domenica 28 febbraio 2010

Dai....proviamoci ancora !!!





centrali nucleari in fase di smantellamento ex-ENEL
centrale nucleare in fase di smantellamento ex-ENEL di Trino Vercellese (Vercelli)
centrale nucleare in fase di smantellamento ex-ENEL di Caorso (Piacenza)
centrale nucleare in fase di smantellamento ex-ENEL di Latina
centrale nucleare in fase di smantellamento ex-ENEL di Garigliano (Caserta)

impianti del ciclo del combustibile in fase di smantellamento ex-ENEA
impianto ex-ENEA EUREX di Saluggia (Vercelli)
impianto ex-ENEA FN-Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo (Alessandria)
impianto ex-ENEA OPEC in Casaccia (Roma)
impianto ex-ENEA Plutonio in Casaccia (Roma)
impianto ex-ENEA ITREC in Trisaia, Rotondella (Matera)

altri impianti
Laboratorio di Ricerca Cisam di Pisa
Laboratorio di Ricerca Fiat Avio Avogrado di Saluggia (Vercelli)
Centro Comune di Ricerca CCR Ispra di Varese
impianto e deposito Nucleco in Casaccia (Roma)

# circa 50.000 metri cubi di rifiuti radioattivi di (prima e) seconda categoria
# circa 8.000 metri cubi di rifiuti radioattivi di terza categoria
# 62 tonnellate di combustibile irraggiato che si trovano ancora oggi in Francia (Creys-Malville)
# diversi "cask" di combustibile riprocessato che attualmente sono in Gran Bretagna (Sellafield)

Solo per la centrale di Caorso.......
La progettazione dell’impianto ha richiesto circa 3 milioni di ore-uomo di ingegneria nell’arco di 5 anni, mentre la realizzazione ha comportato 9 milioni di ore-uomo di manodopera in un periodo di 7 anni (prove di avviamento escluse).
Il costo complessivo dell’opera è stato,a moneta 1970, di 300 miliardi di vecchie lire.
I costi complessivi per lo smantellamento dell'impianto ammontano a circa 450 Ml di euro a moneta costante,escluso il riprocessamento del combustibile.
Il costo del riprocessamento del combustibile, di cui al D.M 2 dicembre 2004, incluso lo stoccaggio temporaneo delle scorie prodotte sul sito estero, in attesa del trasporto al Deposito
Nazionale italiano, è stimato complessivamente in circa 300 milioni di Euro.

Fonte Ing. Renzo Guerzoni SOGIN - Responsabile Area di Disattivazione di Caorso

MA IL DEPOSITO NAZIONALE ITALIANO....ESISTE?

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sabato 27 febbraio 2010

in diretta da Roma - Popolo Viola contro il legittimo impedimento

Webcam chat at Ustream


Alcuni nostri compagni grillini sono in trasferta a Roma per seguire la manifestazione.
Chi non ha potuto andare può seguirli dal web.
Domani 28 febbraio invece saremo in piazza campioni a Viareggio e anche lì avremo la partecipazione del popolo viola.
Vi aspettiamo dalle 11 alle 17.

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venerdì 26 febbraio 2010

Banchetto Informativo


Domenica 28 febbraio i Grilli Versiliesi vi aspettano in Piazza Campioni sulla passeggiata di Viareggio. Saremo presenti dalle 11:00 alle 17:00 circa con un gazebo per la distribuzione di materiale informativo e per la raccogliere al voce dei cittadini attraverso due piccole iniziative.

Le proposte dei cittadini: chi vorrà potrà lasciare un video-messaggio con critiche e proposte indirizzate all'amministrazione comunale (o anche all'opposizione) i video saranno poi montati e consegnati ai nostri "dipendenti" in comune.
Questionario: sarà proposta la compilazione di un piccolo questionario statistico per valutare la conoscenza e la percezione di alcuni aspetti della politica locale (amministrazione, consiglio comunale, maggioranza ed opposizione).

Alla giornata parteciperà anche il Popolo Viola della Versilia, per la sensibilizzazione della riforma della giustizia col cosiddetto "processo breve".

