistema produce un enorme e sistematico trasferimento di ricchezza dai cittadini alle Banche centrali, ma anche un passaggio del potere politico dalle istituzioni alle Banche centrali.
La perdita della sovranità monetaria è in contrasto con la nostra costituzione secondo la quale “la sovranità appartiene al popolo”.
Questa situazione cambierà con la diffusione della conoscenza e della verità.
Un importante imprenditore americano Henry Ford avrebbe affermato: “E’ un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina”

Noi Grilli Versiliesi vogliamo verità, pace e non violenza ed il benessere per tutti.
In questo mondo c’è abbondanza di tutto e per tutti: solo l’avidità genera povertà e divisione.
Noi vogliamo che tutti i cittadini siano e diventino consapevoli della realtà in modo da non essere manipolati. Consapevoli che l’attuale sistema di potere esiste perché noi lo permettiamo con la nostra delega e disponibilità a crederlo un sistema unico, accettabile ed insostituibile.
Lavoriamo insieme su questo, sulle linee guida indicate. Lavoriamo in circoli di studio per approfondire.
Abbiamo bisogno del contributo di idee e sentimenti di tutti.
Questi argomenti sono accessibili a tutti.
Vogliamo un economia al servizio dei cittadini, progetti e programmi politici per il benessere della gente, in particolare pensando ai bambini, ai giovani ed agli anziani.
La conoscenza e verità ci rende liberi.
Diffondiamo serenamente, gentilmente i nostri programmi, parliamo con i nostri vicini.
Non dovremo mai subire la frustrazione di vedere respinte le nostre idee e speranze di miglioramento. Insieme potremo pazientemente e con entusiasmo operare per trasformare la realtà, parlando alla mente ed al cuore delle persone a noi vicine e cosi formare una potente massa critica capace di risvegliare le menti e le coscienze e di riportare benessere, verità e giustizia.

1 marzo domenica vi aspettiamo a Capannori per "Accademia SCEC" : una risposta alla crisi
http://www.economia-solidale.org/public/Gas2_public/AccademiaScec01Marzo2009.pdf

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lunedì 23 febbraio 2009

Posteggiando all'ospedale Versilia...

Sicuramente chiunque si sarà trovato a transitare per l'ospedale Versilia, magari nell'impresa di trovare posto nel sempre intasato parcheggio, avrà notato una serie di "parcheggiatori" improvvisati.
Si tratta di alcuni immigrati che, oltre a svolgere la loro usuale pratica di vendita di alcuni oggetti (fazzoletti, accendini, ecc) cercano di attrarre clienti e di raggranellare qualche spicciolo in più indicando i posti liberi a chi deve posteggiare.
Alcuni trovano questa pratica fastidiosa, molti si lamentano dell'invadenza di queste persone. Tralasciando questo fatto, che è problema soggettivo ed ha già dato atto ad accesi dibattiti, c'è un altro aspetto su cui è bene concentrarsi.
Ogni mattina, all'incirca intorno alle 7 e mezzo, una bella macchina (di lusso insomma) scarica molti di questi parcheggiatori proprio di fronte all'ospedale. Sembra chiaro quindi che queste persone siano sfruttate da qualche "capo" che approfitta della quasi sicura condizione di clandestini di queste persone.
Spesso poi, all'ora del rietro, che avviene con un pullman, si assiste a risse tra questi uomini, proprio alla fermata dell'autobus nei pressi del pronto soccorso dove tra l'altro ci dovrebbe essere una postazione delle forze dell'ordine.

Che fare allora? Appare evidente che il ripristino dell'ordine e della legalità debba essere affidato alle forze dell'ordine e non a qualche ronda come spererebbe il nostro governo, inoltre ad essere puniti per primi devono essere gli sfruttatori, senza quindi far ricadere tutte le colpe, come invece spesso succede, sugli sfruttati da questa situazione...

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domenica 22 febbraio 2009

Prove tecniche di economia solidale

Nella crisi economica attuale esempi di economia solidale possono effettivamente rappresentare una alternativa legata al cambiamento sociale dei nostri stili di vita.Gap,banco alimentare,Gas,il significato del pane,Mercato dell’altra economia di Roma, tutti esempi concreti di economia solidale che possono riuscire a far superare la crisi e dare una una risposta efficace ai bisogni della gente in termini di equità, giustizia, sobrietà e solidarietà.

http://video.google.it/videoplay?docid=5120225911293911715&hl=it

G.A.P. Gruppo di acquisto popolare. Hanno attuato una distribuzione di pane ad 1 euro al kg. per dimostrare che il prezzo dell'alimento base è dominato da troppi interessi e non solo dai costi di produzione

http://gapviareggio.wordpress.com/

Banco Alimentare Eccedenze alimentari provenienti da vari origini che vengono ridistribuiti a persone meno abbienti con un sistema di card a punti

http://www.bancoalimentare.it/

vedi anche Last Minute Market:http://www.lastminutemarket.org/ per trasformare lo spreco in risorse

Cosa sono le eccedenze alimentari


Confezionamento.Il prodotto presenta dei difetti evidenti nella confezione: ad esempio un'errata grammatura o un errore nella stampa di un'etichetta. In generale l'origine può essere dovuta a un errore della macchina (confezione riempita con soli 120gr anziché 125gr) o anche essere solo un errore di packaging (etichetta non conforme al contenuto).


Attività promozionale.Il prodotto è stato concepito come elemento di una campagna promozionale che si è conclusa o non è stata interamente realizzata.


Campionature. Il prodotto è stato concepito come campione gratuito di cui è vietata la vendita; al termine della campagna promozionale residuano dei quantitativi dei campioni.
StagionalitàIl prodotto viene consumato quasi esclusivamente in un particolare periodo dell'anno; cessato tale periodo, il prodotto, ancora commestibile, non viene più commercializzato (ad esempio confezioni di panettone, uova di Pasqua).


Standard fisici.Sebbene perfettamente commestibile il prodotto non rispetta alcuni degli standard qualitativi aziendali. Ad esempio salami le cui carni presentano piccole variazioni nelle percentuali di sali e aromi.


Cambio di immagine.Il packaging del prodotto viene considerato dall'azienda produttrice come "superato" rispetto alla nuova strategia di mercato.
Cessazione dell'attività, o abbandono dell'area strategica di affari a cui il prodotto fa riferimento.


Prossimità alla data di scadenza consigliata.I prodotti presentano una data consigliata dall'azienda entro la quale consumare il prodotto così da gustare appieno le sue caratteristiche organolettiche. Se tale data è troppo ravvicinata a quella di acquisto la catena distributiva non accetta tale partita.


Test di nuovi prodotti.Per valutare la fattibilità tecnica dell'operazione di differenziazione di un prodotto si realizzano dei "campioni", non destinati alla vendita, che presentano varianti anche molto particolari rispetto ad alcune caratteristiche (gusto, qualità) del prodotto tradizionale.

Lancio di un nuovo prodotto.L'impresa X adotta una strategia di attacco nei confronti della impresa Y, leader nel mercato. Allo scopo di essere presenti su numerosi punti di distribuzione vengono prodotti quantitativi superiori alla domanda corrispondente alla propria quota di mercato insieme ad un'intensa campagna promozionale, con la conseguenza che non tutta la merce viene venduta.

Evento meteorologico imprevisto e sfavorevole.Durante un'estate il clima si rivela molto più mite del previsto per cui i consumi di prodotti freschi (ad es. latticini) risultano molto inferiori rispetto alle previsioni.

Errori nella programmazione della produzione.Rispetto ai livelli di scorte considerati ottimali dall'impresa le vendite risultano minori.


G.A.S. Gruppi di Acquisto Solidale Gruppi di consumatori che si organizzano per acquistare prodotti alimentari locali biologici direttamente dal produttore, con cui si instaura un rapporto di fiducia.Si risparmia, ma soprattutto si applicano le regole del consumo etico, critico e consapevole.Accorciare la filiera vuol dire che la distribuzione del valore aggiunto prodotto, attraverso il lavoro del produttore, può essere ridefinito in maniera tale che il produttore abbia il riconoscimento del proprio lavoro e contemporaneamente, il consumatore possa accedere a prodotti di qualità a prezzi adeguati.L'utopia e l'idea di fondo dei Gas è quella di riuscire a mettere in moto meccanismi che siano in grado di cambiare l'economia locale e quindi le relazioni tra produttori e consumatori, non più basati su termini di interesse individuale, ma altresì di interesse collettivo che realizza anche un rispetto dell'ambiente e del lavoro.

http://www.retegas.org/, http://www.economia-solidale.org/

a Viareggio ogni giovedi dalle 18.30 alle 19.30 ci troviamo per distribuire i prodotti ordinati dal GAS Versilia in via XX Settembre ang. via S.Andrea

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sabato 21 febbraio 2009

Grilli Versiliesi V 2.0

Con l'arrivo dell'associazione mi sembrava doveroso dare una veste sobria e rinnovata al nostro blog.

Gli aggiornamenti, come sempre, saranno continui

Grazie a tutti



Colpo di stato silenzioso


In passato chi avesse voluto conquistare il potere in un paese aveva due soluzioni: o farsi eleggere democraticamente con libere elezioni o prenderselo con la forza aiutato dalle forze armate, cacciando il Re, il dittatore o la classe politica di turno.
Questa ultima ipotesi naturalmente aveva un costo molto alto in termini di vite umane e spesso questo passaggio sfociava in lunghe e sanguinose guerre civili.
Per la riuscita di un golpe la cosa essenziale era di controllare oltre le sedi del potere politico (parlamento, ministeri ecc.) e militare, anche le telecomunicazioni (telefoni, radio e televisione), le banche, la rete dei trasporti e l’energia. Chiunque pero’ metta in atto un piano del genere sicuramente dovra’ fare i conti con il dissenso generale e con una cospicua parte della popolazione che vuole vendicare i propri morti per cui di solito questo genere di acquisizioni forzate del potere finivano dopo pochi anni con l’esposizione al pubblico ludibrio dei corpi dei responsabili.
Negli ultimi anni, mentre in altre parti del mondo si continuano ad usare i vecchi sistemi, in molti paesi occidentali compreso il nostro, si sta sperimentando una sorta di colpo di stato silenzioso che, senza colpo ferire e quasi senza che nessuno se ne accorga, travasa il potere in mani aliene alla faccia della democrazia.
In Italia questo travaso silenzioso e’ avvenuto su due fronti paralleli con la complicita’ della classe politica (nessuna esclusa). La scelta e’ stata quella di privare lo Stato di alcuni poteri fondamentali come la sovranita’ monetaria e le scelte politico economiche a favore di organi sovranazionali (Commissione europea, BCE, WTO e FMI) e in parallelo con la privatizzazione di settori strategici per la vita del paese. Si inizia con gli anni ’80 con l’assalto privato alla televisione dove con il pesante appoggio di Bettino Craxi, Silvio Berlusconi conquista di fatto, con 3 reti nazionali, il monopolio delle televisioni private e del ricchissimo mercato pubblicitario.
Si continua con il trattato di Maastricht nel 1992, firmato dal Presidente del consiglio Giulio Andreotti, dal Ministro degli esteri Gianni de Michelis e dal Ministro del tesoro Guido Carli (ex governatore della Banca d’Italia) dove con l’art. 105 gli stati membri rinunciano alla sovranita’ monetaria a favore della BCE (organo sovranazionale senza alcun tipo di controllo).
Negli anni successivi si assiste con mani pulite al ricambio della vecchia e scomoda classe politica con una piu’ facilmente controllabile, alla acquisizione estera di gran parte delle maggiori industrie (dall’agroalimentare alla grande distribuzione, dalla siderurgia all’elettronica ecc.).
Con la scesa in campo nel 1994 di Silvio Berlusconi (indebitatissimo e sull’orlo del tracollo
finanziario) con Forza Italia, l’intero settore televisivo viene controllato da un solo soggetto che e’ proprietario anche di diversi giornali.
Durante il governo della sinistra una silenziosa modifica della Costituzione priva lo stato della sua sovranita’ a favore del trattato di Maastricht e altri accordi internazionali. Sempre durante gli anni di governo del centro-sinistra si avvia la privatizzazione, continuata poi dal successivo governo del centro-destra, delle telecomunicazioni (Telecom), banche, energia (Eni ed Enel) e rete autostradale e ferroviaria.
Attualmente siamo nella condizione in cui sia la finanza che la politica nonche’ ogni settore strategico e’ nelle mani di fumosi, non controllabili ed intoccabili organi sovranazionali o nelle mani di privati che, in regime di monopolio di fatto, fanno scelte non sulla base del benessere comune, ma solo della loro convenienza (ripianare debiti, arricchirsi ecc.). Ecco allora che ci ritroviamo con servizi fondamentali inefficienti e costosissimi che minano la possibilita’ di sopravvivenza delle nostre aziende e delle nostre famiglie schiacciate dalle spese altissime e dai debiti.
Come lo possiamo chiamare questo se non un colpo di stato silenzioso?
Risulta chiaro allora come a piccoli passi e con un piano preordinato si siano svuotate di potere tutte le istituzione democratiche e di come si sia instaurata una tirannia?