Siete tutti invitati a partecipare ed a venirci a conoscere di persona, vi aspettiamo!

Grilli Versiliesi

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giovedì 25 febbraio 2010

Il Grande mafioso



Fa più notizia un imbecille qualsiasi chiuso dentro la casa del grande hermano (il grande fratello spagnolo) che elogia la mafia italiana , definendola la migliore del mondo o fa più notizia un politico italiano, deputato e onorevole della Repubblica, pagato con i soldi dei contribuenti, che racconta in giro (o meglio durante la commemorazione di un ladro definito statista e a cui s'intitola una strada) che la mafia e l'antimafia sono la stessa cosa?
Indovinate un po' ? Che cosa farà più notizia?
Ma l'imbecille, ovviamente! Ah scusate, devo precisare, non si tratta del politico, è il primo imbecille che ho citato.
Dunque in questi giorni ci stanno massacrando a destra e a manca con la storia del concorrente che nella trasferta spagnola del Grande Hermano ha ben parlato del nostro prodotto d'esportazione mondiale, ovvero la mafia.
Silenzio assoluto invece sulla denuncia che alcuni cittadini hanno fatto attraverso Youtube, con la pubblicazione di un video che ritraeva un certo onorevole raccontare che mafia ed Anti-mafia sono la stessa cosa, che la mafia non esiste, perché anche il sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi, in un bando di pubblica evidenza ha riscontrato che la mafia, sempre secondo le parole dell' onorevole, sono 4 vecchi rincoglioniti.
Certo, che persone come Provenzano e Riina siano vecchi, non vi è dubbio, sul fatto che siano rincoglioniti i dubbi sono molti e avremmo preferito di gran lunga quest'ultima versione. Oggi persone come Falcone e Borsellino e tanti altri magistrati antimafia sarebbero ancora vivi.
Purtroppo la realtà è ben diversa.
In questo video vi proponiamo l'accostamento di due personaggi pubblici. Il primo divenuto popolare grazie ad un reality show che sta lentamente sedando il paese, il secondo invece un politico di scuola craxiana che approfitta della soporifera situazione per operare chirurgiche cancellazioni della memoria e della storia.
L'unica difesa, l'unico antidoto, sono un po' di coraggio, un megafono, una telecamera e la conoscenza. Quest'ultima è condivisa, è in Rete ed è l'arma più potente che abbiamo, usiamola al meglio!


Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?) Noi neppure!

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lunedì 22 febbraio 2010

Editoriale di Vittorio Feltri

Editoriale de il Giornale 22 agosto 2009
.........Non sarei capace di essere diverso da come sono, insofferente a qualsiasi ordine di scuderia, disciplina, inquadramento ideologico. Questo non è mai stato un foglio di partito e il Pdl si illude se pensa lo possa diventare. La famiglia Berlusconi e gli altri azionisti da me si aspettano molto tranne una cosa: che trasformi il Giornale in un megafono di Berlusconi. Non sarei in grado. Mi manca la stoffa del cortigiano, e forse proprio per questo sono stato richiamato a coprire l’incarico di direttore della storica testata i cui lettori non sono ultrà del centrodestra, ma cittadini meritevoli di rispetto, quindi di essere informati correttamente e confortati nelle loro opinioni.

MAH......!

domenica 14 febbraio 2010

L’Italie de Berlusconi, un pays en voie de barbarisation

L’Italie est-elle un pays normal ? L’anomalie que représente Berlusconi - le fait qu’il concentre le pouvoir politique et médiatique, qu’il utilise le Parlement comme «usine» à fabriquer des lois destinées à le sauver des tribunaux, qu’il vomisse sur la magistrature, qu’il critique sans arrêt la Constitution, qu’il réduise la politique à des blagues et des déclamations histrionesques, qu’il traîne derrière lui les casseroles de ses scandales sexuels - inciterait à répondre non.