Consapevoli di cio’, non resta che difenderci mettendo in atto una rivoluzione silenziosa. Come? Cambiando le regole che non ci piacciono e che ci rendono schiavi di un sistema iniquo come liberarci dalle dipendenze economiche localizzando sempre piu’. La produzione e il commercio delle merci e dei servizi per quanto possibile devono tornare ad avere una dimensione locale. Specialmente le merci agricole, non devono fare migliaia di chilometri prima di essere consumate, occorre quindi incentivare azioni concrete di economia solidale e in particolare sviluppare i Gruppi di Acquisto Solidale.La produzione di energia deve essere fatta sul posto dove e’ consumata privilegiando energie rinnovabili. Ricorrere ad una moneta che non produca debito come quella attuale, o almeno una moneta locale complementare a quella ufficiale, permetterebbe di aumentare il potere di acquisto della collettivita’ eliminando la speculazione ed il debito alla radice. I prezzi di tutto quello che consumiamo potrebbero ridursi di oltre il 60% se eliminassimo i costi relativi ad assurdi spostamenti, passaggi superflui, pubblicita’ inutile e costi degli interessi pagati alle banche. Eliminare gli sprechi e l’uso improprio di strumenti come il cellulare, privilegiare auto di piccola cilindrata a basso consumo o consumare alimenti di stagione prodotti localmente e in modo artigianale, sono solo alcuni degli atteggiamenti che possiamo adottare.
Per qualcuno un passaggio indietro? Per noi e’ solo l’unico modo di riprendere in mano le sorti delle nostre vite e tornare a vivere una vita piu’ sana, meno precarizzata e piu’ a nostra dimensione.

TRATTO DAI REPORT DI http://www.centrofondi.it/

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BENEDETTA IRREQUIETEZZA



Come il più Grande Movimento del Mondo ha Avuto Origine e perché Nessuno lo ha Visto Arrivare.

Nella mia visione noi siamo parte di un movimento
che è più grande, più profondo, e più esteso
di quanto noi stessi sappiamo, o siamo in grado di sapere.

Vola al di sotto e molto al di là
del radar dei media, è non violento,
è nato dalla società civile,
non ha bombe a grappolo,
eserciti od elicotteri,
non possiede un'ideologia centrale
a capo non c'è un vertebrato maschio.

Questo Movimento senza nome...
è il movimento più variegato
che il mondo abbia mai visto.

La stessa parola "Movimento" secondo me
è troppo ristretta per definirlo.

Nessuno ha dato inizio a questa visione del mondo,
nessuno ne è a capo, non c'è ortodossia,
è globale, senza classi, inappagabile ed instancabile.

Una Conoscenza Condivisa
sta sorgendo spontaneamente
da diversi settori economici,
culture, regioni, comunità.

Sta crescendo e si sta diffondendo
in tutto il mondo senza eccezioni.

Ha molte radici, ma quelle iniziali
provengono dalle culture indigene,
dai movimenti ambientalisti
e per la giustizia sociale.

Questi tre settori e le loro branche
si stanno intrecciando,
prendono forma e si estendono.

Non è più semplicemente una questione
di risorse, di pressioni od ingiustizie.

Questo è fondamentalmente un Movimento
per i Diritti Civili ed Umani,
è un Movimento Democratico.

Questo è il Mondo che verrà...

Quello che vedete qui è l'inizio della lista
di almeno 130.000 organizzazioni
che nel mondo lavorano
per la giustizia sociale ed ambientale.

Ed è una stima per difetto.
Potrebbero essere 250.000 gruppi,
forse 500.000.

Sono certo che leggendoli, la maggior parte di
questi nomi, non vi saranno familiari.

Neanche noi abbiamo idea
di quanto grande sia questo movimento.

Esso si basa sulle Affinità,
la Comunità, la Simbiosi.

E' Pachamama, è la Mamma, capite? E' la Terra
che risponde, che si sta svegliando.

Quelli che vedete elencati su questo schermo
sono i Vostri Simili, questo vi può dare un'idea
di quanto sia grande questo movimento.

Se avessi avviato questo video venerdì mattina
alle 9,quando è iniziata la conferenza
e lo avessi lasciato scorrere
tutto il venerdì, e tutta la notte,
tutto il sabato, e tutta la notte.
tutta la domenica,e tutta la notte
e tutto il lunedì,
ancora non avremmo visto tutti i nomi
di tutti i gruppi del mondo... che siamo Noi...

E' qualcosa di talmente nuovo
che non riusciamo a riconoscerlo,
perché siamo abituati
agli Eserciti ed ai Governi,
alla Guerra, alle Chiese
ed alle Religioni,
perché non c'è
un Presidente
per quello che stiamo facendo.

Quello che voi state creando
è completamente sconosciuto.

Questo Movimento è ovunque, senza un centro,
non ha un unico portavoce,

è in ogni Paese ed in ogni città del Pianeta,
è all'interno di ogni tribù,
in ogni razza, in ogni cultura
ed in ogni gruppo etnico al mondo.

Questa è la prima volta
che sul Pianeta Terra
sorge un movimento potente
e non ideologizzato.

Nel corso del ventesimo secolo,
le grandi ideologie sono state venerate
al pari delle religioni.

Hanno Dominato le nostre convinzioni
qui il video è stato accelerato così
non dovrete stare qui fino a lunedì notte...

Sono le Ideologie che hanno governato:
il Capitalismo, il Socialismo, il Comunismo...

Nelle parole di Ed Hunt: le ideologie
hanno fermato la Terra, blindandola.

Hanno combattuto per avere il Controllo delle
nostre menti, del nostro territorio,
e ciò non è stato piacevole.

Le Ideologie vi hanno raccontato
che la salvezza si trovava
nell'affermazione di un Solo Modello.

Ma noi sappiamo dove si trova
la Salvezza,
lo sappiamo in quanto biologi
e come organizzatori delle comunità,

3
00:04:40,000 --> 00:04:42,000
lo sappiamo dall'ecologia.

La Salvezza si trova nella Diversità.

Questo Movimento è
la Risposta Immunitaria dell'Umanità,
per resistere e guarire
dalla Malattia della Politica,
dall'Economia Avvelenata
e dal Deterioramento degli Ecosistemi
causati dalle ideologie.

Tocca a Noi decidere come saremo,
chi saremo, questo è ciò che vuol dire ricostruire:
è la Capacità di Reazione che ha a che fare con la Possibilità
e le Soluzioni.

l'Umanità sa cosa deve fare...

Paul Hawken



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venerdì 20 febbraio 2009

Essere acqua .... consigli sul risparmio idrico

1.Doccia o bagno?
Farsi il bagno in vasca significa consumare il triplo rispetto ad una doccia. Scegliere di fare una doccia ci aiuta a risparmiare fino a 28.000 litri di acqua all’anno. Inoltre chiudete il rubinetto durante l’insaponatura e regolate con cura il flusso: risparmierete ancora più acqua e l’energia necessaria per scaldarla.
2. Verdura/frutta
Per innaffiare vasi di piante e fiori utilizziamo l’acqua in cui e stata lavata la frutta e la verdura.
3. Lavare i piatti..
Per lavare i piatti non lasciamo il rubinetto aperto, ma riempiamo il lavello con la quantità di acqua necessaria. L’acqua di cottura della pasta è un ottimo sgrassante per le stoviglie: conserviamola nel lavello e utilizziamo l’acqua corrente solo per il risciacquo.
4. Rubinetto che gocciola…
Un rubinetto che gocciola o un water che perde può sprecare fino a 24.000 litri d’acqua all’anno. Controlliamo mensilmente il contatore dell’acqua, ci aiuta a risparmiare: se con tutti i rubinetti chiusi la lancetta del contatore continua a girare, dobbiamo riparare il guasto dell’impianto idrico interno. Quando lasciamo incustodita la casa per un periodo medio lungo, ricordiamoci di chiudere il rubinetto di arresto posto subito dopo il contatore
5. Lavarsi i denti…
Per lavarsi i denti è sufficiente un bicchiere d’acqua! Per radersi non lasciamo il rubinetto aperto, ma riempiamo il lavello con la quantità di acqua necessaria.
Questo ci permette di risparmiare fino a 10.000 litri di acqua all’anno.
6. Cassetta dello sciacquone…
Ogni volta che azioniamo il pulsante dello sciacquone se ne vanno almeno 12 litri d’acqua. Istallare un sistema di scarico differenziato (o con blocco) oppure regolare il galleggiante per ridurre il livello nelle vaschette, ci permette di risparmiare fino a 26.000 litri d’acqua all’anno.
Se si installa uno scarico del water a cassetta conviene prendere quelli con capacità non superiore a 6 litri: quanto basta a rendere un buon servizio senza sprechi.
7. La luna…
Per i giardini, usiamo acqua non potabile e innaffiamo di sera quando il sole è calato perché l’acqua evapora più lentamente. Questo comportamento ci permette di non sprecare acqua potabile.
8. Lavatrice…
Con lavapiatti e lavatrice, scegliete il ciclo 'economico' ed evitate i mezzi carichi: aspettando che la macchina sia piena e avviandola solo al massimo carico si possono risparmiare acqua ed energia. Un carico completo di stoviglie lavato a macchina richiede un minor consumo d'acqua rispetto allo stesso lavaggio fatto a mano. Così garantiamo una minore usura ai nostri elettrodomestici e soprattutto preserviamo l’ambiente.
9. Frangigetto…
Applichiamo al rubinetto e alla doccia il frangigetto aeratore che miscela l’aria e riduce il consumo di acqua fino al 60%.
10. Auto da lavare…
Per lavare la nostra macchina utilizziamo acqua NON potabile o portiamola negli impianti di autolavaggio autorizzati.
11. Rifiuti…
Non gettiamo nel water cotton fioc, cotone idrofilo, dischetti per il trucco e tutto ciò che utilizziamo per l’igiene personale. Evitiamo così di intasare le fognature e di creare danni agli impianti di depurazione.
12. Oli esausti…
Per sostituire l’olio del motore dei nostri mezzi meccanici o per pulire i serbatoi di gasolio, rivolgiamoci a ditte specializzate per lo smaltimento dei residui oleosi. Recapitiamo l’olio usato per cucinare negli appositi contenitori o presso ditte adibite per la raccolta, evitando di buttarlo nel lavandino. In questo modo non verranno intasate le fognature e non si produrranno danni agli impianti di depurazione.
13. Detersivi…
Scegliamo prodotti con elevato grado di biodegradabilità per lavatrici, lavastoviglie e pulizia della casa. Ricordiamoci di usarli secondo le dosi consigliate.
14.Ma soprattutto NON comprate acqua in bottiglia...