Mais il y a plus. Ce qui frappe, par exemple, c’est qu’après avoir été qualifiée de laboratoire avant-gardiste de l’Europe, l’Italie, aujourd’hui, régresse à un statut «provincial». Sa classe politique elle-même est.....(continua qua)

domenica 7 febbraio 2010

L' amico scomparso

MESSAGGIO ALLA POLITICA VIAREGGINA
(ovvero alle cosidette destra e sinistra)


Capita a volte che ci si ricordi di certi amici quando ormai non ci sono più. E' una cosa molto brutta e triste, ma è nella natura umana, il ricordo non è indelebile e a volte svanisce. E' accaduto anche stavolta, ci siamo tutti ricordati di un "amico" un po' speciale quando ormai era troppo tardi.

Fino a pochi giorni fa non conoscevo la storia del cosiddetto "Mirto" il platano che per due secoli ha dominato la piazza Manzoni, testimone di una parte della storia della nostra città, storia in cui, in definitiva, anche lui si era ritagliato una fetta da protagonista.

Era stato piantato, non si sa da chi né quando di preciso (agli inizi dell'800) e da allora aveva assistito all'evoluzione ed ai cambiamenti della città, la restaurazione, il granducato, la nascita del carnevale, l'unità d'Italia, la grande guerra, la dittatura, la seconda guerra mondiale, nazisti partigiani e americani, il boom economico, centinaia di marinai partire e le donne piangere il loro mancato ritorno e tutti gli eventi cruciali e non che hanno interessato Viareggio, l'Italia ed il mondo in questi ultimi duecento anni.
Ha visto gli uomini indossare il cilindro o farsi i capelli "rasta", le donne in minigonna o con i busti con le ossa di balena, se vogliamo vederla dal punto di vista della moda.

Era amato da tutti, anche da chi, come il sottoscritto, non era a conoscenza del suo passato; era ammantato di un qualche cosa che lo rendeva subito caro, anche a chi lo vedeva per la prima volta. Passando lungo la via della Foce o la via Regia non si poteva evitare di dargli un occhiata, magari distratta, per controllare il suo stato di salute.

Adesso non c'è più, è lentamente annegato nel cemento, nell'asfalto e tra le centraline elettriche e infine si è arreso sotto gli impietosi colpi della motosega. A testimonianza hanno lasciato solo il ceppo, un triste moncone che non ha più niente da dire.

Quello che più fa rabbia è che se ne sia andato così, in silenzio, senza un motivo chiaro, senza una spiegazione ufficiale.
Era malato? Benissimo. Qualcuno avrà pur decretato il suo stato di salute ed ordinato il taglio? Perché almeno adesso non prova a giustificarsi, magari con delle prove?

Il Mirto era un albero monumentale, riconosciuto nel registro comunale (art.14, allegato C, punto 10) e come tale l'abbattimento, anche per ragioni di forza maggiore (vedi malattia incurabile) è subordinato al permesso di alcuni enti, tra cui l'ARPAT (in caso di lotta al "cancro colorato") secondo l'art. 5 del D.M. 17 aprile 1998 e anche dalla Soprintendenza di Lucca in caso di vincolo paesaggistico della Piazza.
Sono stati richiesti questi permessi?
E se si trattava di una malattia come il cosiddetto "cancro colorato", perché non sono stati rimossi anche il fusto e le radici, che trasmettono il contagio?

Infine perché non rendere partecipi i cittadini della situazione prima dell'abbattimento? Bastava un comunicato a mezzo stampa con allegati i pareri tecnici e ci saremmo, per così dire messi l'anima in pace.
Invece silenzio, prima e dopo. Si è fatto tutto alla chetichella, senza fare i conti però, con chi, una volta compiuto il gesto, avrebbe protestato. Alla faccia, ancora una volta, del "palazzo di vetro" e della tanto decantata trasparenza.
Non ne voglio fare una questione partitica, se ci mettessimo ad elencare gli scempi perpetuati dai nostri amministratori negli ultimi 20 anni impiegheremmo ore e senza neanche essere completi, ma questo è stato un "attentato" alla memoria storica della città, al suo patrimonio storico-ambientale (per altro già scarso e martoriato). Siamo una città che conserva poco del proprio passato e umilia quello che rimane (abbattendo case antiche o lasciando quasi all'abbandono i pochi "reperti") mentre invece dovremmo valorizzare tutto, anche il più piccolo sanpietrino. Dovremmo farlo per noi e per chi verrà dopo di noi.