Inquinamento delle acque in bottiglia
Per produrre 1 chilo di Pet (polietilen-tereftalato), la plastica usata per le bottiglie, sono necessari poco meno di 2 chili di petrolio e 17 litri di acqua, la cui lavorazione rilascia nell’atmosfera 2,3 chili di anidride carbonica, 40 grammi di idrocarburi, 25 grammi di ossidi di zolfo e 18 grammi di monossido di carbonio. A cui poi va aggiunto l’inquinamento per il trasporto, visto che solo il 25% delle acque in bottiglia bevute in un Paese provengono dalle industrie nazionali, le altre devono varcare uno o più confini.
Costo dell’acqua in bottiglia
L’acqua al rubinetto la paghiamo 60-80 centesimi a metro cubo, che equivale a mille litri.
L’acqua minerale costa circa 40 centesimi per una bottiglia di 1,5 litri (al supermercato, su Esselunga online la media tra una trentina di acque differenti è 0.37€/Litro, andando da 0,09 in offerta a 0,89 per la Fiuggi - al bar dipende unicamente dalla faccia tosta del gestore).
Cioè 25 centesimi al litro: 250 euro a metro cubo.
Nei 40 centesimi della bottiglia del supermercato, la materia prima, l’acqua, vale massimo, 25 centesimi di centesimo ovvero € 0.0025. Praticamente nulla.
Compriamo acqua, ma in realtà paghiamo la plastica della bottiglia, il gasolio per trasportarla, gli spot per pubblicizzarla!!
Se pensiamo poi all’acqua dei distributori automatici in metropolitana è incredibile: una bottiglietta da 33cl (quella a forma di borraccia) al modico prezzo di 1.00 € !
Acqua in bottiglia, un controsenso psicologico
Se pensiamo poi alla strada che fanno certe acque è terribile. E’ inconcepibile pensare che una bottiglietta di acqua (H2O) che bevo a milano arrivi dall’altra parte dell’italia trasportata su camion che inquinano ed intasano le strade!!
E spesso l’acqua in bottiglia è meno buona di quella del rubinetto, perchè allora la stragrande maggioranza degli italiani compra acqua in bottiglia?????
Perchè fà figo ! Ebbene si, sembra questa la spiegazione principale fornitami dall’aquarolo (quello che porta l’acqua) dell’ufficio, a suo dire infatti molte persone che comprano l’acqua in bottiglia vogliono che i vicini vedano che loro si possono comprare l’acqua imbottigliata, e tendono ad ostentare il loro utilizzo dell’acqua minerale…
Per concludere esorto tutti a NON acquistare acqua in bottiglia, soprattutto se in bottiglie di plastica, e a bere quella del rubinetto, nel caso non sia un granchè piacevole il sapore ci sono degli ottimi kit a carboni attivi da installare sotto il rubinetto… perchè?
per evitare di inquinare e spendere i soldi (tanti se fate i conti) comprando acqua imbottigliata…

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giovedì 19 febbraio 2009

L'associazione Grilli Versiliesi


Lunedì 16 febbraio 2009 intorno alle ore 11,00 con l'adempimento di tutte le procedure burocratiche, il movimento dei Grilli Versiliesi, appartenente al meetup degli "Amici Di Beppe Grillo della Versilia" ha dato vita all'associazione di promozione sociale (e anche culturale) "Grilli Versiliesi", dopo aver firmato l'atto costitutivo in data 21 gennaio.
E' un passo obbligatorio per un gruppo di persone che si è prefisso obiettivi precisi e risultati concreti, verrebbe da scimmiottare una frase entrata nella storia "un piccolo passo per un uomo...".
Questo strumento, l'associazione, ci permetterà di dare un impronta diversa alle nostre iniziative, non solo più formale
ma anche meglio organizzata.
Saremo a disposizione di chiunque abbia bisogno e daremo voce a chi voce non ha, indipendentemente dalle idee e dal "colore" (se mai ne esistano ancora).

Le iscrizioni sono aperte, chi volesse può contattarci qua o sul meetup.

Parte dalla costituzione dell'associazione dei Grilli Versiliesi la nostra proposta politica per un comune a 5 stelle che si coronerà fra 4 anni
alla prossima tornata elettorale, com'è logico che sia e come già annunciamo da tempo, senza nascondere le nostre intenzioni, con la lista civica.

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lunedì 16 febbraio 2009

Banche di stato

<<L'unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura>>
Franklin D.Roosvelt

Nel 1929 lo scoppio di una bolla speculativa, portò ad una depressione che fu contrastata con tassi di interesse ai minimi e i tassi a lungo periodo crescevano scontando l’inflazione che questo avrebbe prodotto e questo portò comunque alla chiusura del credito bancario portando il mondo nella più grande depressione di quei tempi.
Oggi è esattamente la stessa cosa uguale uguale, si sostengono i morti che camminano (le banche) con una liquidità, basata sul debito, smisurata e si portano i tassi ai minimi mentre l’oro si impenna insieme ai tassi a lungo periodo scontando l’iperinflazione che verrà e questo non sta impedendo alle banche di chiudere i crediti e inevitabilmente, salvo cambiamenti radicali di rotta, darà luogo alla più grande depressione della storia economica.Nessuno si sogna di sostenere l’economia reale e si lasciano i cittadini del mondo in balia di chi ha voluto tutto questo e continua a perseverare diabolicamente nei suoi errori, non imparando dagli errori del passato, per inettitudine o peggio ancora per una lucida volontà.

Ecco allora che Loretta Napoleoni, valente economista con un curriculum di tutto rispetto, ma da vent'anni abitante a Londra, ci propone un' alternativa finalmente interessante:creare un sistema bancario parallelo a quello esistente finanziato e di proprietà dello stato per difendere e garantire i risparmiatori.Necessariamente a questo alcune banche dovranno andare fallite, aggiunge, ed in particolare quelle malgestite e cresciute all'ombra delle manovre speculative sugli immobili.La soluzione migliore, suggerisce Adam Smith, sembra essere quella che il mercato curi sè stesso e quindi che l'insolvenza delle banche sia seguita dala bancarotta di queste ultime.
Per evitare pesanti ripercussioni sul sistema sociale, lo stato dovrebbe investire denaro (quest'ultimo stampato dalo stato in autonomia dalle banche stesse, aggiungiamo noi) non nelle banche, perchè i soldi finirebbero nei loro bilanci senza che vadano in circolo, bensì in un sistema bancario alternativo temporaneo che salvi il risparmio e investa e sostenga l'economia reale.Di questa ipotesi fino ad adesso nessuno ne ha mai parlato (e meno che mai i nostri politicanti con o senza la L in fondo al nome del partito) perchè chi è preposto al salvataggio delle banche, sono gli stessi individui che hanno creato questo enorme caos finanziario.


Noi invece lavoriamo per un mondo totalmente diverso che faccia della Šolidarietà e della coesione sociale le sue roccaforti e risaniamo, con pazienza certosina, quello che il liberismo sfrenato ha distrutto e sta distruggendo, famiglia, economie locali, agricoltura, comunità sociale ecc.
Viste la disparità delle forze in campo non sappiamo che cosa potrà accadere, ma sappiamo che le persone hanno il diritto/dovere di fare qualcosa per fronteggiare i potenti cambiamenti che stanno stravolgendo tutto quello a cui eravamo abituati e riscoprano insieme il valore del vivere comune della Šolidarietà e del significato di economia che secondo noi, riprendendo la frase del nativo americano Manitonquat ,deve esistere solo per garantire ad ognuno quello di cui ha bisogno.
Ovviamente la nostra è solo una goccia nel mare, ma siamo consapevoli che l’insieme di piccole azioni possono cambiare radicalmente il corso degli eventi e sappiamo che se non lo facessimo saremmo colpevoli alla stregua di chi ha costruito l’inferno in cui tutti viviamo.Pierluigi Paoletti


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venerdì 13 febbraio 2009

PUBBLICA AMMINSTRAZIONE:QUALI CONTROLLI?

Con questo post mi voglio riallacciare a quello apparso pochi giorni fa sul blog di Beppe Grillo inerente la volontà di cancellazione da parte dell' attuale Governo del massimo organo di controllo: la Corte dei Conti.
La Corte dei Conti ha il compito di accertare i danni cagionati allo Stato o altro Ente Pubblico dai suoi agenti e condannare i responsabili al risarcimento.
E' un organo cioè che controlla come sono spesi i nostri soldi.
Dal Blog di Beppe (è stato pubblicato al riguardo un interessantissimo intervento video di Gianantonio Stella) si evince la volontà dei nostri amministratori pubblici e politici di controllare tale organo come si sta tentando di fare con la magistratura.
A proposito di controlli nel novembre u.s., nella Sala Cope di Querceta nel Comune di Seravezza, grazie all' iniziativa del movimento sindacale Articolo 36 della costituzione del Comune di Seravezza nonché all' intervento di autorevoli relatori quali il Sostituto Procuratore della Repubblica(ora promosso Procuratore ad Alba) Dott. Domenico Manzione e il Dott. Roberto D' Ippolito, si è tenuto un interessante incontro sui controlli nella pubblica amministrazione.
La serata è stata onorata da una buona e qualificata partecipazione di pubblico, nonostante le cattive condizioni meteorologiche, la scarsa pubblicità fatta dai media locali, il luogo disagiato dal punto di vista dei parcheggi e l' ora pomeridiana nella quale in pochi dispongono di tempo libero, rappresentando sicuramente che la cittadinanza ha voglia di coinvolgimento ed approfondimento di tali temi.


Veniamo alla sostanza.
Negli Enti locali dal dopoguerra ad oggi si è passati sempre più da una forma di controllo fortemente accentratrice da parte dello Stato a controlli che hanno determinato e determineranno ancor di più l'autonomia degli enti locali (Regioni, Province, Comuni).
In passato tale controllo degli atti deliberativi veniva demandato anche ad organi quali il CORECO (comitato regionale di controllo) che esercitava una verifica di legittimità e di merito sugli atti stessi,accertando cioè oltre che il rispetto legislativo di quanto veniva deliberato anche l' opportunità amministrativa degli atti.
In pratica si poteva eccepire se tali atti potessero essere “opportuni” per l' Ente.
Dagli anni '90 sono state varate diverse leggi che di fatto hanno “stravolto” tale sistema portando gli Enti locali verso forme di autocontrollo.
La legge 142 del 1990 che ha concesso potestà statutaria agli enti locali ed eliminato il controllo di merito diminuendo anche gli atti sottoposti al controllo di legittimità.
La legge 241 sempre del 1990 ha aperto le porte all' auspicato processo partecipativo dei cittadini e ha inserito la possibilità di accesso agli atti stessi (in maniera pero' molto limitata e troppo circoscritta).
E' stata la volta poi sempre negli anni '90 delle due leggi Bassanini del 1997 (la 59 e la 127): che hanno dato il via al percorso di federalismo amministrativo col passaggio di molte funzioni a livello locale ed hanno assestato un altro colpo al controllo di legittimità degli atti degli Enti Locali.
Tali leggi sono state rese organiche dal Testo Unico degli Enti Locali n° 267 del 2000.
Tali cambiamenti sono avvenuti a costituzione invariata.
Solo con la legge n.3 del 2001 tali modifiche hanno avuto un sigillo costituzionale.
L' intento dello Stato di responsabilizzazione degli Enti locali è assolutamente lodevole resta da vedere se le autonomie locali sono in grado di farne buon uso e non abusarne.
A giudicare dai risultati forse il senso di maturità a cui chiama la riforma non è ancora presente nei nostri Enti e molto credo sia ancora da fare soprattutto in tema di partecipazione.
E' auspicabile una responsabilità maggiore altrimenti il cittadino che in questo contesto non dispone di mezzi idonei per porre un freno ad un eventuale azione non opportuna o peggio ancora illegale della pubblica amministrazione si vede costretto a rivolgersi alla Magistratura.
Quest'ultima ha ancora una buona parte di autonomia decisionale, ma c'è da chiedersi fino a quando tale possibilità gli verrà lasciata.
Non è un caso se anche a livello locale si sono inseriti istituti come il rispetto del patto di stabilità che ha il compito di far porre agli amministratori una maggiore attenzione nel controllo della gestione della spesa dei loro bilanci.
La riforma da un lato a permesso un'attività amministrativa più snella ed un risparmio di spesa ,ma la soppressione dei controlli ha aperto la possibilità di un azione pubblica passibile di illegalità ed inopportunità.
Un'ultima considerazione riguardo alla partecipazione dei cittadini ed all'istituzione degli URP (uffici di relazione col pubblico), ufficio principe di ogni Ente locale, basta recarsi nei nostri Comuni per vedere come sono stati organizzati e funzionano.