Volete riparare? Benissimo. Domani ripiantate un nuovo platano (già cresciutello per favore) e assieme, nello stesso spazio (magari allargato) metteteci anche un mirto, che era la pianta che originariamente occupava quel luogo e infine redigete un progetto, da realizzarsi in tempi brevi, per il recupero e la valorizzazione della piazza. Con quella della Santissima Annunziata l'avete fatto ed è stato un successo, cercate di ripetervi e di farvi "perdonare" dalla città che avete ferito.

Ecco adesso le risposte alle richieste poste le pretendiamo e se non ce le darete continueremo a farci sentire, in ogni modo, ed a mantenere vivo il ricordo di questa atto. Anche se domani sarà Carnevale e tanti a questi fatti non ci penseranno già più.

Un ringraziamento a tutti quelli che mi hanno fornito, direttamente o indirettamente le informazioni sopra citate.

AGGIUNTA
Richieste, chiunque (politici e non) può farsene carico:
- ripiantumazione di tutti gli alberi per raggiungere l'originario numero di 28 platani in Piazza Manzoni;
- posizionamento di una pianta di mirto assieme al platano (già un po' cresciutello) nel luogo originario;
- targa commemorativa del platano bicentenario;
- piano triennale di recupero della Piazza Manzoni per sottrarla a parcheggio e farla tornare luogo d'incontro e di scambio;
- organizzazione di eventi per aiutare i cittadini a ricordare la storia della propria città in detta piazza.

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giovedì 4 febbraio 2010

Il ritorno dei Visitors

Per le elezioni regionali in Toscana il centro-sinistra schiera il candidato Enrico Rossi, attuale assessore alla sanità, che propone un programma elettorale sobrio comprendente il rilancio delle energie rinnovabili.
Peccato che lui sia convinto e voglia convincerci che i rifiuti sono fonti di energia e che i "termovalorizzatori" rappresentino il futuro delle fonti rinnovabili.
Siamo andati direttamente al cospetto del candidato Rossi per ricordargli che la Comunità Europea ci ha invitato a chiamarli con il loro nome, cioè incenceritori e che in realtà la strada da percorrere sia quella di riciclare i rifiuti, non di bruciarli.

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martedì 2 febbraio 2010

In difesa della Costituzione italiana

Sabato 30 gennaio in oltre 100 città d'Italia si sono svolte manifestazioni di sensibilizzazione in difesa della costituzione organizzate dal "Popolo Viola" (già fautore del No-Berlusconi Day).

per la nostra zona si è tenuto un sit-in nella città di Pisa, in piazza XX Settembre, organizzato dal Popolo Viola di Pisa, Versilia, Lucca, Garfagnana e Livorno.
Una delegazione dei Grilli Versiliesi ha partecipato alla manifestazione sia per portare la propria testimonianza, che per dare una mano.

L'evento è ben riuscito ed anche discretamente partecipato, si sono avvicinati molti cittadini interessati (e richiamati anche dai molti cartelli, stricioni e palloncini tutti rigorosamente viola) per assistere alla lettura di alcuni articoli della stessa costituzione e alle testimonianze di chi è intervenuto, precari, ricercatori dell'università, studenti, professori di diritto, semplici cittadini.

Per noi è intervenuto Paolo Miniussi che tra le altre cose ha ricordato l'ormai tristemente celebre incidente del 29 giugno, causato anche dal non rispetto delle leggi che sulla costituzione sono fondate, per cui, ad oggi, non sono ancora stati individuati responsabili da assicurare alla giustizia.
Paolo si è anche soffermato sui "falsi amici" dell'opposizione (che tra l'altro erano presenti "in borghese" nel pubblico) nemici della costituzione al pari dell'attuale presidente del consiglio, in quanto conducono "giochi sporchi" all'interno degli enti locali causando disastri che distruggono vite umane. Ha quindi lanciato la proposta di organizzare al più presto un "No-D'Alema Day" per far capire a tutti che il Popolo Viola non è legato né alla cosidetta destra né alla cosidetta sinistra.

Ecco l'intervento.

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