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Il comune stabilizza un precario

Sembrerebbe un'ottima notizia, peccato che non si tratti di un lavoratore ma di un oggetto inanimato, nella fattispecie del semaforo "provvisorio" del restringimento di via dei Lecci, il tratto col muro per intenderci. Provvisorio ormai si fa per dire essendo in loco da ormai più di due mesi. Era il 10 Dicembre infatti quando, a seguito di ulteriori crolli, che avevano iniziato a verificarsi a fine Novembre, l'assessore Bucciarelli comandava di transennare la strada del "muro maledetto" fino alla mezzeria imponendo il senso unico alternato regolato dall'ormai celebre semaforo.

Sono passati 60 giorni. Nel mezzo le vacanze, l'incipit del carnevale, una mozione votata dalla maggioranza del consiglio che dava mandato al sindaco per la messa in sicurezza della via e tante, tante chiacchere.

Il sindaco ha pubblicamente detto che se il muro non fosse privato una bottarella, magari "di sgamo", forse forse... ma con l'attuale situazione si andrebbe nel penale e giustamente nel penale sarebbe bene non andarci che di problemi ne abbiamo anche troppi. Almeno in questo cerchiamo di non copiare altri comuni versiliesi e le loro amministrazioni-sotto processo.

Fatta la mozione, fatte le dovute pressioni a chi di dovere, visti i pochi risultati allora che fare? La cosa migliore al momento sembra l'attesa. La natura infatti lavora con più solerzia degli uomini e piano piano, granello dopo granello, erode e distrugge ciò che alcuni si ostinano a difendere e chissà che, armandosi di pazienza, in poco tempo non si veda sbriciolarsi almeno una parte di questo "capolavoro" dell'arte.

Meglio sarebbe se il sindaco cominciasse a far sentire la propria voce, al momento sembra mai pervenuta, a provincia, regione, governo, magari calcando un po' la mano, magari insistendo assai sulla minaccia, neanche tanto remota, per l'incolumità pubblica.

Nessuno (o forse qualcuno si?) vuole una via dei Lecci a quattro corsie su cui sfrecciare con allegria ai 110 orari, ai cittadini basta una via di collegamento sicura, alternativa al Viale dei Tigli (su cui si dovrebbero aprire altre lunghissime discussioni) e alla sempre intasata via Aurelia, magari con una pista ciclabile e un marciapiede, per portare i figli a scuola e andare da Torre del Lago alla Darsena o al Campo d'Aviazione e viceversa in poco tempo.

Sembra però che, visto l'andazzo, dovremo tenerci il muro cadente e pericoloso e la strada a senso unico alternato con relativo semaforo ancora per un bel po' di tempo.


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giovedì 12 febbraio 2009

I CITTADINI, LA POLITICA, LE ISTITUZIONI

INCONTRI DI SCIENZA E ANALISI DELLE ISTITUZIONI
organizzati da Andrea Pertici e Emanuele Rossi

VENERDÌ 13 FEBBRAIO, ORE 15 SALA STORICA DELLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA, PALAZZO DE “LA SAPIENZA”,
via Curtatone e Montanara, 15
COME I CITTADINI «DETERMINANO» LA POLITICA?
Riflessioni sul ruolo dei partiti politici ed altre forme di partecipazione
Introduce e coordina: EMANUELE ROSSI, S.S.S.U.P. Sant’Anna
intervengono: GIOVANNI GUZZETTA, Università Tor Vergata, Roma;
MARCO TARCHI, Università di Firenze;
GIORGIO TONINI, Senatore.

VENERDÌ 27 FEBBRAIO, ORE 15 AULA MAGNA DELLA S.S.S.U.P. S.ANNA, p.zza Martiri della Libertà, 33
LA COMUNICAZIONE POLITICA E LA LIBERTÀ DI VOTO
Introduce e coordina: PIERO FLORIANI, Università di Pisa
intervengono: MARCO DAMILANO, L’Espresso;
NICOLA GAVIANO, Autorità delle comunicazioni;
ROBERTO ZACCARIA, Deputato, Vicepresidente della Commissione affari costituzionali.

VENERDÌ 20 MARZO, ORE 15 AULA MAGNA DELLA S.S.S.U.P. S.ANNA, p.zza Martiri della Libertà, 33
DAL VOTO DEL CITTADINO ALLA FORMAZIONE DEL PARLAMENTO: QUALE LEGGE ELETTORALE?
Introduce e coordina: ANDREA PERTICI, Università di Pisa
intervengono: FRANCESCO D’ONOFRIO, Università La Sapienza, Roma;
GIANFRANCO PASQUINO, Università di Bologna;
LUCIANO VIOLANTE, Università di Camerino; ex Presidente della Camera dei deputati.

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mercoledì 11 febbraio 2009

L'immaginazione al potere...

…”Il nostro movimento cerca di costruire una politica che sfidi tutte le certezze della politica tradizionale.Invece di proporre nuove formule, vogliamo dissolvere l’idea che ci possono essere risposte, piani, strategie imbattibili o universali.Cerchiamo di costruire una politica che agisca nel momento, non per sperare di creare qualcosa nel futuro, ma per costruire a partire dal presente.Una politica del qui e ora.Quando ci verrà chiesto come faremo a costruire un nuovo mondo, la nostra risposta sarà:non lo sappiamo, ma lo faremo assieme”…



Allora forza, diamo il via a questo pazzo, pazzo esperimento e si vedrà se la gente vuol continuare a farsi rappresentare dai soliti noti o deciderà finalmente di prendersi cura da se stessi delle cose essenziali visto che gli amministratori di ogni colore se ne fregano e se ne sono sempre fregati.Se riusciremo piano piano ad essere un numero consistente forse qualcuno un pò di strizza se la prenderà e incomincierà a coinvolgere i cittadini nelle cose che gli interessano.Vi aspetto nell’unica occasione che avete per incominciare a diventare protagonisti della vostra libertà ed esistenza.



18 Febbraio ci troviamo ore 21 sala Matteo Valenti - Municipio di Viareggio, spargete la voce.


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Ah, la France!

Ci fa piacere non essere gli unici cittadini che si interessano del problema acqua, ecco un interessante commento di un nostro compaesano...

"Mentre a Viareggio ci dobbiamo sorbire il carrozzone GAIA, con il connesso carrozzone ATO (o è GAIA che è connessa all'ATO?), con le sue continue richieste di aumenti di capitale (ossia soldi pubblici gettati nella voragine) e di aumenti di tariffe (ossia soldi pubblici gettati nella voragine), i francesi si sono già rotti le scatole dell'acqua privata.
Lo scorso 24 novembre, il consiglio comunale di Parigi ha deciso per il completo ritorno in mani pubbliche dell'"Eau de Paris" società finora mista. Dal 1984 Parigi aveva ceduto la distribuzione dell'acqua a Suez e a Veolia, multinazionali del settore.
"L'acqua non è una merce come un'altra. Riportare la distribuzione al Comune farà risparmiare almeno 30 milioni di euro all'anno" ha dichiarato l'assessore di Parigi all'acqua. Un altro francese, Marc Laimé esperto del problema acqua, dichiara che "la durata dei contratti (20, 25, anche 30 anni) favorisce gli abusi da posizione dominate, aggravati dalla mancanza di concorrenza" e in un suo saggio consiglia i Comuni su come preparare il ritorno alla gestione diretta della primaria risorsa.
I francesi sono stati tra i primi a privatizzare l'acqua. Forse qualcosa più di noi avranno capito. Invece di continuare a prendere ordini da GAIA e ATO, sarebbe bene cominciare a decidere per il bene della città.
Ma chi glielo dice al Soldato Luca?"

Fonte: Batano

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martedì 10 febbraio 2009

Operazione trasparenza VII

All'attenzione dell'azienda Mo.Ver. spa,

sono un privato cittadino e avrei un paio di domande da porre.

La prima. Ho notato che recentemente l'azienda ha sostituito la precedente vettura in dotazione (giustamente) con un nuovo veicolo (nuova fiat panda) mi sembra motorizzato a benzina. Come mai non si è pensato di dotare questa macchina con un impianto bi-fuel metano o gpl? Oltre a portare un notevole risparmio, visti i tempi che corrono, sarebbe stato anche un bellissimo esempio per la città dal punto di vista ambientale.
La seconda. Quali sono i lavori di riqualificazione che interessano la cosidetta piazza grande (p.za Nieri e Paolini)? Ho visto le aiuole ma avevo sentito anche di altri progetti. Per altro se posso permettermi un consiglio eviterei di piantatare piante del genere pitosforum in quanto molto soggette a malattie (afidi e cocciniglia) e a cui si possono preferire piante come bosso, lauro o meglio ancora leccio che potato nella giusta maniera rimane arbusto, è resistentissimo e richiede pochissima manutenzione in quanto a crescita lenta.

In attesa di una vostra cortese risposta vi porgo i miei più cordiali saluti.

Maximiliano Bertoni

Gentile Maximiiliano,

La ringraziamo per aver visitato il nostro sito web e per averci evidenziato i suoi suggerimenti.

Per quanto riguarda l'acquisto dell'auto nuova, è stato deciso di acquistare un'auto con il cambio automatico per permettere a tutti gli operatori MOVER, anche a quelli con problemi fisici, di guidare il veicolo. Non era disponibile una versione della Panda con cambio automatico ed alimentazione a metano o gpl. Comunque l'auto in questione è omologata euro 4 a benzina, dunque ha emissioni quasi nulle di PM10.

Per quanto concerne invece i lavori di riqualificazione della Piazza Nieri e Paolini, il progetto sarà a breve presentato all'A.C. e sarà di seguito illustrato sul nostro sito web. Sicuramente sono previste delle aiuole ed altre nuove piante. Terremo conto dei suoi consigli .. provvediamo immediatamente a girare la sua email alla persona che è incaricata di piantare le nuove piante.

Cordiali saluti

MOVER SpA

Ci fa molto piacere che alcune azienda municipali rispondano e si interessino delle domande dei cittaidini, speriamo che i nostri consigli siano graditi e perché no, anche applicati...


AGGIORANAMENTO: Vi ringrazio per la risposta puntuale e precisa e rilancio con un altra domanda.
Visti i nuovi incentivi statali (350€ per GPL e 500 € per metano), visto il limitato costo per l'installazione e visto anche che la macchina non necessita di un eccessivo spazio nel bagagliaio, avete comunque valutato l'ipotesi magari in futuro di un'installazione "postuma" di un impianto bi-fuel?

Maximiliano Bertoni

Il costo per l'installazione di un'euro 4 è pari a circa 1850 euro.. quindi la spesa sarebbe comunque considerevole. Inoltre, la trasformazione di un'auto euro 4 benzina a gpl non porta dei benefici rilevanti, considerato il fatto che le emissioni di una euro 4 benzina sono già bassissime di per sé. E' molto più utile "trasformare" l'impianto di alimentazione di auto euro 0 o euro 1, altamente inquinante.. Infatti stiamo studiando con l'Amministrazione la possibilità di aumentare l'entità del contributo per i viareggini che trasformano un'auto euro 0 o euro 1.
Saluti
MOVER SpA

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